Character skills e didattica digitale
DOI: 10.1401/9788815374615/c5
Le motivazioni possono
essere di varia natura: le basse competenze digitali dei docenti, oppure una
dotazione tecnologica della scuola non particolarmente moderna e avanzata,
con la mancanza di dispositivi o di collegamento Internet; oppure ancora il
fatto che la scuola abbia scelto di seguire il più possibile un approccio
misto: «presenza» e «tecnologia». L’altra metà dei docenti, invece, ha fatto
uso della tecnologia in modo particolarmente intensivo. Osserviamo a questo
punto quale uso della tecnologia hanno fatto i diversi tipi di docenti.
Dalla tabella 5.10 possiamo osservare che coloro che hanno fatto un uso
«medio-basso» della tecnologia sono i docenti «curiosi» (60%), un dato che
appare contraddittorio, ma in realtà potrebbe anche
signi
¶{p. 166}ficare la preferenza (o una decisione prevista
dalla scuola) di un approccio «misto» (in presenza e a distanza), oppure
semplicemente causato dal fatto che essere docenti curiosi, attivi e
propositivi significa anche avere bisogno del contatto diretto con lo
studente per la realizzazione del programma e/o per raggiungere gli
obiettivi previsti.
v.a. |
% |
|
Medio-Basso |
70 |
50,0 |
Intensivo |
70 |
50,0 |
Totale |
140 |
100,0 |
Medio-Basso |
Intensivo |
Totale % |
Totale v.a. |
|
Curiosi |
60,0% |
0,0% |
30,0% |
42 |
Entusiasti |
0,0% |
40,0% |
20,0% |
28 |
Insicuri |
0,0% |
28,6% |
14,3% |
20 |
Immobili |
40,0% |
31,4% |
35,7% |
50 |
Totale |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
140 |
D’altro canto, coloro che
hanno fatto un uso intensivo della tecnologia sono i docenti che rientrano
nella categoria degli «entusiasti» (40%). In questo caso, l’approccio alla
didattica e all’insegnamento si basa molto sull’uso dello strumento
digitale. Un uso intensivo della tecnologia si trova anche tra gli
«insicuri» (28,6%), il che dipende forse dalle caratteristiche della scuola,
nel caso cioè in cui questi insegnino laddove necessariamente si svolgono
più attività di tipo laboratoriale. Infine, in una situazione mista, ovvero
con un uso della tecnologia sia medio-basso (40%) sia intensivo (31,4%),
troviamo gli «immobili».
Le ultime tabelle
riguardano le variabili relative alle caratteristiche del team docente, che
abbiamo caratterizzato come più o meno cooperativo, resistente allo stress e
appassionato ai suoi obiettivi. Per i nostri fini attuali abbiamo
selezionato una semplice modalità duale, definendo il gruppo insegnante
¶{p. 167}come dotato oppure no delle competenze in parola,
senza raffinare ulteriormente (e inutilmente, per ora) l’indagine.
Cooperazione |
Resistenza allo
stress |
Passione per gli
obiettivi |
|
Sì |
70,7 |
35,0 |
50,0 |
No |
29,3 |
65,0 |
50,0 |
Totale |
100,0 |
100,0 |
100,0 |
La tabella 5.11 mostra che
i docenti si sono mostrati decisamente cooperativi nel 70,7% dei casi,
mentre il 65% degli insegnanti non è stato in grado di gestire lo stress e
le situazioni problematiche – benché evidentemente accentuate nel periodo
della pandemia per la difficoltà di gestione e coordinamento. In effetti,
solo un 35% è stato in grado di gestire situazioni stressanti. La situazione
è invece fondamentalmente in equilibrio (50%) nel caso di gruppi
d’insegnanti che hanno alta o bassa passione per il raggiungimento degli
obiettivi.
Concludiamo il capitolo
con un ultimo, ma non meno importante passo analitico. Anzitutto, gli indici
additivi impiegati nel capitolo quarto, che fanno riferimento alle SES degli
studenti, sono stati ripresi e incrociati con i tipi di docenti, per
osservare se le caratteristiche e gli atteggiamenti degli insegnanti abbiano
un effetto sulla resistenza allo stress, sulla cooperazione e sulla passione
per gli obiettivi degli studenti appartenenti alle scuole osservate. La
tabella 5.12 illustra schematicamente la situazione: avere insegnanti
«entusiasti» si associa a una resistenza allo stress alta (30,4%) negli
alunni, con un valore nettamente superiore a tutti gli altri; avere quindi
docenti stimolanti, che sono attivi e propositivi, renderebbe gli studenti
più sicuri e in grado di gestire situazioni problematiche. Al tempo stesso,
se sommiamo i valori percentuali dell’indice «alto» e «medio», si raggiunge
in questo caso circa il 78% dei casi. Viceversa, studenti con docenti
«immobili» (72,2%) e docenti «insicuri» (64,3%) si trovano in una situazione
intermedia nella gestione dello ¶{p. 168}stress, mentre
quasi il 30% ha un indice «basso» e pochissimi si collocano su valori
«alti». In questo caso appare chiaro che la passività dei docenti non dà
agli studenti la sicurezza utile ad affrontare situazioni che creano
disagio. Infine, osserviamo, con relativa sorpresa, come gli studenti che
hanno docenti «curiosi» siano fortemente sovrarappresentati nella «bassa»
resistenza allo stress (37,9%) rispetto a tutti gli altri. Questo dato
richiede approfondimento sia del nesso causale, sia di ciò che più
specificamente comporta la categoria degli insegnanti «curiosi». Forse il
fatto di essere docenti attivi o innovativi non è sufficiente a rendere lo
studente in grado di gestire lo stress. Forse, ancora, la «curiosità» si
associa a un certo grado di sperimentazione e dunque incertezza, che si
trasmette come difficoltà agli studenti. Ma si tratta di ipotesi a questo
punto del tutto prive di ulteriore conferma.
