Roberto Ricci
Le competenze digitali nella scuola
DOI: 10.1401/9788815412270/c3
1. utilizzare le tecnologie digitali per rispondere ai bi
{p. 264}sogni speciali dei singoli studenti (ad es. studenti dislessici, con un disturbo da deficit di attenzione/iperattività, studenti più performanti);
{p. 265}2. integrare diversi percorsi, livelli e ritmi nella progettazione, selezione e realizzazione di attività di apprendimento digitali;
3. progettare percorsi educativi individuali e utilizzare le tecnologie digitali per favorire la loro fruizione.
Tab. 3.25. Progressione dell’aspetto 2 dell’area di competenza 5 del DigCompEdu
Livello
Descrizione
Dichiarazione del livello di competenza
A1 – Novizio
Conosce in modo limitato le potenzialità delle tecnologie digitali per favorire la differenziazione e la personalizzazione
So a livello generale che le tecnologie digitali possono aiutarmi a offrire occasioni di apprendimento personalizzato
A2 – Esploratore
Conosce le potenzialità offerte dalle tecnologie digitali per la differenziazione e la personalizzazione
So che le tecnologie digitali possono facilitare la differenziazione e la personalizzazione (ad es. consentendo agli studenti di seguire le attività a livelli e ritmi diversi)
B1 – Sperimentatore
Usa le tecnologie digitali per favorire la differenziazione e la personalizzazione
Predispongo attività di apprendimento (quiz, giochi, ecc.) in cui lo studente può procedere al proprio ritmo, scegliere il livello di difficoltà da cui cominciare e/o ripetere le attività che precedentemente non è riuscito a concludere in modo soddisfacente
B2 – Esperto
Usa in modo strategico una gamma di tecnologie digitali per favorire la differenziazione e la personalizzazione
Nel progettare le attività di apprendimento e di valutazione, uso un’ampia gamma di tecnologie digitali, che adatto in modo tale che possano rispondere alle diverse esigenze, livelli, ritmi e preferenze degli studenti
Quando progetto e coordino le attività di apprendimento, prevedo una molteplicità di percorsi, livelli e ritmi di apprendimento e adatto le mie strategie in base al variare delle circostanze o dei bisogni specifici
C1 – Leader
Applica in modo complessivo e critico la differenziazione e la personalizzazione dell’apprendimento
Lavorando in collaborazione con gli studenti e/o i genitori, realizzo percorsi didattici personalizzati in grado di rispondere alle esigenze e alle preferenze individuali di ciascun studente, con l’ausilio di risorse digitali adeguate
A seguito di un intervento didattico, considero fino a che punto le strategie didattiche adottate hanno favorito o meno la differenziazione e la personalizzazione
C2 – Pioniere
Sviluppa strategie innovative per favorire la differenziazione e la personalizzazione, usando le tecnologie digitali
Rifletto, discuto, aggiorno e miglioro le strategie didattiche per la personalizzazione dell’educazione mediante l’uso di tecnologie digitali
 
 
 
Nota: Grassetti del DigCompEdu, versione in lingua italiana.
L’attività 1 si riferisce più propriamente ai bisogni educativi speciali (BES), largamente intesi, mentre le altre attività insistono più sulle dimensioni personali degli stili di apprendimento. In buona sostanza, il DigCompEdu assume un punto di vista innovativo nel quale la distinzione tra BES e allievi che non si trovano in questa condizione tende a sfumarsi e la tecnologia digitale diviene lo strumento che, all’interno di un’innovativa e omnicomprensiva riflessione pedagogico-digitale, cerca di trovare risposte adeguate a tutti e a ciascuno.
Per realizzare un obiettivo così ambizioso e sfidante, il docente/formatore necessita di competenze precise, declinate dal DigCompEdu in diversi livelli di padronanza (tab. 3.25).
Per le motivazioni già dette, è evidente che almeno nel medio termine, tutti i docenti debbano raggiungere il livello C1 di questa competenza, cogliendo quindi un’occasione straordinaria di realizzare effettivamente l’obiettivo della personalizzazione, perseguito ormai da decenni, ma mai effettivamente realizzato, anche a causa di vincoli operativi e organizzativi che, invece, le tecnologie digitali consentono di superare.

