Francesca Biondi Dal Monte, Simone Frega (a cura di)
Contrastare la dispersione scolastica
DOI: 10.1401/9788815413369/p2

Prefazione

La dispersione scolastica è un concetto ombrello sotto il quale si raggruppano tutte le difficoltà e gli incidenti di percorso in cui gli studenti possono incappare nella loro carriera: mancati ingressi, frequenze irregolari, bocciature, ripetenze, risultati negativi o al di sotto delle proprie possibilità, ritardi e abbandoni. Più spesso con dispersione scolastica ci si riferisce all’aspetto, per così dire, più grave del fenomeno: l’interruzione scolastica (o abbandono precoce) con l’uscita definitiva dal sistema scolastico e formativo senza avere ottenuto il titolo finale [1]
.
Questa efficace definizione della dispersione scolastica mi permette di presentare questa coraggiosa pubblicazione: un testo fortemente sostenuto dagli Obiettivi del Piano pluriennale e dal Consiglio di amministrazione di Fondazione per la Scuola e costruito grazie a un percorso di intelligenza collettiva di cui siamo particolarmente fieri.
Francesca Biondi Dal Monte e Simone Frega ne sono stati i tenaci e attenti curatori, che hanno saputo dare il via a un ampio confronto, favorendo la coesistenza di sguardi e approcci differenti, a garanzia della complessità del tema.
Già nel 2014 la Commissione europea aveva individuato importanti strategie e misure come lotta all’abbandono scolastico. Un esaustivo elenco che tentava di descrivere le possibili linee di azione:{p. 10}
– migliorare l’accesso e la qualità dei servizi educativi della prima infanzia;
– ridurre le ripetenze;
– varare politiche di integrazione sociale;
– attuare misure di discriminazione positiva;
– favorire lo sviluppo di attività extracurricolari;
– aumentare la flessibilità e la permeabilità dei percorsi educativi;
– introdurre l’orientamento scolastico e professionale precoce;
– introdurre gli Early Leaving from Education and Training (ELET) nella formazione iniziale e nello sviluppo professionale degli insegnanti;
– offrire sostegno individuale;
– offrire sostegno per studenti con scarsi rendimenti scolastici;
– offrire sostegno linguistico per studenti di altra madrelingua;
– identificare i gruppi a rischio ELET;
– sviluppare sistemi di allerta precoce per studenti a rischio ELET;
– gestire l’assenteismo;
– formare personale specializzato a sostegno di insegnanti e studenti;
– creare una rete con i genitori e altri attori esterni alla scuola [2]
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Eppure ancor oggi la dispersione scolastica, in tutte le sue declinazioni, rappresenta una delle sfide più urgenti e complesse che il sistema educativo internazionale deve affrontare al fine di salvaguardare le fondamenta del nostro futuro collettivo, perseverando nella capacità di operare attraverso analisi approfondite e sostenendo con convinzione l’adozione di strategie efficaci perché possa essere contrastato.
Il libro ha l’ambizione di contribuire all’approfondimento tematico, sia secondo la muldimensionalità del fenomeno, {p. 11}sia tramite la multidisciplinarità delle risposte, nel quadro della comunità educante tutta e grazie alla pianificazione di strategie integrate e sistemiche. Esso si articola in tre parti principali.
La prima parte è dedicata alle fonti disponibili: statistiche, studi accademici, rapporti istituzionali e ricerche sul campo. Questi dati ci offrono una panoramica dettagliata e aggiornata della situazione attuale, consentendoci di comprendere meglio le cause profonde della dispersione scolastica e le sue molteplici manifestazioni. Attraverso una rigorosa analisi delle fonti, il testo fornisce un quadro chiaro e documentato, essenziale per chiunque desideri intervenire efficacemente su questo fronte.
La seconda parte si concentra sulle politiche e misure messe in atto per contrastare la dispersione scolastica in Italia. Vengono esaminati i vari interventi adottati a livello nazionale e locale, con particolare attenzione ai programmi di prevenzione, recupero e supporto. Ogni politica è analizzata nel dettaglio, mettendo in luce sia gli aspetti positivi che le criticità, al fine di offrire una panoramica completa e realistica delle azioni intraprese.
Nella terza e ultima parte, la raccolta delle esperienze realizzate sul territorio nazionale per il contrasto alla dispersione scolastica e il potenziamento degli apprendimenti conferma la necessità di unire prospettive e saperi differenti dentro e fuori la scuola, grazie a iniziative promosse da istituzioni scolastiche, università, Terzo settore, associazionismo e società civile. Si tratta di iniziative che presentano profili innovativi e che, rispetto alle attività realizzate e ai risultati raggiunti, ambiscono a costituire buone pratiche da cui partire per ri-programmare interventi e ri-progettare attività formative.
Nello specifico, i contributi sono articolati secondo una struttura comune che vuole mettere in evidenza i progetti realizzati e i risultati ottenuti, fornendo anche alcune informazioni sull’ente che le ha realizzate. Oltre a diffondere la conoscenza di tali progetti, l’auspicio è che la lettura di questi contributi possa offrire spunti e riflessioni per avviare nuove azioni anche in altri territori, ovvero per promuovere {p. 12}collaborazioni o strategie di rete nella consapevolezza del diffuso bisogno di interventi per la scuola e per chi la vive.
Questo libro si rivolge principalmente al personale scolastico: dirigenti, insegnanti, consulenti pedagogici, educatrici ed educatori, ma anche a tutte le persone che, a vario titolo, sono coinvolte nella formazione e nella crescita delle giovani generazioni. Con un approccio pratico e una prosa accessibile, il volume mira non solo a informare, ma anche a ispirare e motivare chi quotidianamente si impegna a de-strutturare prima, e costruire poi, nuovi futuri, i migliori futuri possibili.
Solo attraverso un rinnovato impegno condiviso e concertato in strategie coordinate potremo garantire a tutti i nostri ragazzi e le nostre ragazze l’opportunità di realizzare appieno il proprio potenziale.
Buona lettura, ma soprattutto buon lavoro.
Giulia Guglielmini
Note
[1] C. Nanni e L. Donato, Esiti scolastici, apprendimenti e diplomi, in Rapporto Istruzione e Formazione Professionale Piemonte 2020, IRES Piemonte, 2020, pp. 69-104; L. Donato, 10 numeri sulla dispersione scolastica in Piemonte, in «Note brevi sul Piemonte», 7, 2020, IRES Piemonte. Ulteriori approfondimenti sono disponibili sul sito Sisform – Osservatorio sul Sistema Formativo Piemontese – nella pagina dedicata all’annuale Rapporto Istruzione e Formazione Professionale, tutte le annualità del capitolo Esiti scolastici, apprendimenti e diplomi, https://www.sisform.piemonte.it/osservatorio-istruzione-e-fp/rapporto-2023.
[2] Commissione europea/Eurydice/Cedfop, La lotta all’abbandono precoce dei percorsi di istruzione e formazione in Europa. Strategie, politiche e misure. Rapporto Eurydice e Cedefop, Luxembourg, 2014.