Nella tabella successiva
si mostra in che modo i diversi tipi di docenti influiscano su un’altra
competenza socio-emotiva degli studenti, cioè la cooperazione.
Rispetto al valore medio
dell’indice non si manifestano differenze significative. È invece rispetto
al valore «alto» che la divergenza compare in modo assolutamente netto. Di
conseguenza, questa divergenza nell’impatto degli insegnanti si riflette sui
valori «bassi». Nel caso di docenti «curiosi» osserviamo un alto livello di
cooperazione nel 41,4% degli studenti, il dato più alto di tutti. In questo
caso è probabile che il docente spinga verso una maggiore collaborazione e
cooperazione tra gli studenti, magari favorendo attività di gruppo o
laboratoriali in modo da permettere confronti e condivisioni. Subito dopo
vengono gli studenti di insegnanti «entusiasti» (30,4%). Per converso, è ben
visibile l’effetto negativo associato agli insegnanti «immobili» o
«insicuri». Questi dati suggeriscono, tra l’altro, che l’impatto degli
insegnanti sia più importante nello spingere verso l’alto o verso il basso,
mentre incide meno sui valori mediani. L’idea che sembra profilarsi è che
gli studenti mediamente dotati – in tutte le risorse, anche di capitale
sociale e culturale – risentano meno delle azioni dei loro docenti, mentre
questi sono fondamentali nell’impedire che qualcuno cada verso livelli bassi
di competenze e nel promuovere il raggiungimento di
¶{p. 169}valori eccellenti. Di qui possono partire varie
considerazioni sul ruolo dell’insegnante e sul suo valore aggiunto.
Curiosi |
Entusiasti |
Insicuri |
Immobili |
Totale % |
Totale v.a. |
|
Basso |
37,9% |
21,7% |
28,6% |
27,8% |
29,8% |
25 |
Medio |
37,9% |
47,8% |
64,3% |
72,2% |
52,4% |
44 |
Alto |
24,1% |
30,4% |
7,1% |
0,0% |
17,9% |
15 |
Totale |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
84 |
Curiosi |
Entusiasti |
Insicuri |
Immobili |
Totale % |
Totale v.a. |
|
Basso |
13,8% |
30,4% |
57,1% |
27,8% |
28,6% |
24 |
Medio |
44,8% |
39,1% |
42,9% |
50,0% |
44,0% |
37 |
Alto |
41,4% |
30,4% |
0,0% |
22,2% |
27,4% |
23 |
Totale |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
84 |
Curiosi |
Entusiasti |
Insicuri |
Immobili |
Totale % |
Totale v.a. |
|
Basso |
13,8% |
26,1% |
35,7% |
33,3% |
25,0% |
21 |
Medio |
55,2% |
52,2% |
35,7% |
33,3% |
46,4% |
39 |
Alto |
31,0% |
21,7% |
28,6% |
33,3% |
28,6% |
24 |
Totale |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
100,0% |
84 |
¶
Concentriamoci, infine,
sull’ultima delle SES che abbiamo rilevato negli studenti, ovvero la
passione per gli obiettivi. L’andamento in questo caso appare differente, a
conferma che le SES non sono tutte uguali e non implicano tutte lo stesso
modo di reagire agli stimoli educativi. Ciò naturalmente comporta una
maggiore complessità analitica e pratica, ma lancia anche interessanti piste
di lavoro da esplorare. In sintesi, questa SES presenta un andamento più
ondivago, meno regolare. I valori alti dell’indice non sembrano variare in
modo chiaramente interpretabile, essendo più diffusi tra gli alunni
d’insegnanti «immobili» e comunque presentando una distribuzione non legata
all’iniziativa o all’innovatività del docente. È sommando tra loro i valori
medi-e-alti e, rispettivamente, medi-e-bassi che emerge un
pattern relativamente sensato. Gli insegnanti
«curiosi» ed «entusiasti» sono più efficaci nell’impedire la caduta a
livelli bassi e a stimolare almeno un livello medio della Passione
per gli obiettivi. Onde spiegare da che cosa dipenda
essere davvero altamente «appassionati» è necessario, però, introdurre altre
variabili.
Note