Contrastare la dispersione scolastica
DOI: 10.1401/9788815413369/c5
Già nel 2013, in un libro
intitolato Imparare dalla lettura, a partire da queste stesse
premesse teoriche, si metteva in luce la necessità di «tener fermo il principio
della necessità di attivare le opere, ovvero di farle funzionare nella mente e nel
corpo delle persone, affinché possano avere un ruolo
¶{p. 113}nella
loro vita», mettendo tra parentesi le pratiche di analisi e commento in auge nella
scuola secondaria, per dedicare del tempo a creare le condizioni affinché sia
possibile per chi frequenta la scuola «insediarsi nell’opera; e che l’opera
s’insedi, con tutti i rischi che comporta, nel lettore»
[26]
.
La lettura letteraria, intesa
come un’esperienza di vita che può svolgere una funzione importante per la crescita
della persona, consentendole di esplorare sé stessa e le proprie emozioni e di
mettere alla prova i sistemi di credenze che danno senso alla realtà, è impossibile
da spiegare a parole a chi non lo abbia mai provato. Pare proprio che il solo modo
che abbiamo per convincere qualcuno del valore trasformativo dell’esperienza
letteraria consista nel farla provare, ovviamente con il consenso e la piena
disponibilità e fiducia da parte del soggetto, che altrimenti non metterebbe mai a
disposizione le proprie risorse attenzionali ed emotive.
3.2. La scelta dei brani
Affinché la lettura letteraria
sviluppi le sue potenzialità trasformative sui corpi di chi legge, è importante che
l’insegnante provveda a un’adeguata selezione dei testi e poi, in seconda battuta,
dia a ogni studente l’occasione di attivare, annotare e riflettere sulla vita
personale e sulle esperienze di lettura anche attraverso attività di scrittura e,
inoltre, di condividere verbalmente queste esperienze con la classe.
Per dare supporto agli
insegnanti nella fase di scelta dei testi, il progetto Orientare con la
letteratura ha messo a frutto due risorse fondamentali: il censimento
dei testi già selezionati per i percorsi di orientamento narrativo già progettati e
pubblicati nel corso degli ultimi vent’anni, e le conoscenze dei colleghi e delle
colleghe del Dipartimento di Filologia e Critica delle Letterature Antiche e
Moderne, intervistati individualmente. Sempre allo scopo di reperire
¶{p. 114}opere e brani utili alla progettazione delle attività
didattiche durante il progetto si è scelto di coinvolgere insegnanti, autrici e
autori in grado di estendere il raggio d’azione a settori, temi e generi della
letteratura meno esplorati ma ritenuti importanti: la letteratura working
class, ripercorsa insieme allo scrittore Alberto Prunetti, la
letteratura «controcanonica» delle donne e, in generale, delle persone escluse o
marginalizzate, indagata attraverso la voce di Johnny Bertolio. Insieme alla poeta
Elisa Biagini si è invece messa a punto la procedura di lettura del testo.
3.3. La progettazione delle attività didattiche
Una volta conclusa la raccolta
dei testi, si è proceduto alla progettazione di tre diversi kit didattici, destinati
rispettivamente a classi di scuola secondaria di primo grado, del primo biennio e
poi del triennio del secondo grado di licei, istituti tecnici e professionali.
Diversamente da quanto accade
nell’orientamento narrativo, che preferibilmente ricorre a percorsi basati su
un’unica narrazione guida, che può essere un romanzo – per esempio, Il
racconto dell’isola sconosciuta di Saramago, oppure Il
conte di Montecristo di Dumas
[27]
– da cui vengono ricavati più brani da leggere ad alta voce, e quindi
più esercizi e prodotti da realizzare in classe, nel caso della didattica
orientativa si è preferito preparare dei percorsi meno strutturati, che ruotano
intorno alle stesse esperienze – la scelta, l’incontro con l’altro, il
fronteggiamento di una situazione inattesa o la risoluzione di un problema – ma che
lasciano a chi insegna un certo margine di libertà, oltre che la responsabilità di
individuare, tra i materiali forniti con ogni kit didattico, quelli più adatti alla
propria situazione
[28]
.¶{p. 115}
Per la realizzazione di ogni
singolo kit didattico – che contiene le istruzioni, un brano letterario e le
eventuali schede didattiche per le e gli studenti – si è proceduto in questo modo:
● individuazione del brano
ritenuto più adatto allo svolgimento di un’attività didattica in grado di promuovere
le competenze di autorientamento;
● progettazione delle attività
didattiche e dei relativi strumenti;
● scrittura della
microprogettazione didattica, ovvero delle istruzioni dettagliate da fornire
all’insegnante.
A titolo di esempio, si riporta
di seguito il contenuto della microprogettazione di un’attività articolata in tre
parti: la lettura ad alta voce condivisa di un brano narrativo, funzionale a
favorire un’esperienza estetica, portando metaforicamente ogni studente ad abitare
provvisoriamente nel mondo narrato; un esercizio di rielaborazione dell’esperienza,
cui segue la condivisione dei propri testi e delle proprie riflessioni; un momento
conclusivo, durante il quale si fa un rapido bilancio e si sollecitano eventuali
domande sull’autrice o sull’opera, in modo da creare a posteriori un nesso con
l’attività più propriamente disciplinare.
Questo kit didattico,
intitolato La prova di me, è suggerito per il primo biennio
della scuola secondaria di secondo grado.
