L'era dell'interlegalità
DOI: 10.1401/9788815370334/c16
Le eccezioni e limitazioni alla protezione esistenti nelle legislazioni degli Stati membri devono essere riesaminate alla luce del nuovo ambiente elettronico. Le differenze esistenti (…) hanno effetti negativi diretti sul funzionamento del mercato interno nel settore del diritto d’autore e dei diritti connessi. Tali differenze potrebbero facilmente accentuarsi con l’ulteriore sviluppo dell’utilizzazione economica transfrontaliera di opere e delle attività transfrontaliere. Onde garantire il corretto funzionamento del¶{p. 456}mercato interno, tali eccezioni e limitazioni dovrebbero essere definite in modo più uniforme [60] .
La CGUE ribadisce in più di
un’occasione la necessità di una coerenza normativa, ribadendo la necessità che gli
Stati membri si attengano in maniera rigida al numerus clausus
delle possibili eccezioni previste dal diritto comunitario
[61]
e si allineino su una modalità comune di calcolo dell’equo compenso per
l’autore, quando previsto
[62]
.
La declinazione della nozione di
efficacia come attuabilità tecnologica delle eccezioni e
limitazioni ha assunto un carattere più pragmatico, concentrandosi sulla concreta
fattibilità degli utilizzi liberi nel contesto digitale. La salvaguardia del buon
funzionamento di Internet, le sue peculiarità strutturali ed il comportamento del suo
«pubblico» digitale sono considerazioni a cui la CGUE dedica attenzione in maniera
crescente. Secondo tale logica, la Corte ha statuito in più di un’occasione che
l’efficacia delle eccezioni e limitazioni passa attraverso un’interpretazione
consapevole della realtà tecnologica contemporanea, argomentando, ad esempio, che la
velocità dei flussi di informazione online influisce sull’interpretazione del diritto all’informazione
[63]
e che le eccezioni concesse alle biblioteche per promuovere il prestito
pubblico e la consultazione di opere letterarie autorizzano, oggi, le stesse biblioteche
a digitalizzare le proprie collezioni
[64]
e dare in prestito libri anche in versione digitale
(e-book)
[65]
.
Gli sviluppi legislativi ed il
recente decorso della giurisprudenza della CGUE hanno portato la dottrina ad
interrogarsi ampiamente sugli effetti di un’interpretazione creativa
¶{p. 457}ed espansiva delle eccezioni e limitazioni al diritto d’autore
[66]
. In tale esercizio analitico, si sono tuttavia trascurati, se non del tutto
ignorati, i presupposti dell’evoluzione giuridica in corso, sui quali è altrettanto
necessario soffermarsi: da un lato, la prismatica normatività a cui è soggetto l’utente
finale online e, dall’altro lato, il desiderio di compattezza regolatoria ed efficacia
applicativa del diritto d’autore europeo, che ne caratterizza, più di ogni altro
aspetto, l’attuale ricerca di modernizzazione.
4. Oltre la frammentazione regolatoria: la prospettiva interlegale
Nell’era della trasformazione
digitale, la coesistenza di normative nazionali divergenti riguardanti il raggio
d’azione di eccezioni e limitazioni ai diritti di esclusiva è notoriamente associata a
problemi di frammentazione e, di conseguenza, incertezza giuridica, che lasciano
l’utente-consumatore nel dubbio della liceità dei propri utilizzi
online di opere protette a scopo educativo, informativo,
culturale e di interesse pubblico
[67]
: possiamo pubblicare un estratto di libro sulla piattaforma digitale che
usiamo per insegnare a distanza per raggiungere studenti in Italia e all’estero? È
lecito citare per intero un discorso di un politico nostrano su un giornale a diffusione
internazionale? A quale pubblico mi sto rivolgendo caricando un video satirico o
un’immagine parodica sui social media? ¶{p. 458}Concentrandosi sulle
problematiche territoriali che sfidano il diritto d’autore nel mondo digitale, si tende
ad ignorare l’ulteriore sfaccettatura normativa che, in maniera sempre più decisiva,
influisce sulle eccezioni e limitazioni garantite dalle legislazioni nazionali, ossia la
loro «legalità» ed attuabilità sul piano prettamente tecnologico.
