La lettura ad alta voce condivisa
DOI: 10.1401/9788815410238/c7
Dalla testimonianza di E.M.
risulta come la presentazione del Cv contribuisca ad alimentare la curiosità e la
motivazione a leggere un libro nuovo. Un altro elemento che caratterizza il gioco di
simulazione è l’oralità che viene praticata dai bambini e che diventa un allenamento
per consolidare la capacità di esposizione e di sintesi:
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Questo gioco mi piace molto perché quando noi non abbiamo letto un libro e il compagno lo presenta a volte ti viene voglia di leggerlo, soprattutto se lascia il finale in sospeso. Questo gioco ci servirà anche nel futuro perché, in un limite di tempo devi raccontare a parole tue e in breve il libro e anche perché ti aiuta a parlare in pubblico, soprattutto se sei timido (E.M., 10 anni).
Dall’intervista con Simone si
rileva un apprezzamento del gioco sia quando si è coinvolti in prima persona – nella
figura del Commesso viaggiatore – sia quando si ascolta, a sottolineare l’importanza
di saper assumere più punti di vista. Anche la fase dedicata al confronto tramite le
domande viene apprezzata in quanto determina un approfondimento sul tema:
A me questo gioco mi ha colpito perché è molto carino e aiuta le persone timide a parlare davanti a un pubblico e mi suscita felicità sia quando presento sia quando ascolto. Mi diverte vedere certi compagni che animano la discussione sia quelli che non lo fanno. Per me una novità è stata quando presentavo io e avevo preparato anche un cartellone in 3D. Mi piace la parte delle domande perché se non ho capito una cosa posso chiederla (S.T., 10 anni).
Questo gioco di finzione
rafforza sia la dimensione orale sia la dimensione sociale e socializzante della
lettura, favorendo un coinvolgimento emotivo dei bambini e innescando una
circolarità tra lettura e ascolto.
3.4. La lettura condivisa di e-book illustrati e interattivi
Tra le forme di lettura
multimodale e multimediale che prevedono l’attivazione di più canali sensoriali,
rientra la pratica di lettura condivisa di e-book illustrati e interattivi di
qualità. Si tratta di libri in digitale, che possono essere fruiti su dispositivi
mobili come tablet o smartphone, in cui testo, illustrazione, audio-narrazione e
interazione coesistono offrendo al lettore un’esperienza di lettura personalizzata
in un ambiente integrato [Moretti e Morini 2014; Morini
2017].¶{p. 178}
La presenza di una voce
narrante, che caratterizza gli e-book illustrati e interattivi, invita ad attivare
il canale dell’ascolto che può essere individuale o collettivo. Così come per gli
audiolibri, anche nel caso degli e-book, la possibilità di affidarsi a una voce e di
farsi guidare nella narrazione, accompagnati anche da musiche e suoni, è una
modalità per permettere di condividere il piacere di leggere e ascoltare.
Nel caso degli e-book, per
praticare una lettura condivisa, è necessario avere alcune risorse tecnologiche che
permettano l’amplificazione della narrazione audio (attraverso ad esempio delle
casse) e la condivisione dello schermo (ad esempio con un proiettore). In questo
modo è possibile attivare simultaneamente più canali: sia quello visivo sia quello
uditivo.
Da una ricerca sviluppata nelle
scuole del primo ciclo di istruzione [Morini 2017], è stato rilevato come questa
nuova pratica di lettura, che si avvale anche delle nuove tecnologie per promuovere
il piacere della lettura, è stata particolarmente apprezzata proprio per la qualità
della narrazione e per il piacere di poter fruire di una storia potenziandone
l’accesso all’immaginazione attraverso la voce di un professionista. Abbiamo chiesto
alle classi coinvolte nell’indagine esplorativa di raccontarci se e come è cambiato
il loro modo di leggere a seguito di questa esperienza. Ci sono alcuni elementi
ricorrenti nelle risposte degli studenti che fanno riferimento allo sviluppo della
capacità di espressione e di intonazione: «è cambiata la mia espressione nella
lettura, sentendo la voce narrante mi sono ispirata» (L.F.), al piacere derivante
dall’accompagnamento musicale che ha contagiato anche le successive letture: «ora mi
immagino le storie accompagnate dalla musica» (T.C.), al circolo virtuoso attivato:
«mi è venuta voglia di leggere» (S.G.) e allo sviluppo della capacità di attenzione:
«è migliorata la mia attenzione nella lettura» (D.N.). La lettura condivisa di
e-book illustrati e interattivi può quindi essere introdotta come strategia
potenziale per coltivare il piacere di leggere, valorizzando le nuove tecnologie.
Le pratiche di lettura ad alta
voce presentate sono da considerarsi solo esemplificative di come il modello
integrato di ¶{p. 179}educazione alla lettura può essere applicato,
operativamente, a livello micro e meso. Per migliorare la qualità delle azioni
progettuali e diffondere la cultura del dato, è importante promuovere la ricerca
educativa, avvalendosi di strumenti che possono essere condivisi e utilizzati
autonomamente da diversi attori, tra cui i docenti.
