Francesca Biondi Dal Monte, Simone Frega (a cura di)
Contrastare la dispersione scolastica
DOI: 10.1401/9788815413369/c14

Capitolo quattordicesimo Ad alta voce contro la dispersione
di David Bargiacchi, presidente dell’Associazione Nausika

Abstract
Il capitolo è dedicato al metodo di lettura ad alta voce condivisa, un’attività di cui sono state individuate le potenzialità di prevenzione della dispersione scolastica. In particolare, si analizzano metodologia e risultati (in termini di: sviluppo cognitivo, sviluppo linguistico, sviluppo motorio, comprensione del testo orale, dimensione emotiva, prosocialità, falsa credenza, autonomia e comportamento adattivo, comportamento socioemotivo) del progetto “Leggimi ancora”, realizzato da Giunti Scuola con l’Università degli Studi di Perugia e l’Associazione Nausika, che ha coinvolto oltre cinquantamila classi a livello nazionale.

1. Progetti e percorsi di lettura ad alta voce condivisa

La lettura ad alta voce condivisa è un metodo e un approccio, semplicissimo e complesso. Sin dalla sua prima ideazione e dal suo sviluppo ne è stata associata la finalità al potenziamento, al recupero da parte dei soggetti, in ambito educativo e scolastico è stata da subito associata alla prevenzione della dispersione scolastica. Si tratta di un metodo in grado di agire attraverso la lettura intensiva e integrale di storie da parte degli insegnanti per i propri studenti, seguendo principi definiti nel metodo medesimo, per agire sulle loro abilità strumentali e, in una visione più vasta, sul loro empowerment.
All’origine del metodo il lavoro di Federico Batini e del suo gruppo di ricerca presso l’Università degli Studi di Perugia integrato, specie nel lavoro trasformativo sul territorio, dalla collaborazione con l’Associazione Nausika che ha realizzato, sotto la direzione dello stesso ricercatore, i primi progetti con la lettura ad alta voce condivisa già quindici anni fa.
A seguito della diffusione a livello nazionale, e internazionale, delle numerose esperienze ed evidenze di efficacia riferite al metodo della lettura ad alta voce condivisa, reti di scuole, unioni di comuni, province e in alcuni casi intere regioni si sono attivate per sistematizzare e istituzionalizzare la didattica della lettura ad alta voce verticalmente e a livello trasversale nel sistema educativo e di istruzione.
Nella sintetica ricostruzione delle più recenti e rilevanti progettualità riportata qui di seguito, risulta evidente come, da una parte, vi sia una maggiore proattività nell’espressione del bisogno da parte di quelle zone geografiche, o contesti, {p. 250}in cui il tasso, e il conseguente rischio, di dispersione scolastica è più significativo che altrove, e come al contempo vi sia stata, da parte dei promotori, la scelta precisa di intervenire prioritariamente nelle situazioni portatrici di un disagio maggiore.
Sono già trascorsi sette anni da quando ha preso avvio il progetto di rilevanza nazionale Leggimi ancora, realizzato da Giunti Scuola con l’Università degli Studi di Perugia e Nausika che ha coinvolto, nelle prime sei annualità, oltre 50.000 classi, prevalentemente di scuola primaria, in tutto il territorio nazionale. Nel primo anno una ricerca nazionale con un campione articolato al Nord, al Centro e al Sud ha rilevato dati di efficacia molto importanti presentati a livello internazionale. Ripercorrendo le esperienze attive sul territorio italiano da mezzogiorno a settentrione, in Sicilia il Comune di Enna, dal 2023, ha attivato un ciclo di formazione per insegnanti di ogni ordine, grado e disciplina sugli effetti e le tecniche della lettura ad alta voce, accompagnando il percorso con interventi di lettura intensiva nelle classi, con il supporto e l’affiancamento di esperti, e con la co-costruzione di percorsi bibliografici improntati alla bibliovarietà e alla progressività, per consentire ai docenti di introdurre la condivisione di storie nella propria didattica, e di monitorarla e raccontarla, a livello di comunità, attraverso strumenti quali il diario di bordo e la documentazione improntata allo storytelling. Sul territorio è in corso il tentativo di consolidare collaborazioni con biblioteche, librerie e associazioni per stabilizzare l’offerta educativa che ha come obiettivo l’inclusione, l’empowerment e il contrasto alla povertà educativa.
In Puglia, nell’area del Capo di Leuca, che comprende oltre 20 comuni, tutti gli istituti comprensivi, e alcune scuole secondarie di secondo grado, hanno aderito a una ricerca-azione pluriennale centrata sull’inserimento a scuola della lettura ad alta voce condivisa. Le prime sperimentazioni in loco risalgono al 2021, mosse dalla spinta propositiva della locale Associazione Narrazioni che gestisce progetti culturali ed educativi per la valorizzazione del territorio salentino e dei suoi lettori presenti e futuri; attualmente la rete di {p. 251}soggetti implicati nelle varie azioni progettuali coinvolge anche il sistema delle biblioteche, alcune librerie, il Festival di narrazioni Armonia, gruppi di volontari, oltre che naturalmente ricercatori, esperti, formatori, insegnanti, dirigenti scolastici, amministratori locali e studentesse e studenti.
In Umbria 60 autonomie scolastiche hanno sottoscritto, nel 2024, un accordo di rete per la lettura ad alta voce condivisa: il piano di sviluppo prevede cicli di formazione di base, con successivi approfondimenti e affondi tematici, per insegnanti dalle scuole dell’infanzia sino alle secondarie di secondo grado, l’attivazione di training di lettura in classe corredati da monitoraggio, documentazione e supporto di esperti sul campo, la costruzione di percorsi bibliografici ampi e progressivi e la strutturazione di un curricolo verticale di lettura anche in chiave orientativa.
In Emilia-Romagna, nella provincia di Parma, è in cantiere la progettazione operativa della quarta annualità di sperimentazione e sistematizzazione della lettura di storie all’interno del curricolo delle scuole d’infanzia e del primo ciclo, che coinvolge stabilmente 10 istituti dislocati in 7 comuni e che in questi anni ha interessato almeno 400 insegnanti, oltre 5.000 tra studentesse e studenti e indirettamente le loro famiglie. Anche a Bologna, e nei comuni limitrofi, procede da alcuni anni una piccola sperimentazione legata alla lettura e allo storytelling nella didattica.
In Lombardia sono le scuole della Val Camonica ad aver avviato un percorso di introduzione della lettura ad alta voce condivisa, mentre in Piemonte il progetto Ad alta voce partito nel 2021 dall’istituto comprensivo 2 di Torino, situato nel cuore del quartiere multiculturale Porta Palazzo, si è sviluppato in questi anni costruendo continuità e allo stesso tempo allargandosi ad altre scuole della città metropolitana.

