Roberto Ricci
Le competenze digitali nella scuola
DOI: 10.1401/9788815412270/c2
L’abilità di analizzare fonti digitali è cruciale per la promozione della ricerca a tutti i livelli, da quelle più elementari
{p. 74}che possono riguardare anche un semplice lavoro di gruppo nella scuola primaria sino ad arrivare alla ricerca accademica e scientifica in senso proprio. Attraverso lo sviluppo della competenza 1.2 gli studenti e le studentesse sono sollecitati a identificare e utilizzare fonti attendibili per sostenere le loro argomentazioni. Allo stesso tempo, questa competenza può permettere di focalizzare un tema che sta divenendo sempre più cruciale e problematico, ossia la promozione della cosiddetta onestà accademica, che significa comprendere l’importanza di citare fonti affidabili e di evitare il plagio che, come è noto, affligge tutti i settori nella produzione di informazioni, test, saggi, elaborati di vario genere, a qualsiasi livello, non solo scolastico.
Inoltre, ma non da ultimo, la promozione e l’acquisizione della competenza 1.2 può fornire una base molto efficace per l’apprendimento permanente, consentendo agli studenti e alle studentesse di essere in grado di valutare costantemente nuove informazioni e fonti digitali per rimanere aggiornati e adattarsi ai cambiamenti.
La terza dimensione del DigComp 2.2 è rappresentata dalla descrizione dei livelli di padronanza, articolati in quattro stadi (base, intermedio, avanzato, altamente specializzato), a loro volta suddivisi in due sottolivelli. La tabella 2.13 descrive i livelli di padronanza della competenza 1.2.
Anche nel caso della competenza 1.2 la suddivisione nel curricolo proposta nella tabella 2.10 pare coerente con lo sviluppo del curricolo verticale suggerito dalle Indicazioni nazionali e dalle Linee guida. Tuttavia, la forte connessione della competenza 1.2 con lo sviluppo del pensiero critico richiama maggiormente la necessità di riflessione e di approfondimento di come essa si relazioni con le altre competenze che la scuola inserisce già nel proprio curricolo d’istituto.
Le competenze digitali, non solo quelle oggetto di questo paragrafo, possono rappresentare una grande opportunità per la scuola, a tutti i livelli, per pensare e ripensare alla riformulazione del proprio curricolo d’istituto, cercando di evitare che esso sia solo l’esercizio rituale di una formalità, ma il luogo vero in cui la singola scuola, aiutata dal sistema, possa rivedere organicamente la propria progettazione {p. 75}didattica ed educativa, trovando un sapiente, appropriato e dinamico equilibrio tra ciò che si è sempre fatto, ciò che non è più necessario fare e ciò che invece è diventato cruciale fare.
