Le competenze digitali nella scuola
DOI: 10.1401/9788815412270/c2
Se la parte iniziale della scala dei livelli di possesso della competenza 4.3 suggerisce un allungamento nei tempi di raggiungimento dei primi traguardi, la parte finale, invece, porta a ritenere che almeno il livello Altamente_specializzato_7, così come esemplificato nella tabella 2.71, sia alla portata del secondo ciclo di istruzione.
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Ambito
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Esempi
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Conoscenze
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189. Sa che è importante trovare un equilibrio nell’impiego delle tecnologie digitali, scegliendo eventualmente anche di non utilizzarle, in quanto molti diversi aspetti della vita digitale possono avere un impatto su salute, benessere e soddisfazione personali
190. Sa riconoscere i sintomi della dipendenza digitale (ad es. perdita di controllo, sintomi di astinenza e regolazione disfunzionale dell’umore) e sa che la dipendenza digitale può causare danni psicologici e fisici
191. È consapevole del fatto che, a differenza della medicina tradizionale, per molte applicazioni digitali che riguardano la salute non esistono procedure ufficiali di autorizzazione
192. È consapevole che alcune applicazioni su dispositivi digitali (ad es. gli smartphone) possono favorire l’adozione di comportamenti salutari, monitorando e avvisando l’utente sulle proprie condizioni di salute (ad es. fisica, emotiva e psicologica). Tuttavia, alcune azioni o immagini proposte da tali applicazioni possono anche avere un impatto negativo sulla salute fisica o mentale (ad es. la visualizzazione di modelli di corpo «idealizzati» può causare ansia)
193. Sa che il termine «cyberbullismo» si riferisce al bullismo perpetrato con l’uso di tecnologie digitali (cioè un comportamento ripetuto volto a spaventare, irritare o svergognare le persone prese di mira)
194. Sa che «l’effetto di disinibizione online» fa riferimento alla mancanza di freni inibitori che a volte compare quando si comunica online rispetto a quando si comunica di persona. Questo può portare a una maggiore tendenza al flaming online (ad es. linguaggio offensivo e pubblicazione di insulti online) e a comportamenti inappropriati
195. È consapevole del fatto che i gruppi vulnerabili (ad es. bambini, persone con minori abilità sociali e prive di un supporto sociale in presenza) sono a maggior rischio di vittimizzazione negli ambienti digitali (ad es. cyberbullismo e adescamento online)
196. È consapevole della possibilità che l’uso degli strumenti digitali crei nuove opportunità di partecipazione alla vita sociale per gruppi vulnerabili (ad es. anziani e persone con bisogni speciali). Tuttavia, gli strumenti digitali possono anche contribuire all’isolamento o all’esclusione di coloro che non li utilizzano
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Abilità
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197. Sa come applicare, per sé e per gli altri, una serie di strategie di monitoraggio e limitazione dell’uso del digitale (ad es. regole e accordi sui tempi liberi dallo schermo, accesso rinviato ai dispositivi digitali in base all’età dei bambini, installazione di software di limitazione del tempo e di filtri)
198. Sa riconoscere le tecniche applicate nell’esperienza d’uso dell’utente (ad es. acchiappa click o clickbait, «gamificazione» e spinte persuasive o nudging) volte a manipolare e/o indebolire la capacità di controllo nelle decisioni (ad es. indurre gli utenti a dedicare sempre più tempo alle attività online e incoraggiarne il consumismo)
199. È in grado di applicare e seguire strategie di protezione per combattere le persecuzioni online (ad es. bloccare la ricezione di ulteriori messaggi da parte del mittente, non reagire/rispondere, inoltrare o salvare i messaggi come prova per azioni legali e cancellare i messaggi negativi per evitare che vengano visualizzati ripetutamente)
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Attitudini
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200. Si preoccupa del proprio benessere fisico e mentale e di evitare gli effetti negativi dei media digitali (ad es. l’uso eccessivo, la dipendenza e i comportamenti compulsivi)
201. Si assume la responsabilità di proteggere la salute e la sicurezza propria e quella della comunità quando valuta gli effetti di prodotti e servizi medici e medico-sanitari disponibili online, dal momento che Internet è piena di informazioni false e potenzialmente pericolose sulla salute
202. Presta molta attenzione al grado di affidabilità dei suggerimenti disponibili online (ad es. se provengono da una fonte affidabile) e alle loro intenzioni (ad es. se aiutano davvero l’utente o se lo incoraggiano a usare più a lungo il dispositivo per estendere il tempo di esposizione alla pubblicità)¶{p. 161}
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Scenario di apprendimento: utilizzo della piattaforma di apprendimento digitale della scuola per condividere informazioni su argomenti di interesse
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Competenza
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Livello
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Sottolivello
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Esempio
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4.3
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Altamente specializzato
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7
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– sono in grado di creare un blog sul cyberbullismo e l’esclusione sociale per la piattaforma di apprendimento digitale della mia scuola che aiuti i miei compagni di classe a riconoscere e contrastare la violenza negli ambienti digitali
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3.4.4. Proteggere l’ambiente (dimensione 2)
Ancora più della competenza precedente, la 4.4 sembra allontanarsi dall’idea comune, anche nel mondo della scuola, che non lega gli aspetti ambientali con quelli più propriamente digitali. Partendo dalla definizione fornita dal DigComp 2.2, l’apparente discrepanza trova un facile superamento. Infatti, possedere la competenza 4.4 significa «essere consapevoli dell’impatto ambientale delle tecnologie digitali e del loro utilizzo». Si tratta quindi di comprendere che anche le competenze digitali hanno un impatto sull’ambiente ed esso deve essere contenuto e reso sostenibile.
