Note
  1. In questo quadro si deve prospettare la possibilità che la Sezione sindacale d’intesa con il sindacato provinciale e con l’Unione, accetti di sperimentare un sistema di consultazione mista fra le maestranze e la direzione in seno all’azienda (le cui linee sono state tracciate nel documento cit. sulle relazioni umane e sociali nell’azienda); ed allo scopo si trovi ad accordarsi con il padronato sull’istituzione, la composizione, ecc. di un Comitato misto di produzione. In questo caso la Sezione sindacale verrebbe a sostenere l’attività di un organismo non sindacale, corrispondente tuttavia alle linee di indirizzo di politica sociale di azienda della CISL. Va da sé che la Sezione sindacale manterrebbe nei riguardi del Comitato misto di produzione (o di produttività) un’assoluta indipendenza di giudizio e si farebbe riserva di giudicare l’operato ed i risultati di predetto organismo alla luce degli interessi sindacali. È bene anche qui precisare che la politica sindacale in materia è quella di accettare o promuovere iniziative come l’introduzione di sistema di consultazione, o di particolari sistemi di retribuzione, ecc., solo sulla base dell’accordo con il sindacato, cioè dell’accordo con la Sezione sindacale assistita dal sindacato provinciale e dall’Unione.