Avanzare insieme nella società anziana
DOI: 10.1401/9788815413086/c1
La domanda di assistenza degli
anziani si origina quindi per colmare il solco tra capacità diminuite a causa dello
stato psico-fisico, e performance necessarie per assicurare una buona salute funzionale
dell’anziano. Una domanda di assistenza agli anziani correttamente gestita, quindi,
segnerà in futuro la differenza tra un invecchiamento attivo della popolazione, oppure
l’aumento insostenibile di una frazione della popolazione sempre meno autonoma,
indipendente e partecipe della vita sociale del paese [cfr. ISTAT 2000; Lagiewka 2012;
Barbabella et al. 2022].
Introducendo i fattori ambientali e
personali nello studio della salute funzionale, la WHO apre le porte all’interazione tra
la società e le persone non-autosufficienti. Nel caso dell’ICF, il fuoco riguarda
l’impatto della società sulla non-autosufficienza, ma è interessante anche studiare la
relazione ribaltandone il verso. La quota di italiani con più di 65 anni era del 13% nel
1980, oggi è circa il 23%, e raggiungerà il 35% nel 2050, secondo lo scenario mediano
dell’ISTAT [2023a]: un terzo della popolazione italiana potrebbe avere presto bisogno di
assistenza.
Il modo in cui sarà gestita la
domanda di assistenza agli anziani avrà un impatto sui costi sanitari e di
cura in generale. Come già ricordato, la relazione tra stato psico-fisico
e limitazioni alle attività e alla partecipazione è biunivoca: rimandare un intervento
di assistenza oggi può peggiorare lo stato di salute dell’anziano e richiedere in futuro
interventi ancora più onerosi. Un peggioramento (evitabile) dello stato psico-fisico
degli anziani oggi comporterà quindi anche un aggravio (evitabile)
di spesa in futuro. Allo stesso tempo, il modo in cui sarà
organizzata l’offerta di assistenza agli anziani comporterà effetti sul resto della
popolazione. In Italia, una buona parte della domanda di assistenza degli anziani è
soddisfatta da familiari [ISTAT 2022a] e in modo informale. La qualità della
vita dei familiari dell’anziano non-autosufficiente può risultare
compromessa se non sono disponibili ausili o supporti adeguati, integrativi dell’aiuto
informale e/o alternativi.
Infine, una così ampia percentuale
di popolazione anziana sta aprendo nuove frontiere di mercato, riassunte nella
definizione di silver economy, a cui seguiranno certo a breve nuove
¶{p. 26}questioni legali sempre meno rinviabili che potremmo riassumere
sotto l’ombrello di silver law. L’espansione di un mercato di beni
e servizi dedicato agli anziani non è solo legato agli ausili tecnici che permettono di
superare il peggioramento delle capacità individuali, ma dipende anche dal maggior
consumo ricreativo ed educativo, oltre che da un maggior coinvolgimento in attività
lavorative, associative e di volontariato. La potenziale maggiore partecipazione degli
anziani ai consumi, alla vita economica e sociale del paese aprirà certamente spazi che
necessiteranno di adeguamenti legislativi, sia nella contrattualistica privata (ad es.
assicurazioni, diritto di famiglia, diritto del lavoro) che nel diritto pubblico (ad es.
fine-vita, diritti sociali e costituzionali). Silver economy e
silver law sono però in relazione con la non-autosufficienza
degli anziani: minore sarà la distanza tra capacità e performance, più velocemente si
espanderanno questi nuovi spazi, maggiore il gap, più difficilmente osserveremo
evoluzioni in entrambi i campi, e anzi potrebbero sorgere frizioni e tensioni sociali
(ad es. in tema di trasferimenti intergenerazionali, pensioni, tutela del lavoro
dipendente).
Prima di passare in rassegna le
tecniche e gli indicatori attualmente in uso per misurare la non-autosufficienza, in
figura 1.4 sono stati sistematizzati in un unico modello tutti i concetti affrontati in
questo paragrafo. Lo schema grafico pone le relazioni che determinano l’autosufficienza
dell’anziano al centro ¶{p. 27}di un sistema che lega insieme la
non-autosufficienza della popolazione anziana, la società e l’economia circostante,
semplificando il modello ICF della WHO, ma inserendone al contempo il cuore in un
organismo più complesso.
2. La misurazione della non-autosufficienza: ADL, IADL, GALI
Come descritto sopra, sebbene
correlata allo stato generale di salute psico-fisica, la domanda di assistenza degli
anziani può essere stimata correttamente e precisamente solo a partire dall’effettiva
salute funzionale degli anziani (con e senza ausili), cioè misurando le limitazioni alle
capacità e alle performance che l’anziano incontra nelle attività quotidiane necessarie
per il raggiungimento di obiettivi funzionali alla vita autonoma della persona stessa,
oppure all’interazione con altre persone e la società.
