La valutazione dell'esperienza duale nell'istruzione e formazione professionale
DOI: 10.1401/9788815371225/a1
Appendice Sinossi delle interviste (brani) della ricerca La valutazione dell’esperienza duale di IeFP in Italia
1. Analisi dell’organizzazione
Quali sono le principali
motivazioni che vi hanno spinto ad aderire alla cosiddetta sperimentazione Bobba
(didattiche, formative, rapporti con le imprese, economiche,
...)?¶{p. 222}
Area |
Regione |
Risposte |
Citazioni |
Nord |
Piemonte |
Risposta alla domanda del
territorio (famiglie e imprese), sulla base di una rete di relazioni
preesistente con le imprese |
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Lombardia |
Motivazioni di natura didattica
formativa Naturale evoluzione Maggiori risorse
Razionalizzazione percorsi |
||
Lombardia |
Motivazione didattica formativa:
alternanza come modalità di apprendimento |
Il nodo è vedere se l’impostazione
pedagogica e didattica del 90% della scuola italiana sia ancora
valida in una società in cui l’obbiettivo è ormai la formazione, non
solo pedagogica dell’individuo, ma anche di natura professionale,
immaginando che lo sviluppo delle competenze professionali diventi
sempre più complesso |
|
Liguria |
Naturale evoluzione, era già nelle
corde |
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TAA |
Provincia ha «obbligato» ad
avviare il duale |
||
Veneto |
Coinvolti e spinti dalla
regione |
||
Veneto |
Motivazione didattica formativa:
dare compimento ai quarti anni |
||
FVG |
Regione ha «obbligato» ad avviare
il duale |
È la regione stessa che ha
promosso l’applicazione del modello duale,
obbligandolo |
|
Emilia-R. |
Combinare le esigenze delle
imprese con le competenze professionali Motivazione
didattica formativa: dare compimento ai quarti
anni |
||
Emilia-R. |
Motivazioni di natura didattica
formativa |
||
Centro |
Toscana |
Già orientati alla formazione sul
lavoro. In più c’è la dimensione etica |
Un motivo etico rispetto allo
sviluppo delle forme di politica attiva del lavoro e di formazione
che servono per l’integrazione lavorativa dei
giovani |
Marche |
Sollecitazione da parte delle
aziende, con rapporti preesistenti |
||
Lazio |
Motivazione didattica formativa:
dare compimento ai quarti anni |
Questa sperimentazione ha permesso
di attuare i quarti anni e abbiamo avuto la possibilità di dare ai
ragazzi l’opportunità di raggiungere il diploma di qualifica. È
stata una motivazione didattica, educativa e formativa per dare una
completezza di percorso ai nostri ragazzi |
|
Lazio |
Maggiori risorse economiche
Motivazioni didattiche formative |
||
Sud¶{p. 223} |
Abruzzo |
Motivazione formativa: dare
un’occasione in più ai giovani |
|
Rafforzare le reti di relazione
con le imprese Maggiori risorse |
Dalle imprese veniva la richiesta
di aumentare il tempo di permanenza dei ragazzi in azienda, ma
soprattutto di creare una condizione in cui i ragazzi potessero
stare in parte in azienda, in parte a scuola; quindi, sempre di più
che ci fosse un rapporto duale tra impresa e azienda, in modo da
poter rivedere costantemente le competenze che i ragazzi devono
acquisire |
||
Molise |
Rapporto consolidato con le
imprese, esigenza già emersa da anni |
||
Campania |
Motivazione personale del
direttore, contro l’orientamento della regione |
||
Puglia |
Regione ha «obbligato» ad avviare
il duale |
||
Calabria |
Necessità di avviare un rapporto
consolidato con le imprese, senza rinunciare alla formazione dei
giovani |
||
Sicilia |
Motivazione non strategica, ma
spinti (forzati) dalla regione |
La regione che ci ha indirizzato
avendo [il nostro ente] organizzazione, struttura, tutto quello che
serve per poterlo fare. A differenza degli altri enti «pirati» che
non hanno nulla, non hanno struttura, l’organizzazione la creano
dopo che hanno ottenuto i finanziamenti [...] È stato più un
