Giulia Guglielmini, Federico Batini (a cura di)
Orientarsi nell'orientamento
DOI: 10.1401/9788815411648/p1

Prefazione

I temi assumono maggior valore se sono posti nel momento giusto e, soprattutto, se sono supportati da argomenti necessari alla loro rinnovata comprensione. Orientarsi nell’orientamento porta alla luce un tema, in questo momento determinante per la scuola, ma soprattutto per il nostro paese. La Fondazione per la Scuola si occupa dell’orientamento in quanto dispositivo sociale, teso, non alla riproduzione della situazione esistente, bensì alla promozione e allo sviluppo di ciascuno e ciascuna.
La consapevolezza che questo sia possibile soltanto con la dotazione di alcuni strumenti ha fatto sì che l’interesse della Fondazione si orientasse, progressivamente, nella direzione dei modelli formativi di orientamento, specie di quelli centrati sull’empowerment dei soggetti. Di qui l’interesse per l’opportunità di agire e promuovere il dibattito sull’orientamento formativo in relazione alle Linee guida per l’orientamento, recentemente pubblicate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Questa situazione contestuale e questo snodo normativo si incrociano con le finalità della Fondazione per la Scuola, nella sua nuova dimensione di fondazione di ricerca. È anche opportuno ricordare alcuni degli eventi recentemente promossi in relazione al tema dell’orientamento, tra cui, il Convegno Scuole senza Zaino (settembre 2022, Lucca), il Convegno Torino Città Educativa (ottobre 2022, Torino) e il Corso di approfondimento sulle competenze socio-emotive e il curricolo orientativo in verticale e la didattica orientativa (febbraio 2023, Palermo).
Giulia Guglielmini, presidente della Fondazione per la Scuola, ha coinvolto un gruppo di studiosi del tema dell’orientamento a riflettere e a diffondere le loro riflessioni sul tema e ha proposto la pubblicazione di questo volume, nella collana della Fondazione per la Scuola, pubblicata dal {p. 8}Mulino, come «occasione» per un confronto orientato alla diffusione di una nuova cultura dell’orientamento nella scuola. Il volume ha la finalità di situare l’orientamento formativo, di invitare a pensarlo come dispositivo sociale equitativo e di proporre un’interpretazione delle Linee guida del Ministero – e dei temi collegati – fondata scientificamente e aperta a percorsi e interpretazioni plurali, ma dopo la condivisione di alcuni significati di fondo. Il volume assume quindi uno sguardo che tende a sottolineare le dimensioni sulle quali è possibile costruire e dispone al possibile.
Federico Batini ha poi presentato la genesi dell’idea riferendosi anche alla formazione prevista dalle Linee guida del Ministero, in svolgimento in questi mesi, per 58.000 insegnanti e lo snodo storico rappresentato dalla diffusione di una seppur minima cultura sull’orientamento. Ha poi proseguito ricordando come le recenti Linee guida per l’orientamento (dicembre 2022) inseriscano per la prima volta in Italia, in modo esplicito, nel percorso di istruzione delle secondarie, 30 ore di orientamento formativo (così esplicitamente definito) e lascino ampi margini per definire e progettare, seppur rimanga implicito, un curricolo in verticale che parta dall’infanzia e che, proprio perché progettato e pensato in verticale, metta al centro studentesse e studenti. Sono chiare le dimensioni di criticità e l’utilizzo di alcuni termini e di alcune formulazioni, presenti nel documento, che fanno riferimento ad altre concezioni e ad altri modelli, ma la possibilità che vorrebbe proporre è quella di orientare il dibattito (così come sta avvenendo per la formazione) sulle dimensioni positive e strategiche delle Linee guida.
L’occasione di mettere l’accento su alcuni aspetti positivi (centratura sugli studenti e sulle studentesse, logica formativa dell’orientamento, integrazione con il resto della didattica, logica di progressività e verticale) e di sottolinearli molto e portarli al centro dell’attenzione, senza ignorare le criticità (ma dandogli meno spazio e visibilità), appare un modo per agire mettendo al centro ragazze e ragazzi e per tentare di orientare il dibattito, non sulle criticità, con il rischio che proprio quelle riguadagnino il centro dell’attenzione, ma sugli aspetti positivi.{p. 9}
Il volume che la Fondazione propone è dunque uno strumento per riflettere e aprire la discussione, anche con l’ambizione di fornirle qualche elemento in più, sull’orientamento nel sistema educativo e di istruzione.
Francesco Profumo