Ludovico Albert, Daniele Marini (a cura di)
La valutazione dell'esperienza duale nell'istruzione e formazione professionale
DOI: 10.1401/9788815371225/a1
L’organizzazione dell’attività: rilevare le eventuali difficoltà organizzative e burocratiche; le problematiche con gli enti pubblici per la progettazione dei percorsi{p. 278}
Area
Regione
Risposte
Citazioni
Nord
Piemonte
Una prima difficoltà è quella che la sicurezza richiede oggi nei luoghi di lavoro
Lombardia
L’eccesso di documentazione richiesta per l’attivazione dell’alternanza
Lombardia
Fino ad ora, comunque, non ci sono state delle problematiche insormontabili, basta affrontarle con il buon senso
Liguria
Bisogna alleggerire [...] Lo capisco perché poi sono soldi pubblici. Assolutamente lungi da me tornare ai tempi in cui c’erano enti che sono finiti in tribunale perché usavano i fondi pubblici in modo poco trasparente. Questo credo sia uno dei motivi per cui la burocrazia è così tenace, perché ci sono state delle distorsioni. Però, forse oggi con la strumentazione informatica riuscire ad alleggerire un po’ queste pratiche sarebbe utile per tutti
TAA
No, a parte l’eccesso di burocrazia
Veneto
Il problema grosso che abbiamo è il portale che dobbiamo utilizzare per la partecipazione al bando. La regione obbliga a utilizzare un portale che non è adatto per la complessità che l’esperienza duale comporta [...] I diversi portali che dobbiamo utilizzare non rispondono all’esigenza di personalizzazione che invece caratterizza i percorsi duali, dobbiamo piegare lo strumento al bisogno specifico
Veneto
Il problema principale che abbiamo con la Regione Veneto è che i bandi escono sempre molto tardi rispetto alla possibilità di progettare e rispetto alla selezione degli allievi: ad esempio il bando per il quarto anno esce alla fine di luglio. Questo è un grande problema per la scuola perché abbiamo un alto numero di studenti che richiedono di partecipare al quarto anno: questo vuol dire che noi dovremmo avere già una selezione degli allievi nel mese di giugno. Poi, essendo un bando pubblico non abbiamo la certezza che il nostro progetto venga approvato e questo ci porta ad avere un conflitto con le famiglie che vorrebbero avere sicurezza per i propri figli [...] Inoltre, alle volte la regione non si rende conto di quelle che sono le problematicità all’interno della scuola sia in ambito di progettazione che nello svolgimento delle attività. Per esempio: nell’ultimo periodo, a causa ovviamente della pandemia, sono state bloccate e sbloccate le attività in azienda; questo comporta un dialogo non lineare con le aziende. Servirebbe un tavolo più concertato per delineare scelte specifiche comuni
FVG
In questo caso direi di no. Faccio un esempio: adesso, nel periodo Covid, si è ragionato insieme alla regione per trovare comunque, per i ragazzi che hanno i percorsi duali, delle possibilità di project-work e con le aziende per poter definire queste modalità, sia sincrone che asincrone. C’è un dialogo costruttivo direi, la regione è consapevole che questo sistema garantisce quella formazione, quindi non ci sono particolari problemi
Emilia-R.
L’Emilia-Romagna è una regione con cui si lavora bene ma c’è una sovrapposizione di dinamiche burocratiche che a volte appesantiscono il lavoro, ma questo in tutte le circostanze
Emilia-R.
I primi anni avevamo difficoltà nel reperire l’utenza
Centro
Toscana
Ci sono state problematiche perché i percorsi di IeFP vengono approvati troppo tardi: vengono lanciati a luglio-agosto, ci sono 90 giorni per l’approvazione, ma vengono approvati sempre a gennaio-febbraio, quando la possibilità di fare orientamento nelle scuole medie inferiori e l’iscrizione su Scuola in Chiaro è scaduta [...] Finché i percorsi burocratici di approvazione dell’IeFP non si allineeranno con la scuola, allora avremo che l’IeFP sarà sempre una formazione di secondo livello, lasciata un po’ così, al caso
Marche
Il dialogo con le istituzioni e gli enti pubblici è stato in realtà molto positivo
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Lazio
Nella progettazione non abbiamo rilevato particolari difficoltà, per la Regione Lazio hanno utilizzato un iter molto semplice : manifestazione di interesse a proporre dei progetti, adesione degli iscritti, quindi dimostrare di avere allievi interessati a quel percorso e uno scheletro semplificato del progetto stesso. La parte complicata era la richiesta di indicare già da subito l’abbinamento ragazzo-azienda. Abbiamo richiesto la modifica di questo aspetto alla regione perché è necessario un primo periodo di contatto tra ragazzo e azienda per poi confermare l’abbinamento
Lazio
No, a parte l’eccesso di burocrazia
Sud
Abruzzo
Noi abbiamo riscontrato, almeno in fase iniziale, una grossa resistenza ad esempio da parte di tutto il comparto dei consulenti del lavoro, che hanno ostacolato molto il ricorso a forme di contrattualizzazione che pure sono previste dal sistema duale [...] È stato davvero molto complicato convincere le aziende che era una strada percorribile; quindi, questa difficoltà ci sembra di poterla rilevare, perché le aziende comunque sia si rimettono ai consulenti del lavoro, soprattutto la piccola azienda ha questo rapporto fiduciario con il consulente del lavoro
Molise
Qui un aspetto molto problematico sono i tempi: non siamo allineati con l’anno scolastico. Poi, la mancanza di una programmazione a lungo termine, per cui ogni anno è un nuovo anno (non abbiamo idea se i percorsi iniziano o no...) questa è una difficoltà grande con la regione
Campania
Nessuna
Puglia
No, tranne che con le aziende. Con quelle che hanno attivato l’apprendistato abbiamo dovuto lavorare un po’ di più per stare dietro anche ai consulenti del lavoro che non sono preparati nella gestione dell’apprendistato
Calabria
Vedi sopra
Sicilia
Ci vorrebbe una trasmissione di non so quanti mesi... il problema cronico della Sicilia sono i finanziamenti
 
 
 
 
Sono state realizzate attività di monitoraggio durante l’esperienza (se sì, quali; se no, perché)?
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