4. La motivazione alla lettura: uno strumento per la progettazione consapevole
A livello di macrosistema, una
delle azioni indirette della ricerca in educazione è quella di diffondere strumenti
validi e affidabili per rilevare informazioni sui profili dei lettori in grado di
contribuire ad arricchire la riflessione della comunità scientifica e di tutti i
soggetti coinvolti sul tema del piacere della lettura e della condivisione anche orale
di storie e racconti.
Tra questi, il Motivation
for Reading Questionnaire di Allan Wigfield e John Guthrie (1997)
tradotto e adattato al contesto nazionale da Moretti e Morini (Questionario sulla
motivazione alla lettura, QML [Morini 2019]), è uno strumento efficace per riflettere
sul costrutto della motivazione alla lettura, favorire lo sviluppo del piacere di
leggere, e rilevare dati in continuità tra i due gradi di scuola del primo ciclo di
istruzione, secondo una prospettiva diacronica
[2]
. L’uso del QML è molto importante per chi si occupa di promozione della
lettura al fine di favorire lo sviluppo del piacere di leggere perché consente di
rilevare aspetti implicati nella motivazione alla lettura e nelle sue molteplici
dimensioni [Baker e Wigfield 1999; Guthrie et al. 1999; Schiefele,
Stutz e Schaffner 2016]. Il QML è composto da 33 item e 4
¶{p. 180}fattori: Riconoscimento, Engagement, Competizione positiva,
Condivisione e socialità, e può essere utilizzato nella fascia di età dagli 8 ai 14
anni. Lo strumento è stato implementato dal gruppo di ricerca in una piattaforma
digitale in grado di restituire immediatamente un feedback sulla base del punteggio
ottenuto. Nella figura 1 viene presentato un esempio di feedback individualizzato,
relativo al fattore Condivisione e socialità, in cui il soggetto rispondente ha ottenuto
una media di punteggio basso (1,1 su 4).
Avvalersi del questionario nei
contesti formativi può rappresentare una risorsa per consentire la progettazione e
riprogettazione consapevole di interventi volti alla promozione della lettura, in tutte
le sue forme.
Su due fattori in particolare è
possibile prevedere l’introduzione di pratiche e strategie che possono contribuire ad
accrescere la motivazione alla lettura: il fattore denominato Engagement e quello
definito Condivisione e socialità. Nel primo fattore sono presenti dimensioni quali la
curiosità, intesa come l’aspirazione ad apprendere maggiormente circa un argomento di
interesse personale; il coinvolgimento, ov¶{p. 181}vero la possibilità
di vivere la lettura intensamente sul piano emotivo tanto da perdersi nella narrazione;
e la challenge, con cui si identifica il concetto di «sfida» che
determina la motivazione a scegliere di leggere testi complessi, lunghi e articolati che
possono essere affrontati grazie alla forte energia prodotta dall’interesse. Con il
fattore Condivisione e socialità, viene esplorata la lettura intesa come un’attività
collettiva da vivere insieme alla famiglia, agli amici, ai compagni di classe, che ne
riconoscono a loro volta il valore. Il raccontare ciò che si sta leggendo, scambiarsi
consigli, condividere narrazioni, sono tutte azioni che caratterizzano il profilo di una
persona interessata a far parte di una comunità di lettori. Questa dimensione sociale e
socializzante può essere una delle risorse da valorizzare per non perdere, nel tempo, il
piacere di leggere.
La rilevazione a livello micro,
come in un gruppo classe, o meso, in più classi di una stessa scuola o in più scuole
appartenenti a una rete, di informazioni circa il livello di motivazione alla lettura, e
più nello specifico l’identificazione delle dimensioni in cui gli studenti ottengono
punteggi più alti o più bassi, può consentire una progettazione maggiormente consapevole
degli interventi di promozione della lettura. Ad esempio, se viene rilevato in media un
punteggio basso nel fattore Engagement, sarà possibile prevedere l’introduzione di
attività che possono concorrere a stimolare il coinvolgimento e la partecipazione attiva
degli studenti nella lettura. È il caso del gioco del Commesso viaggiatore, in cui tutti
gli attori svolgono una funzione precisa e hanno una responsabilità nello svolgimento
del gioco, o della lettura condivisa di e-book illustrati e interattivi, che
generalmente suscita interesse e attrazione per le caratteristiche multimediali e
multimodali.
Se invece si riscontra una media
bassa nel fattore Condivisione e socialità, sarà possibile progettare con sistematicità
attività di lettura ad alta voce condivisa, per coltivare il senso di appartenenza alla
comunità, educare all’ascolto e condividere lo stesso libro. Introdurre nel contesto
scolastico strumenti che possono essere utilizzati in autonomia dai docenti, consentendo
agilmente di rilevare informazioni
¶{p. 182}affidabili sul profilo dei
lettori, concorre a sviluppare un atteggiamento scientifico e a promuovere una postura
professionale riflessiva.
Note
[2] Il QML è stato validato nell’ambito delle linee di ricerca della cattedra di Didattica della lettura e del Laboratorio di Didattica e Valutazione degli Apprendimenti e degli Atteggiamenti del Dipartimento di Scienze della Formazione (Università degli Studi Roma Tre). Lo strumento è disponibile nella versione digitale al link: http://laboratoriodidatticaevalutazione.uniroma3.it/QML/.