Francesca Biondi Dal Monte, Simone Frega (a cura di)
Contrastare la dispersione scolastica
DOI: 10.1401/9788815413369/c5
Già nel 2013, in un libro intitolato Imparare dalla lettura, a partire da queste stesse premesse teoriche, si metteva in luce la necessità di «tener fermo il principio della necessità di attivare le opere, ovvero di farle funzionare nella mente e nel corpo delle persone, affinché possano avere un ruolo
{p. 113}nella loro vita», mettendo tra parentesi le pratiche di analisi e commento in auge nella scuola secondaria, per dedicare del tempo a creare le condizioni affinché sia possibile per chi frequenta la scuola «insediarsi nell’opera; e che l’opera s’insedi, con tutti i rischi che comporta, nel lettore» [26]
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La lettura letteraria, intesa come un’esperienza di vita che può svolgere una funzione importante per la crescita della persona, consentendole di esplorare sé stessa e le proprie emozioni e di mettere alla prova i sistemi di credenze che danno senso alla realtà, è impossibile da spiegare a parole a chi non lo abbia mai provato. Pare proprio che il solo modo che abbiamo per convincere qualcuno del valore trasformativo dell’esperienza letteraria consista nel farla provare, ovviamente con il consenso e la piena disponibilità e fiducia da parte del soggetto, che altrimenti non metterebbe mai a disposizione le proprie risorse attenzionali ed emotive.

3.2. La scelta dei brani

Affinché la lettura letteraria sviluppi le sue potenzialità trasformative sui corpi di chi legge, è importante che l’insegnante provveda a un’adeguata selezione dei testi e poi, in seconda battuta, dia a ogni studente l’occasione di attivare, annotare e riflettere sulla vita personale e sulle esperienze di lettura anche attraverso attività di scrittura e, inoltre, di condividere verbalmente queste esperienze con la classe.
Per dare supporto agli insegnanti nella fase di scelta dei testi, il progetto Orientare con la letteratura ha messo a frutto due risorse fondamentali: il censimento dei testi già selezionati per i percorsi di orientamento narrativo già progettati e pubblicati nel corso degli ultimi vent’anni, e le conoscenze dei colleghi e delle colleghe del Dipartimento di Filologia e Critica delle Letterature Antiche e Moderne, intervistati individualmente. Sempre allo scopo di reperire {p. 114}opere e brani utili alla progettazione delle attività didattiche durante il progetto si è scelto di coinvolgere insegnanti, autrici e autori in grado di estendere il raggio d’azione a settori, temi e generi della letteratura meno esplorati ma ritenuti importanti: la letteratura working class, ripercorsa insieme allo scrittore Alberto Prunetti, la letteratura «controcanonica» delle donne e, in generale, delle persone escluse o marginalizzate, indagata attraverso la voce di Johnny Bertolio. Insieme alla poeta Elisa Biagini si è invece messa a punto la procedura di lettura del testo.

