Francesca Biondi Dal Monte, Simone Frega (a cura di)
Contrastare la dispersione scolastica
DOI: 10.1401/9788815413369/c21

Capitolo ventunesimo La Scuola Itinerante: rispondere alle esigenze per non disperdere ragazzi e ragazze
di Giulia Severi (responsabile Area formazione e vicepresidente dell’Associazione Casa di Betania ODV) e Sara Vatteroni (coordinatrice generale dei progetti di accoglienza e progettista presso l’Associazione Casa di Betania ODV)

Abstract
Nel capitolo viene dato spazio all’iniziativa “La Scuola Itinerante” dell’Associazione Casa di Betania (braccio operativo della Fondazione Migrantes), progetto rivolto ai figli degli esercenti dello spettacolo viaggiante, ovvero studenti in movimento, solitamente molto inclini ad abbandonare la scuola una volta raggiunta l’età dell’obbligo scolastico. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di rafforzare la scolarizzazione. Nel capitolo si evidenziano anche i possibili miglioramenti che può ottenere il progetto e i risultati attesi. Si descrivono in conclusione le attività dell’Associazione Casa di Betania.

1. Il progetto «Scuola Itinerante» dell’Associazione Casa di Betania ODV

Il progetto Scuola Itinerante è finanziato dalla Fondazione Migrantes e da Con i Bambini Impresa Sociale e fornisce da molti anni supporto agli studenti e alle studentesse figli di esercenti dello spettacolo viaggiante (circo e lunapark) per tutti gli ordini e gradi di scuola, in maniera diversificata a seconda delle esigenze delle singole famiglie attraverso l’intervento di tutor, aiuto compiti via DAD o in presenza, preparazione esami, gestione iscrizioni e supporto nel rapporto scuola-famiglia.
La Scuola Itinerante è rivolta a un target di studenti in movimento, solitamente molto inclini ad abbandonare la scuola, una volta raggiunta l’età dell’obbligo scolastico: si tratta dei figli degli esercenti dello spettacolo viaggiante (circensi e lunaparchisti). Per molti anni sono state soltanto due le scuole secondarie di secondo grado ad aprire le porte a questi studenti itineranti, nel Triveneto e in Toscana, permettendo loro di studiare in modalità parentale e recarsi a scuola per dare l’esame finale per passare all’anno successivo. Le esperienze passate del Triveneto e della Toscana hanno prodotto due sistemi di descrizione del programma svolto dagli studenti itineranti, per dar modo ai nuovi docenti che il discente incontrava nel percorso scolastico, di capire che tipo di programma avesse affrontato fino a quel momento: si tratta del Libro dei saperi [1]
e del Foglio delle
notizie
[2]
. Il Centro Italia e il Sud non hanno mai avuto scuole di riferimento per poter fare questa operazione e non esiste ad oggi nessuna forma di censimento o mappatura delle famiglie di questi studenti e studentesse e degli spostamenti che compiono con le famiglie. Grazie a questo progetto, ad oggi, abbiamo una scuola di Napoli, una di Pozzuoli e una di Foggia che hanno dato disponibilità ad accogliere gli studenti itineranti.
Casa Betania in questo progetto è il braccio operativo di Fondazione Migrantes e ha provato a estendere il progetto a livello nazionale essendo sempre stato attivo soltanto in Toscana e nel Triveneto: dall’inizio del progetto infatti tre scuole del Sud si sono aperte ad accogliere gli studenti e le studentesse dello spettacolo viaggiante a Napoli, Pozzuoli e Foggia.
Di seguito si riporta la lista delle scuole coinvolte:
– Triveneto: IIS Bruno Munari (Castel Massa); IIS E. Bari (Badia-Polesine); IIS M. e T. Bellini (Trecenta);
– Toscana: IIS E. Barsanti (Massa);
– Centro e Sud: Itis A. Volta (Napoli); ISS Pitagora (Pozzuoli); I.P. Antonio Pacinotti Foggia.

1.1. Obiettivo specifico del progetto

Il principale obiettivo del progetto è certamente il successo scolastico dei bambini e delle bambine dello spettacolo viaggiante rafforzando la scolarizzazione fino all’età dell’obbligo ed estendendo l’intervento a livello nazionale.
Riteniamo importante inoltre rafforzare l’inserimento dell’alunno, figlio/a degli esercenti dello spettacolo viaggiante, nella scuola nella quale temporaneamente svolge la sua formazione, con strumenti e procedure (contrattuali, {p. 293}didattiche e amministrative) disponibili a supportare il curriculum studiorum degli alunni coinvolti.
Il progetto prevede due target di destinatari: i bambini e le bambine dai 6 ai 14 anni e ragazzi e ragazze dai 14 ai 17 anni.
La tempistica necessaria per la realizzazione dell’intervento è di 36 mesi a partire da settembre 2021.

1.2. Criticità da superare

L’essere itinerante comporta una serie di conseguenze e criticità:
– per il bambino e la bambina 6-14 anni è necessario il trasferimento, durante l’anno scolastico, da una scuola all’altra in prossimità della piazza dove la famiglia «pianta» il «mestiere»;
– la formazione incompleta con dei deficit formativi, anche gravi soprattutto in famiglie che non sono in grado di sopperire alla mancanza della scuola, oltre alle difficoltà di inserimento, hanno fatto crescere il numero di casi di DSA, soprattutto dislessici e discalculici;
– la mancanza di testi scolastici condivisi con il resto della classe è un elemento di mancanza di condivisione;
– il numero delle assenze è sempre molto alto, determinato dai giorni di viaggio da una città all’altra e dalla difficoltà di trovare una scuola che accolga il minore (anche in questo caso la pandemia ha generato una serie di difficoltà legate al numero massimo di alunni che può essere contenuto in una classe rendendo ancora più difficile l’inserimento nel corso dell’anno degli studenti itineranti).

