La valutazione dell'esperienza duale nell'istruzione e formazione professionale
DOI: 10.1401/9788815371225/a1
¶
L’organizzazione
dell’attività: rilevare le eventuali difficoltà organizzative e burocratiche; le
problematiche con gli enti pubblici per la progettazione dei
percorsi¶{p. 278}
Area |
Regione |
Risposte |
Citazioni |
Nord |
Piemonte |
Una prima difficoltà è quella che
la sicurezza richiede oggi nei luoghi di lavoro |
|
Lombardia |
L’eccesso di documentazione
richiesta per l’attivazione dell’alternanza |
||
Lombardia |
Fino ad ora, comunque, non ci sono
state delle problematiche insormontabili, basta affrontarle con il
buon senso |
||
Liguria |
Bisogna alleggerire [...] Lo
capisco perché poi sono soldi pubblici. Assolutamente lungi da me
tornare ai tempi in cui c’erano enti che sono finiti in tribunale
perché usavano i fondi pubblici in modo poco trasparente. Questo
credo sia uno dei motivi per cui la burocrazia è così tenace, perché
ci sono state delle distorsioni. Però, forse oggi con la
strumentazione informatica riuscire ad alleggerire un po’ queste
pratiche sarebbe utile per tutti |
||
TAA |
No, a parte l’eccesso di
burocrazia |
||
Veneto |
Il problema grosso che abbiamo è
il portale che dobbiamo utilizzare per la partecipazione al bando.
La regione obbliga a utilizzare un portale che non è adatto per la
complessità che l’esperienza duale comporta [...] I diversi portali
che dobbiamo utilizzare non rispondono all’esigenza di
personalizzazione che invece caratterizza i percorsi duali, dobbiamo
piegare lo strumento al bisogno specifico |
||
Veneto |
Il problema principale che abbiamo
con la Regione Veneto è che i bandi escono sempre molto tardi
rispetto alla possibilità di progettare e rispetto alla selezione
degli allievi: ad esempio il bando per il quarto anno esce alla fine
di luglio. Questo è un grande problema per la scuola perché abbiamo
un alto numero di studenti che richiedono di partecipare al quarto
anno: questo vuol dire che noi dovremmo avere già una selezione
degli allievi nel mese di giugno. Poi, essendo un bando pubblico non
abbiamo la certezza che il nostro progetto venga approvato e questo
ci porta ad avere un conflitto con le famiglie che vorrebbero avere
sicurezza per i propri figli [...] Inoltre, alle volte la regione
non si rende conto di quelle che sono le problematicità all’interno
della scuola sia in ambito di progettazione che nello svolgimento
delle attività. Per esempio: nell’ultimo periodo, a causa ovviamente
della pandemia, sono state bloccate e sbloccate le attività in
azienda; questo comporta un dialogo non lineare con le aziende.
Servirebbe un tavolo più concertato per delineare scelte specifiche
comuni |
||
FVG |
In questo caso direi di no. Faccio
un esempio: adesso, nel periodo Covid, si è ragionato insieme alla
regione per trovare comunque, per i ragazzi che hanno i percorsi
duali, delle possibilità di project-work e con
le aziende per poter definire queste modalità, sia sincrone che
asincrone. C’è un dialogo costruttivo direi, la regione è
consapevole che questo sistema garantisce quella formazione, quindi
non ci sono particolari problemi |
||
Emilia-R. |
L’Emilia-Romagna è una regione con
cui si lavora bene ma c’è una sovrapposizione di dinamiche
burocratiche che a volte appesantiscono il lavoro, ma questo in
tutte le circostanze |
||
Emilia-R. |
I primi anni avevamo difficoltà
nel reperire l’utenza |
||
Centro |
Toscana |
Ci sono state problematiche perché
i percorsi di IeFP vengono approvati troppo tardi: vengono lanciati
a luglio-agosto, ci sono 90 giorni per l’approvazione, ma vengono
approvati sempre a gennaio-febbraio, quando la possibilità di fare
orientamento nelle scuole medie inferiori e l’iscrizione su Scuola
in Chiaro è scaduta [...] Finché i percorsi burocratici di
approvazione dell’IeFP non si allineeranno con la scuola, allora
avremo che l’IeFP sarà sempre una formazione di secondo livello,
lasciata un po’ così, al caso |
|
Marche |
Il dialogo con le istituzioni e
gli enti pubblici è stato in realtà molto positivo |
||
¶{p. 279} Lazio |
Nella progettazione non abbiamo
rilevato particolari difficoltà, per la Regione Lazio hanno
utilizzato un iter molto semplice : manifestazione di interesse a
proporre dei progetti, adesione degli iscritti, quindi dimostrare di
avere allievi interessati a quel percorso e uno scheletro
semplificato del progetto stesso. La parte complicata era la
richiesta di indicare già da subito l’abbinamento ragazzo-azienda.
Abbiamo richiesto la modifica di questo aspetto alla regione perché
è necessario un primo periodo di contatto tra ragazzo e azienda per
poi confermare l’abbinamento |
||
Lazio |
No, a parte l’eccesso di
burocrazia |
||
Sud |
Abruzzo |
Noi abbiamo riscontrato, almeno in
fase iniziale, una grossa resistenza ad esempio da parte di tutto il
comparto dei consulenti del lavoro, che hanno ostacolato molto il
ricorso a forme di contrattualizzazione che pure sono previste dal
sistema duale [...] È stato davvero molto complicato convincere le
aziende che era una strada percorribile; quindi, questa difficoltà
ci sembra di poterla rilevare, perché le aziende comunque sia si
rimettono ai consulenti del lavoro, soprattutto la piccola azienda
ha questo rapporto fiduciario con il consulente del
lavoro |
|
Molise |
Qui un aspetto molto problematico
sono i tempi: non siamo allineati con l’anno scolastico. Poi, la
mancanza di una programmazione a lungo termine, per cui ogni anno è
un nuovo anno (non abbiamo idea se i percorsi iniziano o no...)
questa è una difficoltà grande con la regione |
||
Campania |
Nessuna |
||
Puglia |
No, tranne che con le aziende. Con
quelle che hanno attivato l’apprendistato abbiamo dovuto lavorare un
po’ di più per stare dietro anche ai consulenti del lavoro che non
sono preparati nella gestione dell’apprendistato |
||
Calabria |
Vedi sopra |
||
Sicilia |
Ci vorrebbe una trasmissione di
non so quanti mesi... il problema cronico della Sicilia sono i
finanziamenti |
||
¶
Sono state realizzate
attività di monitoraggio durante l’esperienza (se sì, quali; se no,
perché)?
¶{p. 281}