Note
  1. Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER) nella versione italiana.
  2. In questo volume il termine «competenza» è usato secondo l’accezione adottata dal DigComp che è tecnicamente meno precisa rispetto alla definizione adottata dalle scienze pedagogiche e dell’educazione.
  3. In questa sede non sono considerate le prove di Inglese (lettura e ascolto) poiché verificano competenze legate in modo meno diretto a quelle digitali.
  4. Sia per Italiano, sia per Matematica esistono una descrizione sintetica e una analitica dei livelli di risultato. La prima fornisce una descrizione generale di ciò che sa fare un allievo che si colloca a un determinato livello, mentre la seconda fornisce informazioni molto più tecniche e specifiche di ogni livello. Per maggiori dettagli si veda https://invalsi-areaprove.cineca.it/index.php?get=static&pag=g13_descrittori_qualitatitvi.
  5. Di seguito con l’espressione «Indicazioni nazionali» si intende riferirsi sia alle Indicazioni nazionali in senso proprio, sia alle Linee guida.
  6. Si veda la nota 4.
  7. Corsivi dell’autore.
  8. Ricostruisce informazioni implicite ma centrali nel testo, mettendo in relazione informazioni lontane tra loro. Coglie il senso del testo collegando definizioni, esempi concreti e concetti.
  9. Ricostruisce significati e riconosce relazioni tra informazioni (ad es. di causa-effetto) presenti in una parte estesa di testo.
  10. Le grandi rilevazioni standardizzate, nazionali e internazionali, ma anche chi si occupa di povertà educativa, hanno usato e usano l’espressione «competenze di base» probabilmente in un’accezione impropria, troppo ampia, per lo meno rispetto a quella che correttamente si usa nelle scienze dell’educazione. Sarebbe più appropriato parlare di «abilità di base» e non di «competenze di base»; tuttavia, pare del tutto evidente la rilevante correlazione, che non significa naturalmente coincidenza, tra i due concetti.
  11. In questo volume si adotta la convenzione di usare il termine «curriculum digitale» quando ci si riferisce alla definizione a livello nazionale del piano di sviluppo delle competenze digitali nei diversi gradi di scuola e il termine «curricolo digitale» per indicare l’equivalente a livello di singola scuola. Se esistono entrambi i documenti, il secondo è necessariamente la declinazione del primo a livello d’istituto, in caso contrario il curricolo digitale è il frutto di una scelta autonoma della scuola (o di una rete di scuole) in relazione al DigComp 2.2.
  12. D’ora in poi si adotterà la convenzione di esprimere i livelli di competenza in questo modo: etichetta del livello_sottolivello, ad esempio Base_1, Avanzato_6 e così via.