Tab. 2.13. I livelli di padronanza della competenza 1.2 del DigComp 2.2 (versione in lingua italiana)
Base
1
A livello base e con l’aiuto di qualcuno, sono in grado di:
– rilevare la credibilità e l’affidabilità delle fonti comuni di dati, informazioni e contenuti digitali
2
A livello base, in autonomia e con un supporto adeguato, laddove necessario, sono in grado di:
– rilevare la credibilità e l’affidabilità delle fonti comuni di dati, informazioni e contenuti digitali
Intermedio
3
Da solo e risolvendo problemi diretti, sono in grado di:
– eseguire l’analisi, il confronto e la valutazione della credibilità e dell’affidabilità di fonti ben definite di dati, informazioni e contenuti digitali
– eseguire l’analisi, l’interpretazione e la valutazione di dati, informazioni e contenuti digitali ben definiti
4
In modo indipendente, secondo i miei fabbisogni e risolvendo problemi ben definiti e non sistematici, sono in grado di:
– eseguire l’analisi, il confronto e la valutazione di fonti di dati, informazioni e contenuti digitali
– eseguire l’analisi, l’interpretazione e la valutazione di dati, informazioni e contenuti digitali
Avanzato
5
Oltre a fornire supporto agli altri, sono in grado di:
– svolgere una valutazione della credibilità e dell’affidabilità di fonti diverse di dati, informazioni e contenuti digitali
– svolgere una valutazione di dati, informazioni e contenuti digitali diversi
6
A un livello avanzato, secondo i miei fabbisogni e quelli degli altri, all’interno di contesti complessi, sono in grado di:
– valutare in maniera critica la credibilità e l’affidabilità delle fonti dei dati, informazioni e contenuti digitali
– valutare in maniera critica i dati, le informazioni e i contenuti digitali
Altamente avanzato
7
A un livello altamente specializzato, sono in grado di:
– creare soluzioni per problemi complessi con definizione limitata inerenti l’analisi e la valutazione di fonti credibili e affidabili di dati, informazioni e contenuti in ambienti digitali
– integrare le mie conoscenze per fornire un contributo alle prassi e alle conoscenze professionali e fornire supporto ad altri nell’analisi e nella valutazione della credibilità e dell’affidabilità di dati, informazioni e contenuti digitali e le relative fonti
8
A un livello avanzatissimo e super specializzato, sono in grado di:
– creare soluzioni per problemi complessi con molti fattori di interazione inerenti l’analisi e la valutazione di fonti credibili e affidabili di dati, informazioni e contenuti in ambienti digitali
– proporre nuove idee e processi nell’ambito specifico
 
 
Tab. 2.14. Esempi di conoscenze, abilità e attitudini della competenza 1.2 del DigComp 2.2
Ambito
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Esempi
Conoscenze
16. È consapevole che gli ambienti online contengono qualsiasi tipologia di informazione e contenuto, inclusi la misinformazione e la disinformazione e che, anche se un argomento è ampiamente citato (riportato e/o documentato), ciò non implica, né che la sua trattazione sia accurata, né che fonti, tesi e affermazioni corrispondano a verità
17. Comprende la differenza tra disinformazione (informazione falsa deliberatamente creata per ingannare le persone) e misinformazione (informazione falsa non deliberatamente creata per ingannare o fuorviare le persone)
18. Comprende l’importanza di identificare chi c’è dietro l’informazione trovata su Internet (ad es. sui social media) e di verificarla controllando molteplici fonti, che aiutino a riconoscere e comprendere il punto di vista, i pregiudizi o altre distorsioni dietro specifiche informazioni e fonti dei dati
19. È consapevole di potenziali distorsioni informative causate da diversi fattori (ad es. dati, algoritmi, scelte editoriali, censura, limitazioni personali)
20. Sa che il termine deepfake si riferisce a immagini, video e registrazioni audio di eventi o di persone generati dall’IA che non sono reali (ad es. discorsi di politici, volti di personaggi famosi in scene pornografiche) e che può essere impossibile distinguerli da quelli reali (IA)
21. È consapevole che gli algoritmi di IA potrebbero non essere configurati in modo da fornire solo le informazioni che l’utente richiede, ma potrebbero incorporare un messaggio pubblicitario o politico (ad es. incoraggiare gli utenti a rimanere su un sito, visionare o comprare qualcosa in particolare, condividere opinioni su argomenti specifici). Questo potrebbe anche provocare conseguenze negative (ad es. reiterare stereotipi, condividere misinformazione) (IA)
