Ludovico Albert, Daniele Marini (a cura di)
La valutazione dell'esperienza duale nell'istruzione e formazione professionale
DOI: 10.1401/9788815371225/a1
Eventuali aspetti ulteriori (positivi e/o problematici) rilevati
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Area
Regione
Risposte
Citazioni
Nord
Piemonte
Esperienze positive. Aspetto problematico: «Oggi, la prima cosa che i nostri ragazzi chiedono è che il posto di lavoro sia vicino a casa, che ci sia la possibilità di avere tempo libero per gli amici; solo che, pensando al settore agroalimentare, quasi tutte le professioni lavorano quando è momento di festa per tutti gli altri, per cui c’è bisogno di grande motivazione»
Lombardia
Difficoltà di relazione tra tutor e aziende, che spesso fraintendono l’obiettivo del rafforzamento dell’alternanza scuola-lavoro con la disponibilità piena dell’allievo
Lombardia
Esiste il presentarsi di una contraddizione relativa al fatto che il docente tradizionale è un insegnante che ha l’assoluto controllo del programma. In un’attività interdisciplinare come quella professionale il focus diventa proprio l’attività professionale
Liguria
TAA
Veneto
In alcuni casi il tutor formativo non si è sentito o non ha voluto prendersi l’onere di fare un cambio di passo nel dialogo con le aziende [...] soprattutto per quei tutor che continuano a pensare che proporre i nostri ragazzi alle aziende, sia come chiedere loro un favore
Veneto
Attraverso progetti Erasmus dedicati agli allievi, ma soprattutto ai docenti, il tutor formativo insieme ad altri insegnanti hanno avuto la possibilità di viaggiare (Paesi Bassi e Germania) e di osservare e valutare i sistemi duali di altri paesi nord-europei e quindi poter applicare anche in Italia procedure mai applicate prima (ad es. libretto personale di registrazione delle attività formative ovvero una modalità di registrazione delle attività e di valutazione e autovalutazione)
FVG
Emilia-R.
Emilia-R.
Tutto ok
Centro
Toscana
Il nostro tutor è in grado di autoapprendere costantemente perché in ogni corso deve fronteggiare situazioni nuove e inaspettate. Quindi è una persona elastica, che riesce a entrare nelle relazioni di gruppi diversi, riesce a costruire i gruppi. Deve essere una persona che chiaramente ha delle capacità relazionali innate, oltre a una professionalità
Marche
Tutto ok
Lazio
All’inizio dell’esperienza le difficoltà del corpo docente sono state abbastanza evidenti nel riuscire ad adattarsi e abbracciare questo nuovo modo di fare formazione [...] andando però avanti con l’esperienza la cosa è migliorata e anzi, quello che prima era visto come un problema è diventato un punto di forza e determinati aspetti e modi di fare formazione specifici del duale stanno diventando anche fonte di ispirazione per gli altri corsi di formazione non in duale; è avvenuto un cambio di passo ma soprattutto un cambio di mentalità e approccio al fare formazione
Lazio
Insegnanti estremamente disponibili
Sud
Abruzzo
Sia i formatori (quindi i nostri insegnanti con tutta la buona fede del caso) sia le aziende non hanno compreso fino in fondo la portata di questa sperimentazione, e quindi hanno cercato un pochino – loro malgrado – di ricondurla ai vecchi sistemi formativi. Dall’altro lato, anche l’istituzione regionale ha commesso un po’ lo stesso errore: ha ricondotto tutto questo nei vecchi schemi della formazione classica ricorrente, invece è un’esperienza del tutto nuova, che andava gestita con una logica diversa
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Molise
La parte rilevante per noi è sempre la formazione dei docenti, perché non chiediamo di insegnare appena delle competenze: è un rapporto educativo che bisogna instaurare coi ragazzi, nella relazione. Quest’anno ancora di più perché durante il lockdown il fatto di non aver avuto i ragazzi in presenza [ha determinato] che quando siamo tornati a settembre coi laboratori, ci siamo accorti che la mancanza della relazione aveva fatto regredire i ragazzi, per cui il fatto di non averli avuti in presenza ha pesato tantissimo.