2. I risultati ottenuti

Una delle caratteristiche del metodo della lettura ad alta voce condivisa è stata, sin dall’avvio, una peculiare attenzione al monitoraggio degli esiti qualitativo e quantitativo, {p. 252}in un’accezione estesa di esiti che comprende sia la verifica di dimensioni sviluppate attraverso l’utilizzo del metodo (attraverso strumenti standardizzati), sia la percezione degli attori coinvolti.
Documentati in pubblicazioni nazionali e internazionali tra i principali risultati verificati, tramite disegno quasi sperimentale, su bambini e bambine, ragazzi e ragazze sono:
Per la fascia 0-6:
sviluppo cognitivo: abilità cognitive, memoria, velocità di elaborazione, abilità visuo-motorie;
sviluppo linguistico: linguaggio ricettivo ed espressivo;
sviluppo motorio: grosso-motricità e motricità fine;
comprensione del testo orale;
dimensione emotiva: comprensione della natura e delle cause delle emozioni e capacità di regolarle;
prosocialità;
falsa credenza: capacità di riuscire a rappresentarsi stati mentali propri e altrui;
autonomia e comportamento adattivo: autonomia personale e sociale e capacità adattive;
comportamento socioemotivo: riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quella di saper instaurare relazioni positive.
Per la fascia scolare:
dimensione cognitiva: abilità di pianificazione, attenzione, simultaneità e successione;
competenze linguistiche: capacità di formulare e utilizzare i concetti verbali, capacità di trarre inferenze, comprensione verbale;
comprensione del testo: capacità di leggere e di comprendere il significato di testi di vario tipo (narrativi/informativi);
abilità e motivazione allo studio: valutazione e autovalutazione delle abilità di studio, degli stili cognitivi e delle componenti motivazionali;
abilità narrative: valutazione della personalità e delle competenze sociali e interpersonali;
velocità di accesso al lessico: capacità di accesso alla dimensione fonemica e categoriale lessicale.{p. 253}

3. Informazioni sull’ente: l’Associazione Nausika

Associazione Nausika agisce sul territorio nazionale da oltre vent’anni. Ha svolto un’intensa attività di animazione culturale nel centro Italia con l’organizzazione, per dieci anni, di due festival e la direzione della componente culturale di grandi festival, con la prima Scuola di Narrazioni italiana, con una scuola di teatro e con produzioni teatrali, di spettacoli letterari, di volumi e dischi. Nell’ambito di Nausika si è sviluppata LaAV (attualmente separata e divenuta LaAV Odv www.lettureadaltavoce.it), la più grande associazione di volontari per la lettura ad alta voce. Negli ultimi dieci anni Nausika ha focalizzato la propria attività sulla formazione legata alla lettura, in particolare all’utilizzo della lettura ad alta voce, sviluppando, seguendo e monitorando, in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia, progetti nazionali, regionali, di area e locali di inserimento della lettura ad alta voce nel sistema educativo e di istruzione (e in altri contesti) come strumento di sviluppo delle abilità di base, essenziali per il successo formativo. L’approccio di Nausika prevede l’integrazione della formazione iniziale e continua degli insegnanti, dell’aggiornamento bibliografico, del dialogo costante con la ricerca per osservare benefici e impatto, del monitoraggio, dell’accompagnamento. Nausika inoltre forma, sostiene, rappresenta tutte le e gli insegnanti che leggono ad alta voce configurandosi oggi come l’associazione degli insegnanti che seguono il metodo della lettura ad alta voce condivisa.