Giulia Guglielmini, Federico Batini (a cura di)
Orientarsi nell'orientamento
DOI: 10.1401/9788815411648/c6
Al fine di renderlo funzionale ed efficace nella comunicazione, il Piano può contenere una interessante classi
{p. 162}ficazione linguistica e contenutistica a livello di istituzione scolastica delle attività e delle azioni collegate direttamente o indirettamente all’orientamento, classificandole, a partire dai significati lessicali che tradizionalmente vivono nelle scuole, in orientamento informativo-orientamento formativo-accompagnamento.
Tab. 3. Griglia-schema di classificazione delle azioni organizzata per obiettivi
Azioni – Attività
Orientamento
informativo
Orientamento
formativo
Accompagnamento
Periodo
Predisposizione della sezione dedicata sul sito web
Link ai servizi territoriali di orientamento
X
Estate
Predisposizione della sezione dedicata sul sito web
Open Day delle differenti scuole del territorio (date e indicazioni)
X
Settembre-ottobre
Predisposizione della sezione dedicata sul sito web
Consigli per i genitori
X
X
Estate
Attività specifiche in tema di orientamento
Programmazione, valutazione efficacia dei PCTO
X
X
Settembre
Convocazione di riunioni di Dipartimento disciplinare per la programmazione della didattica orientativa
X
X
Primo periodo didattico
Convocazione GLO, stesura PEI in ottica orientativa e diritto «alla vita indipendentemente da» Convenzione ONU 2006
X
Settembre
Attività laboratoriali per alunni/e
X
X
Primo periodo didattico
Attività scolastiche sulle professioni-mercato del lavoro alla luce delle pari opportunità
X
X
X
Primo periodo didattico
Attività per la conoscenza di sé: interessi, valori, passioni
X
X
Primo periodo didattico
Attività per la conoscenza di sé stessi, capacità, competenze, metodo di studio
X
X
Primo periodo didattico
Attività per lo sviluppo di abilità sociali e relazionali
X
X
Secondo periodo didattico
Attività per lo sviluppo delle competenze orientative
«Come ci si informa, come ci si confronta, come si sceglie» con gli alunni
X
X
Secondo periodo didattico
Attività per lo sviluppo delle competenze orientative
«Come ci si informa, come ci si confronta, come si sceglie» con i genitori
X
X
{p. 163}
Secondo periodo didattico
Attività per personalizzare i percorsi di orientamento (alunni e alunne con disabilità, bisogni educativi speciali, DSA, …)
Incontri con i genitori, lo psicologo, il coordinatore, l’educatore, il docente
X
X
Anno scolastico intero
Percorsi PCTO; progettazione, attuazione e valutazione dell’efficacia sia da parte dei docenti sia da parte degli studenti
X
X
Anno scolastico intero
Co-costruzione del Consiglio orientativo
Diario personale «Mi oriento»
X
X
Mese di settembre-ottobre per la progettazione
Mese di giugno Consigli di classe seconda per la validazione del Consiglio orientativo e la successiva consegna alle famiglie
Convocazione GLO: analisi e valutazione dei percorsi/PEI, riesame delle attività
X
X
Secondo periodo dell’anno scolastico
Comunicazione e consegna del Consiglio orientativo alla studentessa e allo studente
X
Giugno-settembre
 
 
 
 
 