2.2.4.3. Aspetto 3: partecipazione attiva

L’aspetto 3 dell’area di competenza 5 è quasi un manifesto di didattica innovativa o, forse, bisognerebbe dire di quello che la didattica dovrebbe essere, anche indipendentemente dalla transizione digitale. Il DigCompEdu definisce l’aspetto 3 come la capacità di «utilizzare le tecnologie digitali per far sì che gli studenti affrontino in modo propositivo e creativo {p. 266}un argomento di studio. Abbinare l’utilizzo delle tecnologie digitali a strategie didattiche in grado di favorire l’attivazione delle abilità trasversali e del pensiero critico, nonché la libera espressione della creatività. Ampliare il percorso di apprendimento, integrando nuove attività da svolgere in contesti reali, in cui lo studente sia coinvolto in attività pratiche, in percorsi di ricerca scientifica, o nella risoluzione di problemi complessi o che si basino sull’uso di strategie in grado di promuovere un maggior coinvolgimento attivo di chi apprende argomenti complessi» [10]
.
Attraverso le tecnologie digitali il docente/formatore può attivare metodologie e strategie d’insegnamento che sono essenziali per raggiungere obiettivi cruciali. È evidente la sottolineatura che il DigCompEdu riserva alla partecipazione attiva e in prima persona del discente, superando un approccio puramente trasmissivo, ma aderendo a un modello che usa metodi diversi (abbinare, nella definizione), funzionali a raggiungere una molteplicità di obiettivi. Si osserva un innalzamento del livello di complessità poiché si punta ad ampliare l’apprendimento, rafforzando la dimensione della riflessione critica, dell’autonomia, di scoperta e di approfondimento. Ancora una volta la transizione digitale insiste e si realizza appoggiandosi su competenze di base molto solide e di elevato livello.
Le attività esemplificative dell’aspetto 3 ne sostanziano ulteriormente gli aspetti caratterizzanti e fondamentali per l’acquisizione delle competenze digitali, ma non solo quelle:
1. utilizzare le tecnologie digitali per illustrare e spiegare nuovi concetti in un modo motivante e coinvolgente, ad esempio utilizzando animazioni o video;
2. utilizzare attività e ambienti di apprendimento digitali che sono motivanti e coinvolgenti, come giochi, quiz, ecc.;
3. mettere l’uso attivo delle tecnologie digitali al centro del processo didattico;
4. utilizzare le tecnologie digitali per consentire agli studenti di impegnarsi attivamente con la materia in questione, tramite, ad esempio, l’uso di più sensi, la manipolazione di {p. 267}oggetti virtuali, l’analisi del problema proposto per capire meglio la sua struttura, ecc.;
{p. 268}5. selezionare tecnologie digitali adatte a favorire l’apprendimento attivo in un determinato contesto educativo o a raggiungere uno specifico obiettivo di apprendimento;
6. riflettere sulla reale efficacia delle diverse tecnologie digitali utilizzate per rafforzare l’apprendimento attivo degli studenti e modificare di conseguenza le strategie e le scelte effettuate.
Tab. 3.26. Progressione dell’aspetto 3 dell’area di competenza 5 del DigCompEdu
Livello
Descrizione
Dichiarazione del livello di competenza
A1 – Novizio
Conosce e usa (ma solo in modo limitato) le tecnologie digitali per il coinvolgimento attivo degli studenti
Uso raramente le tecnologie digitali per coinvolgere e motivare gli studenti
A2 – Esploratore
Usa le tecnologie digitali per coinvolgere gli studenti
Uso le tecnologie digitali per illustrare e spiegare nuovi concetti in un modo motivante e coinvolgente (ad es. utilizzando animazioni o video)
Propongo attività digitali di apprendimento che sono motivanti e coinvolgenti, come giochi, quiz, ecc.
B1 – Sperimentatore
Promuove l’uso attivo delle tecnologie digitali da parte degli studenti
Metto l’uso attivo delle tecnologie digitali al centro del processo didattico
Scelgo lo strumento digitale più adatto a favorire il coinvolgimento attivo dello studente, in un dato contesto di apprendimento o per un obiettivo specifico di apprendimento
B2 – Esperto
Usa le tecnologie digitali per aiutare gli studenti a esplorare e interagire attivamente con la disciplina di studio
Uso un’ampia gamma di tecnologie per creare un ambiente di apprendimento digitale che sia rilevante, ricco ed efficace (ad es. in grado di attivare più canali sensoriali, rispondere a diversi stili e strategie di apprendimento) e che consenta di variare, dal punto di vista metodologico, il tipo di attività proposte e le modalità di composizione dei gruppi
Rifletto sull’effettiva adeguatezza delle diverse tecnologie digitali utilizzate per sostenere il coinvolgimento diretto degli studenti e rafforzare l’apprendimento attivo
C1 – Leader
Applica, in modo complessivo e critico, strategie per un apprendimento attivo
Scelgo, progetto, applico e gestisco l’uso delle tecnologie digitali all’interno del processo di apprendimento in base alle potenzialità che offrono per migliore il coinvolgimento attivo, creativo e critico degli studenti con la disciplina di studio
Rifletto su quanto siano adatte le diverse tecnologie digitali che uso nel migliorare la capacità di apprendimento attivo degli studenti e adatto di conseguenza le mie strategie e scelte
C2 – Pioniere
Sviluppa strategie digitali innovative per l’apprendimento attivo
Rifletto, discuto, aggiorno e miglioro le strategie didattiche per coinvolgere attivamente gli studenti
 
 
 
Nota: Grassetti del DigCompEdu, versione in lingua italiana.
Queste attività spaziano dal coinvolgimento attivo degli studenti e delle studentesse, alla capacità di selezionare tecnologie alternative in funzione delle specifiche necessità, sino alla capacità di riflettere e autovalutare il proprio apprendimento.
A bene vedere, la realizzazione di attività come quelle esemplificate nella descrizione dell’aspetto 3 richiede competenze elevate del docente/formatore, declinate in diversi livelli di padronanza (tab. 3.26).
Poiché la promozione della partecipazione attiva delle studentesse e degli studenti è un aspetto fondamentale del processo di insegnamento-apprendimento, è necessario che il docente/formatore raggiunga almeno il C1 e il C2 se ricopre funzioni di coordinamento o di sistema all’interno della scuola.

2.3. Parte 3: le competenze dello studente

La transizione digitale richiede che lo studente possegga adeguate competenze per potere essere un cittadino attivo e consapevole, ma forse si potrebbe dire per conservare la condizione di cittadino nel senso pieno e completo del termine, diversamente l’individuo tenderà a essere relegato in una posizione di marginalità, se non addirittura di sudditanza.
I cinque aspetti di cui si compone l’area 6 sono fortemente interconnessi con i profili di competenza del DigComp 2.2 (vedi cap. 2), ma sono descritti con un’attenzione maggiore alla dimensione pedagogica del docente/formatore al fine di promuovere e sostenere un approccio all’insegnamento
{p. 269}volto allo sviluppo delle competenze trasversali, di cui le competenze digitali sono una parte.
Note
[10] Corsivi dell’autore.