La pluralità di concezioni di
giusto equilibro è un nodo essenziale da sciogliere nel processo di modernizzazione del
diritto d’autore europeo. A tal fine, la nozione di interlegalità viene in soccorso,
mettendo a fuoco la presenza e l’interconnessione di ordini normativi concorrenti ed
inevitabilmente limitati nel perseguire i propri obiettivi
[68]
. Abbracciare una visione interlegale della tutela dell’utente finale nel
diritto d’autore europeo significa promuovere una visione di insieme, capace di studiare
la concomitanza e reciproca influenza tra le diverse interpretazioni della nozione di
giusto equilibrio da parte del legislatore internazionale, comunitario, nazionale e del
«regolatore» tecnologico
[69]
. Sotto tale luce, il processo di armonizzazione europea, attraverso la sua
crescente sensibilità nei confronti dell’efficacia delle proprie disposizioni, svela la
sua natura non solo sovranazionale, bensì interlegale, ossia consapevole dell’esistenza
ed interferenza di regimi normativi «altri» e di conflitti interpretativi irrisolvibili
attraverso la sola gerarchia delle fonti
[70]
.¶{p. 459}
Uno sguardo approfondito ad una
delle più recenti ed emblematiche sentenze della CGUE aiuta a districare l’apparente
complessità del tessuto interlegale su cui si sta sviluppando la disciplina. In
Spiegel Online la Corte è stata chiamata a giudicare se la
pubblicazione non autorizzata da parte di un giornale online di un intero manoscritto
redatto da un personaggio pubblico potesse rientrare nell’ambito di applicazione delle
eccezioni al diritto d’autore per uso a scopo informativo a mezzo stampa e per citazione
[71]
. In maniera ben poco sorprendente, trovare il giusto equilibrio tra le
pretese dell’autore e l’interesse pubblico all’informazione si è rivelata questione
assai spinosa.
La linea argomentativa della CGUE
mette in luce quattro razionalità distinte che interferiscono in tale valutazione. In
primo luogo, la Corte riconosce che le eccezioni al diritto d’autore evocate non sono
oggetto di armonizzazione completa e che, quindi, il piano normativo nazionale ha una
significativa discrezionalità nell’identificare un giusto equilibrio tra gli interessi
in gioco
[72]
. Tuttavia, in seconda battuta, viene sottolineato come il piano normativo
comunitario giochi un ruolo fondamentale, in quanto l’unità ed il primato delle proprie
norme e della tutela della CDFUE non possono essere compromesse da diritti nazionali divergenti
[73]
. Da rispettare sono pertanto le finalità perseguite dal diritto dell’UE,
l’effettività delle sue disposizioni e la coerenza nell’attuazione delle eccezioni e limitazioni
[74]
. In altre parole, gli Stati membri devono garantire un giusto equilibrio che
sia al contempo nazionale e a stampo europeo. In aggiunta, la cornice internazionale
della Convenzione europea dei diritti umani (CEDU) viene introdotta come terzo piano normativo
[75]
, statuendo che¶{p. 460}
al fine di effettuare il bilanciamento tra il diritto d’autore e il diritto alla libertà di espressione, [la Corte Europea dei Diritti Umani] ha sottolineato, tra l’altro, la necessità di tener conto della circostanza che il tipo di «discorso» o di informazione di cui trattasi rivesta un’importanza particolare, segnatamente nell’ambito del dibattito politico o di un dibattito che tocca l’interesse generale [76] .
Infine, la CGUE guarda alla
tecnologia e, in particolare, ad Internet
[77]
come realtà normativa a sé stante, ossia alla concreta efficacia
dell’eccezione per uso a scopo informativo nella società digitale, la quale impone la
necessità di comunicare informazioni rapidamente, «il che mal si concilia con il
requisito del previo conseguimento del consenso dell’autore, requisito che potrebbe
rendere eccessivamente difficile, se non addirittura impedire, la fornitura al pubblico
di informazioni pertinenti in tempo utile»
[78]
.
L’interpretazione della CGUE in
Spiegel Online si dimostra un esempio calzante di interlegalità
non solo come situazione giuridica autonoma «in sé e per sé»
[79]
, bensì anche come approccio normativo «in azione»
[80]
, il cui esito vede il giudice nazionale chiamato ad operare una complessa
operazione di innesto interpretativo
[81]
: tracciare la linea del giusto equilibrio destreggiandosi con «uno strano
esperanto giuridico di regimi normativi in cui norme nazionali, internazionali e
transnazionali reclamano attenzione»
[82]
. Distinguere i piani normativi e riconosce
¶{p. 461}re il
loro reciproco influenzarsi è, metodologicamente e sostanzialmente, un passaggio
fondamentale nell’analisi e nell’evoluzione della tutela autoriale, in Europa e non
solo, nell’era digitale. La prospettiva interlegale offre tale opportunità, introducendo
una concezione olistica della disciplina ed una duplice utilità. Da un lato, essa mette
in luce l’attuale intricata malleabilità della nozione di giusto equilibrio ed i suoi
potenziali paradossi: in Spiegel Online, enfatizzando il ruolo
fondamentale della libertà di stampa nella società democratica
[83]
, la CGUE riconosce veri e propri «diritti a vantaggio degli utenti di opere
o di altri materiali protetti»
[84]
; tale interpretazione si discosta significativamente dall’approccio
normativo suggerito dal legislatore internazionale e promosso da numerosi se non tutti
gli Stati membri, ancorati alla concezione di tutela dell’utente finale come caso
«eccezionalissimo», specifico e limitato, da interpretare in maniera restrittiva.
Dall’altro lato, l’interlegalità permette di rintracciare, e potenzialmente costruire,
la dimensione di tutela dell’utente finale là dove non esplicitata o non ancora matura
in legislazione e di prevederne gli sviluppi futuri, seguendo le tracce dei regimi
normativi che intersecano la definizione di giusto equilibrio, dall’evoluzione della
giurisprudenza della CEDU, agli sviluppi dell’armonizzazione europea in materie tangenti
il diritto d’autore
[85]
, alle nuove frontiere della regolazione privata e tecnologica
[86]
.{p. 462}
Note
[60] Considerando 31 Direttiva InfoSoc.