2. Risultati attesi

La storia passata e recente ha prodotto dei risultati positivi e dei fallimenti ed è da questi che si vorrebbe far ripartire una proposta progettuale che permetta di:
– uniformare le progettualità Veneto e in Toscana, rafforzando il progetto attraverso le azioni comuni che si {p. 294}vogliono realizzare a livello nazionale (testi scolastici online, ampliamento del numero dei tutor per la didattica);
– istituzionalizzare la problematica a livello nazionale e regionale, poiché senza un intervento istituzionale non è possibile far emergere le difficoltà formative del nostro target che per lo scarso impatto sul sistema scolastico non riesce a emergere (ogni bambino e bambina infatti rimane nella stessa scuola al massimo un mese e dopo ritorna via rendendo complesso in tempi stretti far emergere e offrire risposta al disagio);
– produrre dei materiali univoci a livello nazionale sia per la registrazione del lavoro svolto, sia per il computo delle presenze;
– creare un’anagrafica nazionale degli studenti e studentesse che faccia emergere la specificità e i percorsi didattici;
– elaborare e adottare testi online per la scuola primaria e secondaria di primo grado che permetta all’alunno/a di seguire il programma ministeriale sia al momento dell’inserimento a scuola che nei periodi di trasferimento da una piazza all’altra, giorni in cui lo studente non frequenta ma potrebbe continuare a sviluppare il programma online con i tutor;
– creare una rete di enti del Terzo settore che possano, attraverso un gruppo di tutor, supportare la famiglia nella fase di iscrizione e seguire gli alunni negli spostamenti in modalità online (l’esperienza infatti ha dimostrato che frammentare troppo la rete dei tutor genera negli studenti disorientamento, mentre assegnare a ogni tutor un gruppo di studenti all’inizio dell’anno, con il compito di seguirli virtualmente negli spostamenti, dà allo studente l’idea dell’unitarietà del programma didattico superando la frammentarietà).
Dal 2021 a oggi stiamo supportando grazie al progetto più di 300 studenti in tutto il paese iscritti a scuole di ogni ordine e grado.
Abbiamo creato un gruppo di docenti che erogano lezioni via DAD in accordo con le scuole che forniscono i programmi e i piani individuali su un drive condiviso. Abbiamo creato dei gruppi classe divisi per materie e per scuole, ma anche supporto e tutoraggio in lezioni individuali online.{p. 295}
In Toscana persiste il tutoraggio in presenza soprattutto con studenti del primo ciclo e la percentuale dei promossi del primo anno di sperimentazione è stata buona per la secondaria di secondo grado, ottima per il primo ciclo.
Persiste la difficoltà di coinvolgimento delle famiglie itineranti al Sud e nelle isole, difficilissime da raggiungere.

3. Informazioni sull’ente: l’Associazione Casa di Betania

L’Associazione è nata da due realtà alle quali ancora oggi è legata nella collaborazione e nei progetti: Caritas e Fondazione Migrantes. Nel 2017 poi è nata la Cooperativa Casa di Betania Servizi che ha lo stesso complesso di valori di riferimento e si prefigura come il braccio operativo dell’Associazione che resta più legata al mondo del volontariato e che si occupa del dialogo interreligioso e degli eventi interculturali.
Casa di Betania nasce con lo spirito fondatore di accogliere, integrare, promuovere, proteggere, educare, valorizzare la dignità di tutte quelle persone che a qualsiasi titolo trascorrono parte della loro esistenza nel territorio di Massa Carrara perché è parte del loro vissuto migratorio o vivono un significativo cambiamento della propria condizione socioeconomica tale da definirla una «migrazione» della/nella condizione umana.
L’Associazione, in particolare, organizza:
– corsi di tutte le lingue, online e in presenza;
– attività di mediazione linguistica e mediazione culturale in ambito sanitario ed educativo per enti pubblici e privati;
– esami riconosciuti dal quadro comune europeo (QCER) per la certificazione della lingua italiana CILS;
– corsi preparatori per le varie tipologie di esami per la certificazione in didattica dell’italiano a stranieri (DITALS);
– orientamento e segretariato sociale;
– eventi interreligiosi, culturali e interculturali.
Inoltre, l’Associazione partecipa alle attività di progettazione e co-progettazione con enti pubblici e privati su temi sociali e, infine, ha progetti attivi nell’ambito della
{p. 296}formazione, dell’aiuto ai vulnerabili (senzatetto ed emergenza freddo) e accoglienza (CAS e SAI) e fornisce il servizio di mediazione durante gli sbarchi di migranti.
Note
[1] Libro dei saperi (prodotto dalle scuole del Triveneto nel progetto Scuola Itinerante): https://www.migrantes.it/bisogni-educativi-degli-alunni-itineranti/.
[2] Foglio delle notizie (prodotto dalla scuola Barsanti nel progetto Scuola Itinerante) e attività dello spettacolo viaggiante: https://www.migrantesonline.it/2020/07/27/migrantes-massa-carrara-pontremoli-parte-lo-spettacolo-viaggiante-per-i-giovani-itineranti/.