3.3. La progettazione delle attività didattiche

Una volta conclusa la raccolta dei testi, si è proceduto alla progettazione di tre diversi kit didattici, destinati rispettivamente a classi di scuola secondaria di primo grado, del primo biennio e poi del triennio del secondo grado di licei, istituti tecnici e professionali.
Diversamente da quanto accade nell’orientamento narrativo, che preferibilmente ricorre a percorsi basati su un’unica narrazione guida, che può essere un romanzo – per esempio, Il racconto dell’isola sconosciuta di Saramago, oppure Il conte di Montecristo di Dumas [27]
– da cui vengono ricavati più brani da leggere ad alta voce, e quindi più esercizi e prodotti da realizzare in classe, nel caso della didattica orientativa si è preferito preparare dei percorsi meno strutturati, che ruotano intorno alle stesse esperienze – la scelta, l’incontro con l’altro, il fronteggiamento di una situazione inattesa o la risoluzione di un problema – ma che lasciano a chi insegna un certo margine di libertà, oltre che la responsabilità di individuare, tra i materiali forniti con ogni kit didattico, quelli più adatti alla propria situazione [28]
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Per la realizzazione di ogni singolo kit didattico – che contiene le istruzioni, un brano letterario e le eventuali schede didattiche per le e gli studenti – si è proceduto in questo modo:
individuazione del brano ritenuto più adatto allo svolgimento di un’attività didattica in grado di promuovere le competenze di autorientamento;
progettazione delle attività didattiche e dei relativi strumenti;
scrittura della microprogettazione didattica, ovvero delle istruzioni dettagliate da fornire all’insegnante.
A titolo di esempio, si riporta di seguito il contenuto della microprogettazione di un’attività articolata in tre parti: la lettura ad alta voce condivisa di un brano narrativo, funzionale a favorire un’esperienza estetica, portando metaforicamente ogni studente ad abitare provvisoriamente nel mondo narrato; un esercizio di rielaborazione dell’esperienza, cui segue la condivisione dei propri testi e delle proprie riflessioni; un momento conclusivo, durante il quale si fa un rapido bilancio e si sollecitano eventuali domande sull’autrice o sull’opera, in modo da creare a posteriori un nesso con l’attività più propriamente disciplinare.
Questo kit didattico, intitolato La prova di me, è suggerito per il primo biennio della scuola secondaria di secondo grado.
1) Narrazione e lettura comune (10 minuti). L’insegnante prepara la lettura del brano scelto – un passo dalla prima parte dell’Isola di Arturo di Elsa Morante (1957) – raccontando oralmente la trama del romanzo, in modo da fornire le informazioni necessarie a comprendere il brano. Si tratta del passo in cui il padre di Arturo perde l’orologio, durante un bagno in mare, e finalmente al ragazzo si presenta l’occasione giusta per compiere un’impresa e ottenere l’ammirazione e la gratitudine del genitore [29]
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Immediatamente dopo la lettura ad alta voce condivisa del brano è utile fare domande che stimolino l’immersione nel mondo narrato e la condivisione delle immagini e delle {p. 116}eventuali emozioni («Come vi è sembrato?», «C’è un punto più emozionante degli altri?», «Avete visto i personaggi?», «E l’ambiente?», «Che ne pensate di Arturo?»).
2) Un esercizio di scrittura (40 minuti). Alla lettura segue un esercizio di scrittura. Ogni studente deve scrivere una storia in una scheda che contiene l’incipit. L’attività può essere svolta anche in piccoli gruppi.
Queste sono le indicazioni da fornire agli/alle studenti: «Come Arturo, adesso anche tu stai per avere la tua occasione. Scegli un’ambientazione per il tuo racconto, di cui sei il personaggio protagonista. Accanto a te si trova un altro personaggio, una persona a cui tieni molto, davanti alla quale hai occasione di compiere un’impresa importante, che possa rivelare il tuo valore. Quando hai immaginato la situazione e i personaggi, scrivi una storia che inizia con questa frase: Finalmente, un giorno, io credetti arrivata l’occasione che avevo sempre aspettato, di dargli la grande prova di me! ...».
I testi prodotti vengono condivisi con la lettura ad alta voce. La condivisione è volontaria e deve essere sollecitata e coadiuvata da un atteggiamento non giudicante. È utile in questa fase dare riscontri positivi e puntuali dopo ogni lettura («Mi è piaciuto questo aspetto...», «Molto interessante il passaggio...») e fare eventuali domande sul processo di scrittura («Come è andata?», «L’avete scritto volentieri?», «Vi siete sentiti Arturo almeno per un po’?»).
3) Conclusioni e connessioni (10 minuti). L’insegnante fornisce alcune informazioni sul romanzo letto e sull’autrice, sollecita domande sull’autrice o sull’opera e se necessario cerca le informazioni su internet insieme alle/agli studenti. È utile fornire possibili connessioni con argomenti trattati o da trattare durante il percorso scolastico (per es. il romanzo di formazione, il narratore omodiegetico, storie di personaggi adolescenti, l’isola di Procida ecc.).

3.4. La sperimentazione

Al fine di verificare l’efficacia dei kit didattici nell’ambito della didattica orientativa si è scelto di individuare, su base {p. 117}volontaria, tredici diverse istituzioni scolastiche distribuite sul territorio nazionale: quattro istituti comprensivi e nove tra licei e istituti tecnici e professionali. In tutto sono stati coinvolti 55 docenti, che hanno svolto le attività di formazione – tre videolezioni accompagnate da esempi dei kit didattici – e hanno realizzato i kit di didattica orientativa nelle loro classi, oltre 1.500 studenti di 64 classi che hanno partecipato alle attività e 350 studenti di 19 classi interessati esclusivamente come gruppo di controllo. Prima e dopo l’inizio delle attività previste dal progetto sono stati infatti somministrati in tutte le classi (gruppo campione e gruppo di controllo) due distinti questionari, uno elaborato dal gruppo di ricerca («Come mi oriento») e volto a indagare la percezione delle proprie competenze nell’area dell’autorientamento, e il questionario di ricezione letteraria di Miall e Kuiken, in grado di fornire informazioni sull’approccio alla lettura letteraria di ogni studente [30]
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I risultati, attesi per ottobre 2024, dovranno fornire indicazioni circa l’efficacia delle attività e, soprattutto, sulla percezione dei loro protagonisti, esplicitamente chiamati in causa al fine di aiutarci a perfezionare i kit didattici e il percorso di formazione. Lo scopo di tutto il progetto è dare a chi insegna materie letterarie la possibilità di prendere consapevolezza delle potenzialità della didattica orientativa con approccio narrativo e di fornire a chi ne abbia bisogno – a titolo completamente gratuito, sul sito dell’Università degli Studi di Siena – il necessario per procedere in tempi rapidi con la realizzazione di moduli di orientamento di almeno dodici ore.
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Note
[26] S. Giusti, Introduzione. L’esperienza della lettura, in S. Giusti e F. Batini (a cura di), Imparare dalla lettura, Torino, Loescher, 2013, pp. 15-16.
[27] F. Batini e S. Giusti, L’orientamento narrativo a scuola. Lavorare sulle competenze per l’orientamento dalla scuola dell’infanzia all’educazione degli adulti, Trento, Erickson, 2008.
[28] Sul modello di F. Batini, S. Giusti, Non so che fare, Torino, Loescher, 2013.
[29] E. Morante, L’isola di Arturo, in Ead., Opere, vol. I, Milano, Mondadori, 1998, pp. 985-987.
[30] Ci si è avvalsi della collaborazione del dottor Paolo Di Nicola, che sta procedendo alla validazione del questionario per il contesto italiano. In questa fase è stata fondamentale la collaborazione di Maria Alessandra Molè, dottoressa di ricerca in Teoria e Ricerca Educativa e Sociale, che ha gestito i rapporti con le scuole e che durante il mese di aprile stava ancora lavorando alle interviste a docenti e studenti.