Campania
Nessun aspetto negativo, anzi: «abbiamo fatto anche una formazione dei docenti esperienziale di cui sono molto contento»
Puglia
Insegnanti estremamente disponibili
Calabria
C’è chi, indipendentemente dall’età, fa più fatica ad adeguarsi ai cambiamenti [fra i formatori, N.d.R.]
Sicilia
Il compito di realtà ha portato a questo, perché per esempio, simulando l’apertura di un negozio di parrucchiere, hanno stabilito dove, hanno ipotizzato tanti elementi (simulando) ma che costituiscono una reale progettazione. Ognuno di loro ha ricoperto un ruolo all’interno del negozio o centro benessere, per cui diventa molto più bello
 
 
 
 
Le istituzioni (regioni) hanno ripensato la regolazione della IeFP in modo da facilitare e promuovere i percorsi duali (se sì, in che modo; se no, perché)?{p. 274}
Area
Regione
Risposte
Citazioni
Nord
Piemonte
C’è molta sensibilità da parte della regione e anche di sostegno, soprattutto come funzionari, perché poi i politici si alternano, ci sono assessori più sensibili perché vivono da vicino questa realtà
Lombardia
Lombardia
?
La Lombardia è un caso tipico, perché non cambia mai la composizione politica... è sempre quella. Noi avevamo l’assessore che ha fatto la legge del 2015, che aveva una competenza (aveva fatto anche un’esperienza all’interno del Ministero dell’Istruzione quando c’era ancora la Moratti); quindi parlava di qualcosa che conosceva. L’attuale assessore, che è sempre di Forza Italia, non ha un’esperienza di questo tipo, quindi ci si affida sostanzialmente ai funzionari. Si rischia di voler salvaguardare l’involucro e di non coglierne i contenuti e le implicazioni
Liguria
Questo assessore ha sicuramente un’attenzione alle aziende più alta rispetto al precedente [...] Poi, purtroppo, [...] la tecnostruttura ha [...] una tendenza a irrigidirsi: da noi la dirigente non è proprio una «morbida», quindi se tu non faciliti anche l’apprendistato, cioè se tu non trovi anche degli alleggerimenti burocratici, un po’ tutta la formazione fa fatica, anche quella a catalogo... cioè, se devi produrre diciotto documenti per accedere a un corso, uno alla fine dice «vabbè, già fare il corso è faticoso, perché son da solo ecc., se in più devo lavorare due giorni per produrre la documentazione che mi chiedono, lascio perdere»
TAA
?
Noi siamo autonomi e siamo piccoli. Da questo punto di vista non sono intervenute delle disposizioni regionali o comunque non ancora. La provincia autonoma scrive gli ordinamenti che la formazione professionale deve seguire, codifica e decide poi come fare gli esami alla fine. Il sistema appoggiato sul duale è esattamente quello che seguono i ragazzi del percorso normale, ma nella prospettiva vi è la programmazione di un ordinamento formativo che riguarda la formazione delle aziende e sarebbe un passaggio importante perché toglierebbe molte carte e ci sarebbe una codifica istituzionale. Basta che non si perda flessibilità
Veneto
?
A mio avviso no, il problema è questo così come ci è stato riportato dai consulenti regionali: la Regione Veneto ha molto investito e crede molto in questa modalità per valorizzare l’incontro tra domanda e offerta in modo moderno ed efficace, ma si trova a confronto con le altre regioni (a parte la Lombardia, l’Emilia-Romagna e in parte il Piemonte) che non hanno questa logica e non sono riuscite ad arrivare a questi risultati. Noi quindi risultiamo essere una minoranza
Veneto
La Regione Veneto ha dato fin da subito la possibilità di sperimentare all’interno delle IeFP. C’è sempre stato uno scambio positivo tra la regione e gli enti di formazione che venivano coinvolti nella fase prima della progettazione per creare dei bandi che fossero idonei alle richieste delle aziende e delle IeFP. La Regione Veneto è stata una delle prime ad attivare questo tipo di percorsi e ha dato fin da subito la possibilità agli studenti del sistema duale di attivarsi con il sistema di apprendistato (circa il 50% degli studenti del quarto anno sono apprendisti)
FVG
La nostra regione ha spinto tantissimo fin dall’inizio [...] per agevolare il duale, perché comunque parliamo anche di aspetti economico-finanziari: il venir meno di ore d’aula fa decrescere anche il contributo, quindi l’attività di tutoraggio viene svolta e viene riconosciuta anche in aggiunta, affinché l’ente possa garantire un servizio che sia quello didatticamente migliore aggiungendo questo ulteriore riconoscimento delle ore di tutoraggio in duale individuale sul ragazzo. Quindi, direi che questa regione è particolarmente sensibile su questa tematica, tant’è che l’ha normata e istituzionalizzata
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Emilia-R.
