Sindacato e rappresentanze aziendali
DOI: 10.1401/9788815412324/p3
Premessa
La presente indagine, condotta
nell’ambito dei Gruppi di studio su «La formazione extralegislativa del diritto del lavoro»,
costituiti con il patrocinio del Consiglio Nazionale delle Ricerche, si propone di
analizzare alcuni aspetti particolarmente significativi per la comprensione delle forme
organizzative sindacali nell’impresa. Si tratta di un contributo per molti versi limitato,
ma che, nella speranza dell’autore, dovrebbe essere il primo passo per un ampliamento
dell’indagine ad altri livelli dell’organizzazione sindacale.
Nonostante il rilievo centrale
dell’argomento, lo studio delle strutture sindacali aziendali è stato raramente affrontato
di proposito dagli autori italiani, in particolare dai giuristi. Manca soprattutto
un’analisi che vada oltre le prime rilevazioni generali sui vari istituti, per considerare
approfonditamente le concezioni ideali che li hanno motivati, le funzioni che essi svolgono
e il loro concreto modo di operare. Una simile carenza corrisponde a una più generale
disattenzione della nostra cultura, giuridica e non, per l’osservazione empirica del
fenomeno sindacale e della dinamica interna di tutti i gruppi sociali organizzati.
In mancanza di simili osservazioni resta
preclusa ogni possibilità di corretto intendimento delle realtà indicate e di qualunque
valutazione delle stesse che si voglia fondare su una solida base di informazione e non
invece su mere ipotesi teoriche non verificate. L’assenza di questa informazione è tanto più
grave, per il giurista e per il politico come per ogni studioso della realtà sociale,
nell’attuale fase di sviluppo delle vicende sindacali, che hanno riproposto con forza la
centralità dell’azione sindacale in azienda e costretto a un ripensamento profondo di molti
¶{p. 8}modelli di azione e di organizzazione sindacale da tempo ritenuti
consolidati. Anche se i caratteri di novità di tali vicende devono rendere oltremodo cauti
nella valutazione dei precedenti storici remoti e persino immediati, tale ripensamento non
può prescindere da una verifica quanto più approfondita possibile della realtà di fatto da
cui esse procedono. Lo studio di questa è pregiudiziale alla stessa verifica delle linee
evolutive dei modelli di azione collettiva in azienda.
Per lo svolgimento delle interviste su
cui si basa la seconda parte della ricerca, l’autore si è avvalso della collaborazione del
dott. Paolo Tosi.