Nel 1963 Katz e colleghi
elaborarono una griglia di sei attività quotidiane in base alla quale determinare
l’autosufficienza di una persona: le Activities of Daily Living
(ADL), ancora oggi usate nella maggior parte delle indagini sulla non-autosufficienza, e
riportate in tabella 1.2 (in maniera semplificata e con alcune modifiche apportate nel
tempo, vedi Katz et al. [1970]). La capacità di eseguire queste
attività può essere autoriportata dal rispondente all’indagine, oppure determinata
dall’intervistatore, con osservazioni dirette e alcuni test fisici. L’obiettivo di
questa scala è determinare un punteggio (Indice di Katz delle attività quotidiane),
assegnando un punto per ogni attività che l’anziano è in grado di eseguire
autonomamente. Maggiore è il punteggio, maggiore è l’autonomia della persona nello
svolgere quelle attività basilari funzionali alla vita stessa.
Sviluppando questo modello,
tenendo conto delle riflessioni di Nagi [1965], Lawton e Brody [1969] elaborarono una
scala in grado di includere competenze più complesse anche rispetto all’interazione con
le altre persone e la società: le Instrumental Activities of Daily
Living (IADL). Le IADL sono otto attività, riportate in tabella 1.3, che
si aggiungono alle ADL.
Entrambi gli indici, basati su ADL
e IADL, prevedono una pluralità di domande, osservazioni dirette, o test fisici, cui
sotto¶{p. 28}porre l’anziano per verificarne le capacità rispetto alle
varie attività
[3]
. Questo ha fatto sorgere problemi di rilevazione, dovuti ai costi, alla
lunghezza del questionario e al tempo necessario per completare l’intervista,
soprattutto in considerazione della popolazione cui è somministrato il questionario.
Attività |
Descrizione della
capacità minima dell’anziano per ottenere il punto
nell’indice |
---|---|
Spostamenti |
Si muove da una posizione
all’altra e cammina autonomamente (anche con ausili
tecnici) |
Mangiare |
Mangia e beve senza
assistenza |
Vestirsi |
Sceglie vestiti adeguati ed è
capace di indossarli |
Igiene personale |
Si lava, si cura dei denti e dei
capelli, e si cura in generale del proprio aspetto (anche con ausili
tecnici) |
Continenza |
Controlla le proprie funzioni
corporali |
Uso della
toilette |
Va al bagno, usa le toilette, si
pulisce da solo, si sistema i vestiti, e ritorna senza assistenza
(solo ausili tecnici) |
Fonte: Nostra traduzione e
adattamento da Katz et al. [1970]. |
Attività e
partecipazione |
Descrizione della capacità minima dell’anziano per ottenere il
punto nell’indice |
---|---|
Usare il telefono o scrivere una
mail (comunicare con altre persone) |
Capace di rispondere al telefono e
comporre i numeri per avviare una comunicazione. Capace di scrivere
e aprire una mail |
Spesa |
Capace di muoversi autonomamente,
gestire l’inventario di casa e relazionarsi con altre persone per
provvedere autonomamente alle proprie spese di
consumo |
Preparazione dei
pasti |
Capace di pianificare, preparare e
servire autonomamente i propri pasti |
Mantenere in ordine la
casa |
Capace di pulire e mantenere
funzionante la casa, ad es. pulire le stoviglie, pulire fornelli
della cucina e lavandini, mantenere in ordine e funzionanti mobili,
soprammobili, elettrodomestici (con aiuto occasionale per i lavori
più faticosi o complessi) |
Gestire gli aspetti
medici |
Capace di scegliere, comprare e
dosare correttamente i farmaci e i medicamenti necessari alle
proprie cure |
Gestire le proprie
finanze |
Capace di gestire un conto
bancario/postale, pagare un conto o una bolletta per servizi di casa
(telefono, elettricità, acqua e gas), pagare l’affitto, rivolgersi
autonomamente a una banca o a un assistente
fiscale |
Spostarsi |
Capace di spostarsi usando un
mezzo privato o pubblico |
Fare il bucato |
Capace di lavare da sé i propri
vestiti |
Fonte: Nostra traduzione e
adattamento da Lawton e Brody [1969]. |
Note
[3] Nel tempo le categorie sono state modificate o aggiornate, e sono poi state aggiunte altre domande e test, specifici per ogni indagine. Vedi Ustün et al. [2010], Madans, Loeb e Altman [2011], Verbrugge [2016]. I test possono ad esempio riguardare semplici esercizi fisici, la risoluzione di problemi di logica e memoria, domande sull’attualità e la vita quotidiana. L’intervistatore è tenuto a osservare l’ambiente circostante ed eventuali ausili che l’anziano riceve durante l’intervista.