22. È consapevole che i dati da cui dipende l’IA possono riflettere pregiudizi o distorsioni, che possono essere automatizzati e resi più pericolosi dall’uso dell’IA stessa. Ad esempio i risultati di una ricerca sulle professioni potrebbero includere stereotipi su lavori maschili e femminili (ad es. conducenti di autobus maschi, addetti alla vendita femmine) (IA)
Abilità
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23. Valuta attentamente i risultati di ricerca che compaiono per primi o in alto nella pagina, relativi a ricerche fatte con parole chiave scritte o richieste vocali, poiché potrebbero rispecchiare interessi di tipo commerciale o di altra natura piuttosto che costituire i risultati più appropriati per la ricerca stessa
24. Sa come distinguere un contenuto promozionale da altri contenuti online (ad es. riconoscere messaggi pubblicitari e commerciali sui social media e sui motori di ricerca) anche se non indicato come promozionale
25. Sa come analizzare e valutare criticamente i risultati di ricerca e i flussi di attività dei social media, per identificarne l’origine, distinguere i fatti dalle opinioni e determinare se i risultati sono attendibili o riflettono, ad esempio, interessi economici, politici o religiosi
26. Sa come identificare l’autore o la fonte dell’informazione, per verificare se è credibile (ad es. un esperto o un’autorità in una specifica disciplina)
27. È capace di riconoscere che alcuni algoritmi di IA potrebbero rafforzare i punti di vista esistenti creando «camere d’eco» (echo chambers) o «bolle di filtraggio» (filter bubbles) (ad es. se un flusso sui social media supporta una specifica ideologia politica evitando il confronto con argomenti opposti) (IA)
Attitudini
28. È incline a porre domande critiche al fine di valutare la qualità dell’informazione online; inoltre si preoccupa degli obiettivi che stanno dietro la diffusione e l’amplificazione della disinformazione
29. È disponibile a verificare ogni informazione e valutarne la precisione, l’affidabilità e l’autorevolezza, prediligendo, laddove possibile, fonti di informazione primarie rispetto a quelle secondarie
30. Prima di cliccare su un link, valuta attentamente il possibile risultato. Alcuni link (ad es. titoli avvincenti) potrebbero essere clickbait (esche digitali) che portano l’utente a contenuti sponsorizzati o indesiderati (ad es. pornografia)
 
 
Ancora una volta emerge con chiarezza la necessità profondamente pedagogica di momenti di riflessione seria sul ruolo che ciascuna scuola si vuole assegnare nella formazione, nell’istruzione e nell’educazione dei propri allievi e delle proprie allieve. In questa prospettiva, l’introduzione di un elemento nuovo, specie se così rilevante e pervasivo come le competenze digitali, è sempre un’occasione utilissima di ripensamento e riflessione.
La quarta e la quinta dimensione della competenza 1.2 consentono di avvicinarsi con maggiore concretezza al suo sviluppo e alla sua promozione.
Volutamente la numerazione dei punti che compongono la dimensione è posta in continuità con le altre competenze, a sottolineare proprio la forte connessione tra di loro. Tale aspetto deve pertanto trovare un adeguato spazio di riflessione nella progettazione del curricolo d’istituto.
Sempre nella prospettiva della concretezza, il DigComp 2.2 fornisce un esempio di attività formativa relativa alla competenza 1.2 (tab. 2.15). La dimensione 5 del DigComp 2.2 è molto utile non solo per gli esempi che di volta in volta vengono proposti, ma soprattutto per la loro struttura, per il legame con il livello e il sottolivello di padronanza. In altre parole, partendo dalle esemplificazioni proposte nella dimensione si possono trarre indicazioni estremamente rilevanti per la progettazione del curricolo digitale di scuola.
Gli esempi della tabella 2.15 e della tabella 2.12 indicano che il livello di padronanza Base_1 [12]
si caratterizza per il fatto che l’allievo o l’allieva sono chiamati a esercitare una prima forma di competenza digitale e di pensiero critico, ma con la guida del docente. Tale caratterizzazione conferma la proposta presentata nella tabella 2.10 in cui si identifica il livello Base_1 come un traguardo appropriato e ragionevole al termine della scuola primaria.
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Note
[12] D’ora in poi si adotterà la convenzione di esprimere i livelli di competenza in questo modo: etichetta del livello_sottolivello, ad esempio Base_1, Avanzato_6 e così via.