Tiziano Treu
Sindacato e rappresentanze aziendali
DOI: 10.1401/9788815412324/a2
Pur esprimendo un giudizio positivo sulle decisioni degli {p. 283}organi confederali relative all’unità, la II Conferenza dei metalmeccanici ribadisce sulla base della propria esperienza e di quella di altre categorie, l’esigenza, oltre ai tempi entro cui realizzare l’unità, di indicare una strategia che assuma la scelta delle nuove strutture unitarie dei Consigli, come criterio su cui fondare le nuove strutture sindacali orizzontali, e sulla quale aprire con i lavoratori un dibattito di massa.
{p. 284}

Regolamento della Sezione aziendale sindacale FIM-CISL Dell’Alfa Romeo.

Art. 1.

Viene eletto un Direttivo della SAS composto di n. 17 membri, unico per gli stabilimenti di Milano, Arese e Filiale di Milano.

Art. 2.

Del Direttivo fanno parte, oltre agli eletti, come membri di diritto, i rappresentanti della Commissione interna.

Art. 3.

I compiti del Direttivo sono i seguenti:
— nominare 2 Esecutivi, uno per Milano e uno per Arese e eleggere il segretario della SAS;
— sviluppare l’organizzazione in fabbrica, promuovere vertenze sui vari problemi che sorgono in azienda, elaborare e seguire l’andamento in sede contrattuale, curare la formazione e l’informazione, eleggere i rappresentanti in seno al Direttivo provinciale in relazione di 1 ogni 1000 iscritti o frazione superiore a 500 così come previsto dallo statuto provinciale, decidere sui rapporti con le altre Organizzazioni sindacali all’interno della fabbrica, decidere sui problemi che vengono posti all’interno dell’organizzazione e incaricare conseguentemente i rappresentanti negli organi superiori del Sindacato di portarli avanti, predisporre le liste per le elezioni di CI, decidere chi deve assumere la carica di staccato nella CI stessa, amministrare i soldi spettanti alla SAS in relazione al numero degli iscritti e nominare i rappresentanti sindacali negli organismi di fabbrica o nei Comitati sindacali.

Art. 4.

Le riunioni del Direttivo devono avvenire normalmente ogni 3 settimane, durante la giornata o attraverso convocazioni straordinarie.

Art. 5.

Gli Esecutivi devono riunirsi normalmente dopo l’orario di lavoro anche più volte alla settimana quando questo necessiti.
I responsabili degli Esecutivi sono eletti dal Direttivo fra i membri stessi, sottopongono all’approvazione del Direttivo i nomi dei collaboratori che essi si sono scelti e tengono informato dettagliatamente il segretario della SAS e il Direttivo sugli avvenimenti aziendali.

Art. 6.

Il segretario della SAS è uno dei rappresentanti nel Direttivo provinciale, relaziona il Direttivo sui vari argomenti all’ordine del giorno, direttamente segue tutte le vertenze di fabbrica e assume su delega del sindacato, l’incarico di contrattualista rendendosi quindi responsabile dell’andamento delle vertenze stesse, intrattiene direttamente rapporti, su mandato del Direttivo, con le altre Organizzazioni sindacali, propone al Direttivo gli incaricati dei vari settori (stampa e propaganda, formazione, ricerca e studio dei problemi, tesseramento, verbalisti, ecc.) e la nomina dei rappresentanti nei vari organismi, coordina tutta l’attività del sindacato, dei rappresentanti in Commissione interna e negli organismi di fabbrica.
Il segretario della SAS deve poter usufruire di permessi che gli consentano di seguire tutta l’attività, sia di coordinamento che di contrattazione, tali permessi ove non sia possibile farli retribuire dall’azienda devono essere sostenuti dal fondo della SAS.

Art. 7.

I membri staccati di Commissione interna, che sono designati dal Direttivo, devono essere sostituiti ogni 2 (due) anni, onde consentire il ricambio dei quadri e una maggior partecipazione degli attivisti, salvo che il direttivo a maggioranza qualificata (2/3) del Direttivo, decida in relazione alla particolare situazione organizzativa, di mantenere la situazione preesistente o di modificarla solo in parte.

Art. 8.

