Note
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D. Marini e F. Setiffi (a cura di), Una grammatica della digitalizzazione. Interpretare la metamorfosi di società, economia e organizzazioni, Milano, Guerini, 2020.
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D. Marini, Fuori classe. Dal movimento operaio ai lavoratori imprenditivi della Quarta rivoluzione industriale, Bologna, Il Mulino, 2018.
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Utilizzo la definizione da C. Gentili, Umanesimo tecnologico e istruzione tecnica. Scuola, impresa, professionalità, Roma, Armando, 2007.
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R. Sennet, L’uomo artigiano, Milano, Feltrinelli, 2008.
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Una verifica empirica a queste considerazioni si può reperire in «Bellafactory Focus», n. 7, 11, 2017, La sorpresa auto. La fabbrica 4.0 aumenta la quota di lavoro nei prodotti, Fondazione Ergo, www.fondazionergo.it/upload/pdf/BellaFactory/BFFOCUS7_DEF.pdf; D. Marini, I nuovi paradigmi dei lavori. I fabbisogni professionali dei lavoratori vicentini, Collana osservatori, n. 25, Milano-Treviso, Community Research&Analysis, 2019. Per una disamina esaustiva sul tema delle competenze si veda L. Benadusi e S. Molina (a cura di), Le competenze. Una mappa per orientarsi, Bologna, Il Mulino, 2018; L. Ribolzi et al., Dai saperi disciplinari alle competenze. Strategie organizzative per la progettazione del curricolo, Bologna, Il Mulino, 2020.
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D. Marini, Lessico del nuovo mondo. Una lettura dei mutamenti sociali ed economici, Venezia, Marsilio, 2021.
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Per una documentazione sui provvedimenti, rinvio a https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/orientamento-e-formazione/focus-on/Sistema-duale/Pagine/default.aspx.
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Si veda più avanti la nota metodologica e la traccia dell’intervista realizzata.
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Su queste figure, peraltro, si rende necessaria un’azione formativa e conoscitiva sul funzionamento e le opportunità del duale. Più spesso si riscontra una ritrosia da parte loro ad aderire alle proposte degli enti di IeFP su questo versante, bloccando possibili partnership con le imprese. Soprattutto nei confronti delle micro e piccole realtà produttive, queste figure professionali costituiscono una porta di accesso ineludibile.
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Il primo a evidenziare questa dimensione fu A. Giddens, Central Problems in Social Theory: Actions, Structure and Contradiction in Social Analysis, London, MacMillian, 1979.
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Mutuo questa definizione dall’analisi, su altri versanti, di G. Fuà e C. Zacchia (a cura di), Industrializzazione senza fratture, Bologna, Il Mulino, 1984.
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Per una riflessione su questi temi rinviamo a Marini, Fuori classe. Dal movimento operaio ai lavoratori imprenditivi della Quarta rivoluzione industriale, cit.; A. Magone e T. Mazali (a cura di), Il lavoro che serve. Persone nell’industria 4.0, Milano, Guerini, 2018; Marini e Setiffi (a cura di), Una grammatica della digitalizzazione. Interpretare la metamorfosi di società, economia e organizzazioni, cit.
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Si veda la nota metodologica.
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Per una riflessione sul ruolo e il significato dell’impresa formativa rinvio a R. Festi, Impresa formativa. Esperienze a confronto, Venezia, ISRE, 2018.
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La definizione è tratta da M. Crozier e E. Friedberg, Attore sociale e sistema. Sociologia dell’azione organizzata, Milano, Etas, 1978.
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Gli avvisi per la presentazione e l’approvazione dei percorsi di IeFP.
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Per un approfondimento su questi aspetti, rinviamo a D. Marini (a cura di), Alleati per competere. I rapporti fra imprese e Pubblica Amministrazione, Treviso, Canova Edizioni, 2015.
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È la rilevazione periodica che Unioncamere realizza presso un ampio campione di imprese nazionali volto a raccogliere le previsioni dei fabbisogni formativi e occupazionali, praticamente l’unico osservatorio nazionale rimasto su questi versanti a operare con continuità.
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CFP è l’acronimo di Centro di Formazione Professionale.