Roberto Ricci
Le competenze digitali nella scuola
DOI: 10.1401/9788815412270/c3
Le ultime due attività attengono invece la dimensione della collaborazione e della capacità di operare in un con
{p. 204}testo cooperativo. Tale dimensione è una costante di tutti i documenti della Commissione europea sulle competenze digitali ed è particolarmente rilevante nel contesto educativo poiché essa rappresenta una sorta di circolo che si autofertilizza tra l’aspetto professionale dell’attività del docente/formatore e l’azione formativa ed educativa che egli compie costantemente. In altre parole, attraverso la cooperazione il docente diviene un professionista migliore poiché impara di più e meglio, ma anche un educatore più efficace poiché trasmette questo modus operandi, si dovrebbe dire abito mentale, ai propri discenti, favorendone quindi la crescita e lo sviluppo. È quindi del tutto evidente che la transizione digitale determina il tramonto definitivo del docente immaginato come una sorta di monade chiusa nell’insegnamento della propria disciplina e promuove, invece, la crescita del singolo attraverso quella della comunità di appartenenza.
Per favorire la valutazione e l’autovalutazione della progressione del docente/formatore il DigCompEdu mette a disposizione per ogni aspetto la sua declinazione nei diversi livelli di padronanza (tab. 3.6).
La filosofia del DigCompEdu di proporre una tassonomia declinata per ogni aspetto è del tutto condivisibile e dovrebbe rappresentare uno standard per tutti i documenti nazionali che riguardano le competenze digitali, non solo in ambito scolastico. I grassetti proposti da JRC nella tassonomia della tabella 3.6 forniscono un’idea molto chiara del percorso formativo e di sviluppo professionale che deve seguire il docente/formatore, infatti si legge la seguente progressione:
1. Novizio (A1): usa in modo limitato;
2. Esploratore (A2): conosce e fa un uso di base;
3. Sperimentatore (B1): usa in modo efficace e responsabile;
4. Esperto (B2): usa in modo organico e proattivo;
5. Leader (C1): valuta e discute;
6. Pioniere (C2): riflette e rielabora.
Attraverso questa tassonomia è possibile immaginare abbastanza facilmente il percorso di formazione degli insegnanti, futuri e in servizio, e anche strumenti di valutazione e autovalutazione per verificare il grado di competenza {p. 205}realmente acquisita. Inoltre, la proposta di una tassonomia consente di costruire strumenti valutativi con una finalità propriamente formativa, ossia atti ad accompagnare e a sostenere il percorso di miglioramento e di crescita di ciascuno.
Tab. 3.6. Progressione dell’aspetto 1 dell’area di competenza 1 del DigCompEdu
Livello
Descrizione
Dichiarazione del livello di competenza
A1 – Novizio
Usa in modo limitato le tecnologie per la comunicazione
Uso raramente le tecnologie digitali per comunicare
A2 – Esploratore
Conosce le potenzialità delle tecnologie digitali per la comunicazione e ne fa un uso di base
Uso le tecnologie digitali per comunicare, ad esempio con gli studenti, i genitori, i colleghi e il personale che opera nell’organizzazione educativa
B1 – Sperimentatore
Usa in modo efficace e responsabile le tecnologie digitali per la comunicazione
Uso una varietà di canali e di strumenti digitali per comunicare, scegliendoli in base all’esigenza e al contesto
Comunico in modo responsabile ed etico tramite le tecnologie digitali, rispettando la netiquette e le norme in vigore
B2 – Esperto
Usa in modo organico e proattivo le tecnologie digitali per la comunicazione
Scelgo il mezzo, la modalità e lo stile di comunicazione più adatto in base all’esigenza e al contesto di comunicazione
Adatto le mie strategie comunicative in funzione del pubblico specifico a cui mi rivolgo
C1 – Leader
Valuta e discute le strategie di comunicazione
Valuto, rifletto e mi confronto con gli altri rispetto all’uso efficace delle tecnologie digitali per la comunicazione (sia individuale, che organizzativa)
Uso le tecnologie digitali per rendere le procedure amministrative più trasparenti agli studenti e/o ai genitori, e per consentire loro di effettuare scelte informate rispetto al percorso educativo da perseguire nel futuro
C2 – Pioniere
Riflette e rielabora le strategie comunicative adottate
Contribuisco a sviluppare una visione coerente o una strategia per l’uso efficace e responsabile delle tecnologie digitali per la comunicazione
 
 
 
Nota: Grassetti del DigCompEdu, versione in lingua italiana.