È opinione comune che la trasformazione digitale azzeri l’impatto ambientale di diverse attività umane, dematerializzando documenti, oggetti, eliminando spostamenti e così via. Ciò è certamente vero, ma anche le tecnologie hanno un impatto ambientale. In primo luogo, esse hanno bisogno di strumenti che sovente richiedono materie prime rare e molto inquinanti (ad es. le batterie) e producono scarti difficilmente smaltibili quando gli strumenti esauriscono il loro ciclo di vita o diventano obsoleti. Allo stesso tempo, l’uso degli strumenti predetti richiede il consumo, a volte anche intenso, di energia. Ancora una volta, l’acquisizione della consapevolezza di questi aspetti richiede un’azione educativa esplicita che a volte deve superare convinzioni inesatte, quando non completamente infondate, largamente diffuse in tutta la popolazione. Ma non si tratta solamente di modificare ¶{p. 162}concezioni sbagliate, ma anche di creare consapevolezza di problemi totalmente fuori dalla percezione della quasi totalità della cittadinanza, anche quella più istruita.
Base
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1
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A livello base e con l’aiuto di qualcuno, sono in grado di:
– riconoscere semplici impatti ambientali delle tecnologie digitali e il loro utilizzo
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2
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A livello base, in autonomia e con un supporto adeguato, laddove necessario, sono in grado di:
– riconoscere semplici impatti ambientali delle tecnologie digitali e il loro utilizzo
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Intermedio
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3
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Da solo e risolvendo problemi diretti, sono in grado di:
– indicare impatti ambientali ben definiti e sistematici delle tecnologie digitali e il loro utilizzo
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4
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In modo indipendente, secondo i miei fabbisogni e risolvendo problemi ben definiti e non sistematici, sono in grado di:
– discutere modalità per proteggere l’ambiente dall’impatto delle tecnologie digitali e del loro utilizzo
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Avanzato
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5
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Oltre a fornire supporto agli altri, sono in grado di:
– mostrare diverse modalità per proteggere l’ambiente dall’impatto delle tecnologie digitali e del loro utilizzo
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6
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A un livello avanzato, secondo i miei fabbisogni e quelli degli altri, all’interno di contesti complessi, sono in grado di:
– scegliere le soluzioni più appropriate per proteggere l’ambiente dall’impatto delle tecnologie digitali e del loro utilizzo
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Altamente avanzato
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7
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A un livello altamente specializzato, sono in grado di:
– creare soluzioni per problemi complessi con definizione limitata inerenti la protezione dell’ambiente dall’impatto delle tecnologie digitali e del loro utilizzo
– integrare le mie conoscenze per fornire un contributo alle prassi e alle conoscenze professionali e fornire supporto ad altri nella tutela dell’ambiente
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8
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A un livello avanzatissimo e super specializzato, sono in grado di:
– creare soluzioni per risolvere problemi complessi con molti fattori di interazione inerenti la protezione dell’ambiente dall’impatto delle tecnologie digitali e del loro utilizzo
– proporre nuove idee e processi nell’ambito specifico
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Attraverso i livelli di competenza è possibile capire meglio come essa si componga e si articoli e quindi è possibile valutare come definire il curricolo digitale. ¶{p. 163}
Attraverso la descrizione dei livelli di padronanza della competenza 4.4 si evidenzia ancora una volta l’intersezione ampia di questa competenza con il curricolo ambientale di scuola. È del tutto evidente la necessità di un ripensamento organico, sinergico e funzionale del curricolo complessivo di scuola, in modo che esso tenga al proprio interno, con coerenza, misura e armonia, sia gli aspetti più tradizionali (le competenze di base, le competenze disciplinari ampiamente intese, ecc.), sia quelli più innovativi come il digitale, l’ambiente e la cittadinanza. La declinazione dei livelli di padronanza della competenza 4.4 rende ancora più evidente che la distinzione tra i diversi curricoli deve essere intesa più per ragioni di comprensione e di semplificazione classificatoria anziché di reale distinzione e separazione tra di loro.
La richiamata peculiarità della competenza 4.4 ne giustifica una diversa e anticipata articolazione temporale rispetto ai gradi scolastici.
Livello di padronanza
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Sottolivello
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Grado scolastico di raggiungimento di un determinato livello di padronanza
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Base
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1
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Al termine della scuola primaria
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2
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Intermedio
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3
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Al termine della scuola secondaria di primo grado
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4
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Avanzato
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5
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6
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Al termine del primo biennio della scuola secondaria di secondo grado
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Altamente specializzato
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7
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Al termine della scuola secondaria di secondo grado
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8
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Attraverso le indicazioni contenute nella dimensione 4 della competenza 4.4 è possibile passare dall’individuazione generale dei traguardi da raggiungere in determinati gradi scolastici alla definizione del curricolo d’istituto (tab. 2.74).
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Note