Note
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Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER) nella versione italiana.
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In questo volume il termine «competenza» è usato secondo l’accezione adottata dal DigComp che è tecnicamente meno precisa rispetto alla definizione adottata dalle scienze pedagogiche e dell’educazione.
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In questa sede non sono considerate le prove di Inglese (lettura e ascolto) poiché verificano competenze legate in modo meno diretto a quelle digitali.
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Sia per Italiano, sia per Matematica esistono una descrizione sintetica e una analitica dei livelli di risultato. La prima fornisce una descrizione generale di ciò che sa fare un allievo che si colloca a un determinato livello, mentre la seconda fornisce informazioni molto più tecniche e specifiche di ogni livello. Per maggiori dettagli si veda https://invalsi-areaprove.cineca.it/index.php?get=static&pag=g13_descrittori_qualitatitvi.
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Di seguito con l’espressione «Indicazioni nazionali» si intende riferirsi sia alle Indicazioni nazionali in senso proprio, sia alle Linee guida.
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Si veda la nota 4.
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Corsivi dell’autore.
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Ricostruisce informazioni implicite ma centrali nel testo, mettendo in relazione informazioni lontane tra loro. Coglie il senso del testo collegando definizioni, esempi concreti e concetti.
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Ricostruisce significati e riconosce relazioni tra informazioni (ad es. di causa-effetto) presenti in una parte estesa di testo.
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Le grandi rilevazioni standardizzate, nazionali e internazionali, ma anche chi si occupa di povertà educativa, hanno usato e usano l’espressione «competenze di base» probabilmente in un’accezione impropria, troppo ampia, per lo meno rispetto a quella che correttamente si usa nelle scienze dell’educazione. Sarebbe più appropriato parlare di «abilità di base» e non di «competenze di base»; tuttavia, pare del tutto evidente la rilevante correlazione, che non significa naturalmente coincidenza, tra i due concetti.
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In questo volume si adotta la convenzione di usare il termine «curriculum digitale» quando ci si riferisce alla definizione a livello nazionale del piano di sviluppo delle competenze digitali nei diversi gradi di scuola e il termine «curricolo digitale» per indicare l’equivalente a livello di singola scuola. Se esistono entrambi i documenti, il secondo è necessariamente la declinazione del primo a livello d’istituto, in caso contrario il curricolo digitale è il frutto di una scelta autonoma della scuola (o di una rete di scuole) in relazione al DigComp 2.2.
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D’ora in poi si adotterà la convenzione di esprimere i livelli di competenza in questo modo: etichetta del livello_sottolivello, ad esempio Base_1, Avanzato_6 e così via.