[61] Cfr. tra tutti C466/12 Nils Svensson et al c. Retriever Sverige AB (2014) EU:C:2014:76 (Svensson), parr. 6-7; Pelham, parr. 63-64; Spiegel Online, parr. 47-48.
[62] C-572/13 Hewlett-Packard Belgium SPRL c. Reprobel SCRL (2015) EU:C:2015:750 (Reprobel), parr. 38-39.
[63] Spiegel Online, par. 81.
[64] Ulmer, par. 43.
[65] Vereniging Openbare Bibliotheken, par. 51.
[66] Cfr. tra tutti Sganga, A New Era for EU Copyright Exceptions and Limitations?, cit.; Borghi, Exceptions as Users’ Rights in EU Copyright Law, cit.; T. Rendas, Exceptions in EU Copyright Law: In Search for a Balance Between Flexibility and Legal Certainty, Alphen aan den Rijn, Wolters Kluwer, 2021.
[67] Cfr. A. Fischer-Lescano e G. Teubner, Regime-Collisions: The Vain Search for Legal Unity in the Fragmentation of Global Law, in «Michigan Journal of International Law», 25, 2004, pp. 1019 ss.; G. Mazziotti, EU Digital Copyright Law and the End-User, Berlin, Springer, 2008, pp. 114 ss.; M. van Eechoud (a cura di), Harmonizing European Copyright Law: The Challenges of Better Lawmaking, Alphen aan den Rijn, Kluwer Law International, 2009, pp. 313-314.
[68] Cfr. Palombella, Interlegalità, cit., pp. 318-319.
[69] «La nozione di interlegalità predispone un’opportunità “emancipatoria”, nella misura in cui essa muove dal mutuo riconoscimento, tra legalità esterne e concorrenti, del carattere normativo che ognuna possiede, senza necessariamente condurre all’incondizionata accettazione delle relative pretese: in luogo di quest’ultima, richiede una ponderazione delle ragioni di tutte e di ciascuna, e di conseguenza favorisce un equilibrio basato su tale considerazione critica» (ibidem, p. 324).
[70] «Transnational substantive norms are created, within a form of mixed law approach, with an eye both to one’s own and to the other legal regime, but also with an eye to third party legal orders» (Fischer-Lescano e Teubner (a cura di), Regime-Collisions, cit., p. 1022). Cfr. altresì C. Joerges, Legitimität der Europäisierung des Privatrechts: Überlegungen zu einem Recht-Fertigungs-Recht für das Mehrebenensystem der EU, in C. Joerges e G. Teubner, Rechtsverfassungsrecht: Recht-Fertigung zwischen Privatrechtsdogmatik und Gesellschaftstheorie, Baden-Baden, Nomos, 2003, pp. 193 ss., in cui viene avanzata la tesi di un regime di «semi-autonomous levels of European multi-level-governance».
[71] Spiegel Online, par. 15.
[72] Ibidem, parr. 27-29.
[73] Ibidem, parr. 20-21, con riferimento alla cd. dottrina Melloni, cfr. C.399/11 Melloni (2013) EU:C:2013:107, par. 59.
[74] Spiegel Online, parr. 37-48.
[75] Ibidem, parr. 44, 57.
[76] Ibidem, par. 58.
[77] Ibidem, par. 81.
[78] Ibidem, par. 71.
[79] Palombella, Interlegalità, cit., p. 330.
[80] Cfr. R. Pound, Law in Books and Law in Action: The Problem of Legal Change, in «American Law Review», 44, 1910, pp. 12 ss.
[81] «Nel caso di specie, spetta al giudice del rinvio verificare se la pubblicazione delle versioni originali del manoscritto e dell’articolo pubblicato nella raccolta in questione, nella loro integralità e senza le indicazioni di dissociazione del sig. Beck rispetto al contenuto di tali documenti, fosse necessaria per raggiungere l’obiettivo informativo perseguito» (Spiegel Online, par. 69).
[82] Fischer-Lescano e Teubner, Regime-Collisions, cit., pp. 1022-1023 (traduzione a cura dell’autrice), i quali proseguono: «Concerned courts – national courts and transnational instances of conflict resolution – would be required to meet the challenges of creating transnational substantive norms out of this chaos, seeking for the individual case at hand appropriate legal norms beyond their territorial, organizational and institutional legal spheres and taking responsibility for combining them norms in order to develop a transnational body of law».
[83] Spiegel Online, par. 72.
[84] Ibidem, par. 54.
[85] Quale, ad esempio, la protezione dei dati personali. Cfr. a tal proposito C-264/19 Constantin Film Verleih GmbH v YouTube LLC and Google Inc (2020) EU:C:2020:542 (Constantin Film Verleih).
[86] Emblematici i casi relativi all’utilizzo via hyperlink (GS Media) e cache copying (C-360/13 Public Relations Consultants Association Ltd v Newspaper Licensing Agency Ltd and Others [2014] EU:C:2014:1195).