2.1.1.2. Aspetto 2: collaborazione professionale

Il DigCompEdu definisce il secondo aspetto dell’area 1 come la capacità di «usare le tecnologie digitali per collaborare con i propri pari (docenti, formatori), per condividere e scambiare conoscenze ed esperienze, e per contribuire collaborativamente all’innovazione delle pratiche didattiche».
Ancora prima di entrare nelle dimensioni caratterizzanti l’aspetto 2, è necessario sottolineare un elemento distintivo dell’impianto del DigCompEdu, ma si potrebbe dire di tutta la documentazione europea sulle competenze digitali, ossia la sfera collaborativa. Il DigCompEdu dedica un aspetto specifico a questa dimensione, sancendo definitivamente il tramonto dell’idea del docente che lavora da solo e si concentra sulla didattica della propria disciplina. La transizione digitale rafforza la necessità e l’opportunità dell’approccio professionale cooperativo e collettivo, tra tutte le componenti della scuola. Questa scelta richiede un cambiamento profondo che però deve interessare tutta la scuola e non può limitarsi alle richieste nei confronti dei docenti, ma servono soluzioni organizzativo-contrattuali che le supportino e le rendano possibili, sfruttando opportunamente le possibilità offerte dalla tecnologia. In questo modo è possibile contenere l’impatto sul carico di lavoro dei docenti, trasformando questa richiesta in un’opportunità che aiuta gli insegnanti a svolgere più efficacemente la loro professione.
L’aspetto 2 si articola e si caratterizza per cinque attività principali:
1. utilizzare le tecnologie digitali per collaborare con altri docenti/formatori nell’ambito di un progetto o di un’attività;
2. utilizzare le tecnologie digitali per condividere e scambiare conoscenze, risorse ed esperienze con i colleghi e i propri pari;{p. 207}
3. utilizzare le tecnologie digitali per sviluppare in modo collaborativo le risorse educative;
4. usare reti/comunità professionali per esplorare e riflettere su nuove pratiche e metodologie didattiche;
5. usare reti/comunità professionali come mezzo per la propria crescita professionale.
Tutte cinque le attività sono centrate sullo scambio e sulla collaborazione attraverso la tecnologia digitale. Essa è vista come uno strumento per potenziare la dimensione collettiva e cooperativa della didattica affinché tale approccio e caratteristica riesca a permeare l’apprendimento di tutti i soggetti interessati. In particolare, questo aspetto dell’area 1 vede l’uso e l’utilizzo delle tecnologie digitali per creare, condividere e sviluppare materiali e metodi didattici, ma anche per frequentare i campi dell’innovazione e della crescita professionale. Attraverso questa competenza si intravede una nuova modalità di intendere e declinare le attività collegiali di scuola come una parte vera e propria della professione docente, anziché, come oggi spesso accade, ridurle a una sorta di penosa liturgia vissuta dagli interessati come un mero e scarsamente utile adempimento. Formare i nuovi docenti in modo serio e adeguato secondo le attività che caratterizzano questo aspetto è forse l’unica possibilità concreta per scardinare la convinzione profonda di molti docenti che la loro attività consista solo nell’insegnamento diretto alla classe e che tutto il resto sia una sorta di carico aggiuntivo, oneroso e poco utile.
La tabella 3.7 illustra la tassonomia alla base dell’acquisizione di questo aspetto della competenza relativa all’area 1 del DigCompEdu. La tassonomia della tabella 3.7 condivide alcuni elementi con quella della tabella 3.6 relativa all’aspetto 1 (comunicazione organizzativa) per i primi livelli, mentre si differenzia per quelli più elevati. In particolare:
1. Novizio (A1): usa in modo limitato;
2. Esploratore (A2): conosce e fa un uso di base;
3. Sperimentatore (B1): usa le tecnologie per condividere e scambiare;
4. Esperto (B2): usa le tecnologie per la costruzione collaborativa di conoscenza;{p. 208}
5. Leader (C1): usa le tecnologie per riflettere e arricchire;
{p. 209}
Note