Il Direttivo in relazione a particolari esigenze che potrebbero manifestarsi può, a maggioranza qualificata (2/3 del Direttivo), cooptare nel proprio seno persone che sono state elette nel Direttivo stesso in occasione del congresso della SAS e sempre a maggioranza qualificata (2/3 del Direttivo) può decidere la {p. 286}sostituzione dei membri da esso nominati nel Direttivo provinciale o nei vari organismi sindacali e aziendali.

Art. 9.

I membri del Direttivo devono garantire la loro partecipazione alle riunioni, che sono convocate dal segretario della SAS e dopo 3 assenze, senza che ne sia stato preventivamente informato il responsabile, decaderanno dal loro mandato.

Art. 10.

Il Direttivo dura in carica 2 (due) anni, decide la data di convocazione del congresso e convoca tra un congresso e l’altro l’assemblea organizzativa di fabbrica.
(in vigore dal 1968){p. 287}

Statuto del Consiglio di fabbrica Autelco GTE

Il Consiglio di fabbrica.

Il CdF è la nuova struttura sindacale unitaria, espressione di tutti i lavoratori, strumento dell’autodeterminazione della classe operaia delle condizioni dei lavoratori in fabbrica e nella società, momento di sensibilizzazione e di direzione politica.

Strutture del Consiglio di fabbrica.

Il CdF è composto dalla CI, dai delegati eletti e da tutti i lavoratori disponibili a partecipare attivamente. Questi ultimi faranno parte del CdF su decisione del CdF stesso.
I delegati sono eletti dalle assemblee di reparto o ufficio e devono tenere uno stretto contatto con i lavoratori dei reparti stessi.
I RAS sono eletti dal CdF. La Segreteria è eletta dal CdF. Tutti gli organi e i componenti il CdF sono revocabili in ogni momento dall’organismo che li ha eletti.
In ogni caso dopo un anno dalla elezione è opportuna una verifica. Le elezioni dei delegati si fanno di norma con biglietto bianco a scrutinio segreto.
I CdF a maggioranza dei 2/3 dei componenti può, per motivi gravi, decidere la sostituzione di un membro del CdF; nel caso. si tratti di un delegato di reparto o ufficio si deve dare preventiva comunicazione all’assemblea del reparto o ufficio interessato.
Il CdF si riunisce una volta alla settimana e i componenti dello stesso devono essere preventivamente informati dell’ordine del giorno; inoltre il CdF viene convocato ogni volta lo si ritenga necessario.
Alle riunioni del CdF possono partecipare tutti i lavoratori.
Il CdF è convocato dai membri del Consiglio stesso previa comunicazione alla Segreteria che stende l’ODG.

Funzioni e compiti del CdF.

È compito del CdF:
— coordinare ed elaborare in stretto collegamento con i {p. 288}lavoratori tutta l’attività sindacale della fabbrica (problemi aziendali, di reparto, individuali, formazione politica, vertenze, ecc.);
— promuovere incontri con altre fabbriche anche di altre categorie per verificare le proprie esperienze;
— promuovere iniziative atte a risolvere problemi collegati alla vita del lavoratore nella fabbrica e nella società;
— contribuire con un serio dibattito alle scelte ed alla elaborazione delle linee politiche sindacali;
— gestire il modo in cui viene effettuato il tesseramento sindacale;
— nominare i membri del comitato di coordinamento con le altre aziende del gruppo GTE;
— il controllo politico del giornale di fabbrica e la nomina della redazione.
Il CdF deve portare con voce unitaria in tutta la fabbrica i problemi che sorgono a livello aziendale o di reparto, su questi problemi il delegato di reparto ha il dovere di intervenire senza prendere decisioni che possono condizionare poi le scelte di tutta la fabbrica.
In questo caso le decisioni debbono essere prese da tutto il CdF al quale il delegato ha il dovere di sottoporre il problema e il diritto di chiederne l’esame.
Quindi i problemi singoli di reparto o di ufficio, per evitare iniziative personali che porterebbero l’azione sindacale nel corporativismo, devono essere oggetto d’esame da parte del CdF ed inquadrati nel discorso più generale.

Obiettivi del CdF.

— Estensione della tutela e delle ore retribuite a tutti i componenti il CdF.
— Nomina da parte del CdF della delegazione alle trattative con i padroni.
— Superamento della CI o comunque elezioni su lista unitaria, decisa dal CdF.
Approvato dal CdF della GTE AUTELCO il 24-10-70.
Note