indirizzo regionale, per cui la scelta è stata sostanzialmente
obbligata |
|
¶
Le idee e le
sperimentazioni sono nate da una riflessione interna al corpo docente (input
interno), da suggestioni/stimoli esterni (ad es. rapporti con le imprese, la
possibilità di ottenere fonti di finanziamento: input
esterno)?¶{p. 225}
Area |
Regione |
Risposte |
Citazioni |
Nord |
Piemonte |
Da fattori esterni: imprese,
famiglie, regione |
|
Lombardia |
Da fattori interni, ma anche
esterni (imprese) |
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Liguria |
Da stimolo esterno: rapporto con
le imprese e risorse economiche |
||
TAA |
|||
Veneto |
Da stimolo esterno: regione e
finanziamenti |
I docenti hanno inizialmente
subito questa sperimentazione, quindi l’input è stato
prevalentemente esterno, da una proposta regionale e dalla
possibilità di ottenere finanziamenti |
|
FVG |
Da stimolo esterno:
regione |
||
Emilia-R. |
Da stimolo interno (docenti) ed
esterno (imprese) |
Le motivazioni sono difficili da
definire, nel senso che è un «circolo virtuoso»: da un lato il corpo
docente ha bisogno di interfacciarsi con il mondo delle aziende, è
un bisogno che c’è ma che non è sempre sentito (un docente rischia a
volte di essere autoreferenziale, questo è il problema che a volte
porta al mancato aggiornamento di un insegnante, ma il mondo, non
solo il mondo del lavoro, sta cambiando: stiamo introducendo
l’Industria 4.0, tutto un altro modo di lavorare); al contempo, le
aziende, a volte per avere anche maggior prospettiva sugli
investimenti che andranno a fare, hanno bisogno di interfacciarsi
con il «materiale umano» che un giorno entrerà in azienda da loro.
Quindi c’è questa duplice dinamica |
|
Emilia-R. |
Da attori esterni (partecipazione
bando FSE) |
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Centro |
Toscana |
Da fattore interno: riflessione
dei formatori Da fattore esterno: risorse
economiche |
|
Marche |
Da fattore esterno: imprese e
finanziamenti |
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Lazio |
Da stimoli interni (docenti) ed
esterni (proposta sperimentazione) |
Le idee di sperimentazione sono
nate da entrambi gli input: interna perché il corpo docente era
molto interessato all’opportunità di partecipare a tale
sperimentazione e di dare ai ragazzi questa completezza di percorso
ed esterna; come ente siamo federati a livello nazionale, quindi
abbiamo seguito fin dall’inizio la proposta di sperimentazione; c’è
stato un input e una riflessione a livello nazionale che ci ha
portato quasi come conseguenza ad aderire al
progetto |
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¶{p. 226} Sud |
Abruzzo |
Spinta di carattere economico e di
rafforzamento con le imprese del territorio |
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Molise |
Da stimoli esterni:
imprese |
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Campania |
Da stimoli esterni: recupero
drop-out |
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Puglia |
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Calabria |
Da esigenza interna: formatori
sensibili al rapporto con le imprese Da sostegno
esterno: finanziamenti regionali |
Soprattutto nelle regioni in cui
c’erano già difficoltà (ad esempio la Calabria), se non ci fosse
stato un sistema di un finanziamento nazionale alcune attività non
sarebbero assolutamente partite. In altre regioni magari non
sarebbero partiti i quarti anni, che sono stati proprio finanziati
con le risorse che sono arrivate per il duale. In regioni come la
Calabria le risorse del duale hanno permesso di finanziare alcune
attività di IeFP in una regione in cui non c’è regolarità
nell’erogazione delle IeFP |
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Sicilia |
Dalla regione |
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