?
Per l’apprendistato duale purtroppo non ho particolari note. Avviare un apprendistato duale con la Regione Emilia-Romagna è veramente faticoso: c’è una serie di passaggi burocratici che ti fanno veramente faticare, tant’è che nelle esperienze – pur essendo tra i primi ad averle messe in atto in Emilia-Romagna – ci andiamo con i piedi di piombo, perché prima di andarci ad avventurare nell’apprendistato duale valutiamo molto se ne vale la pena, perché è molto faticoso da portare avanti. Parlando dei progetti di Intrapresa, noi li abbiamo sempre realizzati a prescindere che ci fosse un appoggio o meno della regione. Paradossalmente l’emergenza sanitaria ha smosso alcune dinamiche, perché, per riuscire a compensare le ore di stage che i ragazzi non potevano fare, la regione ha pensato di introdurre i percorsi chiamati «progetti di impresa» che vedono un’azienda madrina patrocinare un progetto
Emilia-R.
La nostra regione si sta avviando a ripensare l’intera organizzazione e strutturazione delle IeFP, oltre che a ragionare sull’esperienza duale, con ampio spazio a nuovi bandi
Centro
Toscana
No
Abbiamo dovuto chiedere insistentemente alla regione di equiparare, come è previsto dalla normativa, le IeFP alle scuole medie superiori. Quindi anche lì c’è stata una consultazione con il tavolo Stato-Regioni. Insomma, il dialogo istituzionale c’è ed è proficuo in questa fase di Covid, devo dire la verità
Marche
La nostra regione ha abbracciato questa modalità in modo piuttosto massivo
Lazio
?
La parte burocratica è stata ed è tuttora molto pesante con la regione: si è snellita la parte della progettazione, ma l’iter burocratico è molto rigido è pesante, è un continuo dover comunicare le minime variazioni di calendario ecc. ed è un lavoro costante di carte non indifferente. Hanno tentato di semplificare nell’arco degli anni e in parte ci sono riusciti, soprattutto nella parte finale di rendicontazione, ma c’è ancora molta strada da fare
Sud
Abruzzo
No
Adattamento a quello che già esisteva
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Molise
No
Campania
No
Manca un sistema di IeFP regionale
Puglia
?
Qualche settimana fa la Regione Puglia ha pubblicato un nuovo bando che permette agli enti di scegliere se sin dal triennio poter utilizzare una modalità duale attraverso l’alternanza rafforzata o l’apprendistato oppure utilizzare la modalità tradizionale. Questo dà la possibilità di poter creare una contestualità per il quarto anno. È la prima volta che la Regione Puglia ha cercato di dare una sistematicità al percorso
Calabria
No
Domanda di riserva...? Mentre il tessuto produttivo ci chiede un adeguamento veloce e immediato, noi abbiamo a che fare con delle istituzioni che sono «secolari» [...] Noi ci siamo trovati anche nei periodi di pandemia, quando abbiamo chiesto di trasformare alcune ore di stage in project-working, ad avere delle «non autorizzazioni a procedere» perché comunque non sono variate le linee guida in questo periodo. Quindi chi si assume la responsabilità? Un funzionario? Ce l’assumiamo noi. E noi, in periodo di pandemia, in piena zona rossa, stiamo facendo realizzare delle attività di alternanza a degli allievi con il «patema» che abbiamo, ma non abbiamo altre possibilità
Sicilia
No
Manca un sistema di IeFP regionale