È necessario e opportuno definire quindi, in un sistema di riferimento linguistico comune ma innovativo, i concetti collegati alle varie forme di orientamento distinguendo obiettivi e attori arrivando così a definire un glossario comune a livello di istituzione e la produzione di una griglia-schema di classificazione delle azioni organizzata per obiettivi da inserire nel Piano annuale delle attività.
Agenda della dirigenza scolastica
  • Analisi della domanda a livello di istituzione scolastica: quali bisogni informativi e formativi di docenti, studenti e genitori rispetto all’orientamento.
  • Inserimento nell’Atto di indirizzo del dirigente scolastico dell’orientamento come attività complessa da attenzionare e da strutturare secondo successive azioni coerenti.
  • Costituzione di gruppi di lavoro in ricerca-azione, programmazione a ritroso.
  • Conoscenza approfondita delle possibilità promosse dal territorio.
  • Corsi di formazione e di autoformazione per tutto il personale scolastico.
  • Produzione di una griglia di lettura che permetta una visione complessiva delle azioni al fine di programmare attività congruenti con le differenti finalità delle azioni.
  • Costruzione del cronoprogramma delle azioni.
  • Trasformazione della programmazione delle attività per la definizione dell’offerta formativa, della progettazione di percorsi personalizzati per fasce di età e per caratteristiche dei discenti, della calendarizzazione delle attività dei consigli di classe e del loro OdG.
  • Raccolta delle azioni consolidate nella scuola, analisi delle azioni consolidate nella scuola alla luce del sistema classificatorio IFA e valutazione della loro efficacia.
  • Ampliamento del catalogo delle attività da progettare.
  • Strutturazione di un percorso di orientamento efficace e garantito per ogni allievo, per ogni allieva, distribuendo le attività a seconda degli obiettivi di orientamento informativo, orientamento formativo, accompagnamento.{p. 166}
  • Valutazione e validazione del lessico comune utilizzato attraverso interviste ai docenti che si occupano di orientamento nella scuola.
  • Introduzione nel Piano di miglioramento annuale degli obiettivi relativi alla gestione delle differenti attività di orientamento (I – E – A) e attivazione della procedura conclusiva del riesame al fine di valutarne gli effetti alla fine dell’anno scolastico.
Tab. 4. Mappatura delle competenze della dirigenza scolastica
Area di competenza
Competenze
Analisi della domanda
1) Analisi del bisogno di orientamento di specifici target di utenti
2) Analisi del bisogno di orientamento di un singolo utente
Informazione orientativa
1) Progettare e condurre incontri informativi individuali e/o di gruppo
2) Progettare e gestire servizi stabili ed eventi informativi
3) Progettare e gestire sistemi integrati di informazione
Formazione orientativa
1) Progettare interventi formativi individuali e/o di gruppo coerenti con il livello di competenza iniziale dell’utenza
2) Condurre interventi formativi individuali e/o di gruppo
3) Valutare l’incremento del livello di competenza orientativa dei partecipanti
Consulenza orientativa
1) Condurre interventi finalizzati in casi di specifici bisogni
2) Condurre interventi di verifica degli interessi e di pianificazione professionale
3) Monitorare efficacia progetti professionali e piani d’azione
Sostegno all’inserimento occupazionale
1) Identificare il processo di inserimento lavorativo
2) Attivare tirocini/stage
3) Supportare la ricerca attiva di un lavoro
4) Supportare la creazione di un lavoro autonomo/creazione d’impresa
5) Accompagnare all’inserimento lavorativo
 

7. Patti territoriali – Patti educativi di comunità

La comunità educante è l’insieme degli attori territoriali che si impegnano a garantire il benessere e la crescita di ragazze e ragazzi
[Save the Children 2020].
Il primo elemento della comunità educante, come previsto anche dalla Costituzione, è sicuramente costituito dalle famiglie e risulta indispensabile riuscire a costruire un vero e proprio partenariato tra scuola e famiglie attraverso:
  • la conoscenza delle convinzioni e dei valori delle famiglie e degli studenti;
  • la creazione di ponti tra genitori e scuola come un processo di collaborazione reciprocamente gratificante.
Diverse sono le modalità organizzative con le quali si possono attivare i rapporti con le famiglie: si può iniziare con una serie di incontri di tipo assembleare per informare sulle scelte educative e didattiche della scuola e al tempo stesso raccogliere informazioni utili alla formulazione di una proposta calibrata sui bisogni e sulle aspettative dell’utenza. All’inizio dell’anno scolastico, per esempio, si possono organizzare momenti in cui gli insegnanti illustrino ai genitori le linee generali della programmazione annuale e condividano con le famiglie il percorso educativo. Si possono poi effettuare colloqui periodici con orari e modalità diverse a seconda dell’ordine e grado di scuola e, qualora se ne ravvisi la necessità, si possono prevedere comunicazioni tramite il diario, la segreteria o l’affissione all’albo dell’istituto o
{p. 167}qualunque altra forma ritenuta idonea, a seconda della situazione. Anche il registro elettronico consente di tenere un filo diretto con le famiglie, che possono visualizzare in tempo reale il percorso scolastico del proprio figlio.
Note