1) Narrazione e
lettura comune (10 minuti). L’insegnante prepara la lettura del brano
scelto – un passo dalla prima parte dell’Isola di Arturo di
Elsa Morante (1957) – raccontando oralmente la trama del romanzo, in modo da fornire
le informazioni necessarie a comprendere il brano. Si tratta del passo in cui il
padre di Arturo perde l’orologio, durante un bagno in mare, e finalmente al ragazzo
si presenta l’occasione giusta per compiere un’impresa e ottenere l’ammirazione e la
gratitudine del genitore
[29]
.
Immediatamente dopo la lettura
ad alta voce condivisa del brano è utile fare domande che stimolino l’immersione nel
mondo narrato e la condivisione delle immagini e delle
¶{p. 116}eventuali emozioni («Come vi è sembrato?», «C’è un punto
più emozionante degli altri?», «Avete visto i personaggi?», «E l’ambiente?», «Che ne
pensate di Arturo?»).
2) Un esercizio di
scrittura (40 minuti). Alla lettura segue un esercizio di scrittura.
Ogni studente deve scrivere una storia in una scheda che contiene
l’incipit. L’attività può essere svolta anche in piccoli
gruppi.
Queste sono le indicazioni da
fornire agli/alle studenti: «Come Arturo, adesso anche tu stai per avere la tua
occasione. Scegli un’ambientazione per il tuo racconto, di cui sei il personaggio
protagonista. Accanto a te si trova un altro personaggio, una persona a cui tieni
molto, davanti alla quale hai occasione di compiere un’impresa importante, che possa
rivelare il tuo valore. Quando hai immaginato la situazione e i personaggi, scrivi
una storia che inizia con questa frase: Finalmente, un giorno, io credetti
arrivata l’occasione che avevo sempre aspettato, di dargli la grande prova di
me! ...».
I testi prodotti vengono
condivisi con la lettura ad alta voce. La condivisione è volontaria e deve essere
sollecitata e coadiuvata da un atteggiamento non giudicante. È utile in questa fase
dare riscontri positivi e puntuali dopo ogni lettura («Mi è piaciuto questo
aspetto...», «Molto interessante il passaggio...») e fare eventuali domande sul
processo di scrittura («Come è andata?», «L’avete scritto volentieri?», «Vi siete
sentiti Arturo almeno per un po’?»).
3) Conclusioni e
connessioni (10 minuti). L’insegnante fornisce alcune informazioni
sul romanzo letto e sull’autrice, sollecita domande sull’autrice o sull’opera e se
necessario cerca le informazioni su internet insieme alle/agli studenti. È utile
fornire possibili connessioni con argomenti trattati o da trattare durante il
percorso scolastico (per es. il romanzo di formazione, il narratore omodiegetico,
storie di personaggi adolescenti, l’isola di Procida ecc.).
3.4. La sperimentazione
Al fine di verificare
l’efficacia dei kit didattici nell’ambito della didattica orientativa si è scelto di
individuare, su base ¶{p. 117}volontaria, tredici diverse
istituzioni scolastiche distribuite sul territorio nazionale: quattro istituti
comprensivi e nove tra licei e istituti tecnici e professionali. In tutto sono stati
coinvolti 55 docenti, che hanno svolto le attività di formazione – tre videolezioni
accompagnate da esempi dei kit didattici – e hanno realizzato i kit di didattica
orientativa nelle loro classi, oltre 1.500 studenti di 64 classi che hanno
partecipato alle attività e 350 studenti di 19 classi interessati esclusivamente
come gruppo di controllo. Prima e dopo l’inizio delle attività previste dal progetto
sono stati infatti somministrati in tutte le classi (gruppo campione e gruppo di
controllo) due distinti questionari, uno elaborato dal gruppo di ricerca («Come mi
oriento») e volto a indagare la percezione delle proprie competenze nell’area
dell’autorientamento, e il questionario di ricezione letteraria di Miall e Kuiken,
in grado di fornire informazioni sull’approccio alla lettura letteraria di ogni studente
[30]
.
I risultati, attesi per ottobre
2024, dovranno fornire indicazioni circa l’efficacia delle attività e, soprattutto,
sulla percezione dei loro protagonisti, esplicitamente chiamati in causa al fine di
aiutarci a perfezionare i kit didattici e il percorso di formazione. Lo scopo di
tutto il progetto è dare a chi insegna materie letterarie la possibilità di prendere
consapevolezza delle potenzialità della didattica orientativa con approccio
narrativo e di fornire a chi ne abbia bisogno – a titolo completamente gratuito, sul
sito dell’Università degli Studi di Siena – il necessario per procedere in tempi
rapidi con la realizzazione di moduli di orientamento di almeno dodici
ore.
¶{p. 118}
Note
[26] S. Giusti, Introduzione. L’esperienza della lettura, in S. Giusti e F. Batini (a cura di), Imparare dalla lettura, Torino, Loescher, 2013, pp. 15-16.
[27] F. Batini e S. Giusti, L’orientamento narrativo a scuola. Lavorare sulle competenze per l’orientamento dalla scuola dell’infanzia all’educazione degli adulti, Trento, Erickson, 2008.
[28] Sul modello di F. Batini, S. Giusti, Non so che fare, Torino, Loescher, 2013.
[30] Ci si è avvalsi della collaborazione del dottor Paolo Di Nicola, che sta procedendo alla validazione del questionario per il contesto italiano. In questa fase è stata fondamentale la collaborazione di Maria Alessandra Molè, dottoressa di ricerca in Teoria e Ricerca Educativa e Sociale, che ha gestito i rapporti con le scuole e che durante il mese di aprile stava ancora lavorando alle interviste a docenti e studenti.