La lettura ad alta voce condivisa
DOI: 10.1401/9788815410238/c7
Le azioni a livello di macrosistema
sono più complesse e di per sé non sono alla portata delle singole scuole o degli
insegnanti, tuttavia sono individuabili, indirettamente, nelle retroazioni e nei
feedback che i livelli micro e meso possono generare. La tabella 2 rappresenta
sinteticamente l’applicazione dell’approccio integrato di educazione alla
¶{p. 172}lettura, nei suoi aspetti multilivello, sistemico e
multiattore, alle pratiche di lettura ad alta voce. Dalla tabella si evince che la
ricerca empirica in ambito educativo rappresenta il principale elemento che consente al
micro e al mesosistema di retroagire positivamente sul macrosistema, favorendo l’innesco
di traiettorie condivise quali: la diffusione degli esiti di ricerca, lo sviluppo
dell’atteggiamento scientifico e la promozione di posture professionali riflessive.
Sistemico |
Multiattore |
Traiettorie
condivise |
||
Multilivello |
Microsistema:
nel contesto classe o in piccoli gruppi |
Progettazione
consapevole |
Responsabilità
diffusa |
Coinvolgimento dei partecipanti
sul piano emotivo-affettivo-sociale Promozione del
piacere di leggere e ascoltare prestando attenzione ai fattori di
contesto Passaggi e scambi di ruoli (esempio: da lettore
ad ascoltatore) |
Mesosistema:
co-progettazione tra soggetti del territorio |
Impegno
diacronico |
Sviluppo del senso di appartenenza
a una comunità |
Valorizzazione della
bibliodiversità Passaggi e scambi di ruoli (esempio: da
scrittore a lettore) |
|
Macrosistema:
azione indiretta di tipo
bottom-up |
Raccolta sistematica di evidenze
empiriche |
Ricerca partecipativa con
triangolazione dei punti di vista Ricerca-azione Ricerca-formazione |
Diffusione degli esiti di ricerca
Sviluppo dell’atteggiamento scientifico Promozione di
posture professionali riflessive |
|
¶
Molte delle traiettorie condivise
connesse all’applicazione del modello integrato di educazione alla lettura alle pratiche
di lettura ad alta voce, che sono al centro delle attività svolte dal gruppo di ricerca
di Roma Tre, Dipartimento di Scienze della Formazione, sono affini alla proposta di
lettura ad alta voce promossa dal gruppo di ricerca dell’Università di Perugia [Batini
2021; 2022]. Quest’ultima proposta, infatti, si caratterizza per alcuni aspetti che
convergono nella direzione del modello integrato: la sistematicità, nel senso che la
lettura avviene in un quadro non casuale, organizzato, con una struttura e con la
consapevolezza di tutti gli attori in campo e ove possibile con una logica di
progettazione complessiva di scuola, di territorio e di comunità; la previsione di
un’ampia partecipazione da parte di tutti; l’idea che la lettura in generale non vada
sovrapposta alla letteratura o circoscritta all’area di competenza di un insegnante
specifico e che nello specifico la lettura ad alta voce richieda progettazione e
programmazione per passare dall’evento all’intervento.
3. Leggere ad alta voce: l’importanza dell’oralità e della condivisione
Nella prospettiva diacronica è
importante incoraggiare le strategie didattiche che recuperano l’oralità e la vocalità,
non solo con riferimento alle esperienze di lettura precoce. Parlare con altri dei libri
letti o ascoltati personalmente o di quelli presentati da altri, formulare domande,
discutere delle storie ascoltate, sono da considerarsi come attività fondamentali.
Infatti, tramite i meccanismi del passaparola ¶{p. 174}e del contagio
reciproco i bambini possono sviluppare competenze e capacità unitamente al piacere di
leggere.
La pratica dell’oralità comprende
la lettura ad alta voce dell’adulto mediatore, che tuttavia andrebbe bilanciata con
attenzione in quanto «il mediatore può attivare con la voce il canale uditivo, non
quello visivo né quello tattile che rimangono canali personali» [Paladin 2013]. In
questa direzione è possibile praticare differenti forme di lettura ad alta voce
condivisa in cui oltre all’alternanza delle figure che leggono e ascoltano è possibile
prevedere forme di lettura multimodale che consentano di potenziare il coinvolgimento e
attivare più canali sensoriali, soprattutto la percezione tattile, quella uditiva e
quella visiva. Tale accortezza va tenuta presente anche se i bambini sembra abbiano una
propensione alla percezione amodale, ovvero alla capacità innata di ricevere
un’informazione in una modalità sensoriale e di tradurla in qualche modo in un’altra
modalità sensoriale [Stern 1987].
Tra le tante possibili forme di
lettura ad alta voce condivisa, nel presente contributo intendiamo riportarne alcune che
si distinguono per avere delle caratteristiche affini alla proposta di lettura ad alta
voce promossa dal gruppo di ricerca dell’Università di Perugia [Batini 2021; 2022].
3.1. La giornata di lettura condivisa ad alta voce
Tra le iniziative che
caratterizzano la manifestazione Mostra e iniziative sulla lettura e
letteratura per l’infanzia, una in particolare è orientata a
promuovere la dimensione corale, collettiva e sociale della lettura: una giornata
intera dedicata alla lettura condivisa di uno stesso libro, praticata
simultaneamente sul territorio, in uno stesso giorno, coinvolgendo tutte le scuole
della rete. Nel ritualizzare l’evento le scuole si impegnano a invitare
rappresentanti istituzionali per sostenere un «modello» di lettore «importante».
Generalmente vengono coinvolti nella lettura e nell’ascolto: dirigenti scolastici,
insegnanti, personale ATA, studenti, genitori e anche figure emblematiche testimoni
della presenza del territorio. Nella giornata sono previsti scambi di ruoli e
¶{p. 175}funzioni, ad esempio la stessa persona passa da essere
lettore ad ascoltatore e viceversa. L’obiettivo è di coltivare il senso di
appartenenza alla comunità, di coinvolgere il territorio, di educare all’ascolto e,
soprattutto, di sviluppare il piacere di leggere e comprendere testi. Da una ricerca
condotta triangolando i punti di vista degli studenti, dei docenti e delle famiglie,
avvalendosi di questionari e focus group, è emerso come tale
pratica contribuisca a consolidare il senso di appartenenza alla comunità, a
rafforzare la continuità educativa sia verticale sia orizzontale sperimentando nuove
forme di coesione sociale e a promuovere il piacere di ascoltare e condividere lo
stesso libro [Morini 2011].
3.2. Il concorso «Poeti per il futuro»
Un’altra importante iniziativa
connessa alla manifestazione è il concorso Poeti per il futuro
rivolto alla scuola primaria e alla scuola secondaria di I grado, con la finalità di
avvicinare gli studenti all’esperienza della scrittura poetica. Il concorso invita a
esprimersi attraverso il linguaggio poetico, proponendo ogni anno una tematica su
cui riflettere e interrogarsi. È possibile candidare poesie a nome singolo, a
coppie, a piccoli gruppi o con l’intero gruppo classe. Nella valutazione, espressa
da una commissione di esperti, viene considerato: il valore artistico (poetico e
lirico), l’originalità del tema e la creatività del suo sviluppo e l’attinenza alla
tematica proposta annualmente dal bando. Le poesie premiate vengono presentate in
uno spazio pubblico, generalmente un teatro, in cui vengono lette ad alta voce, in
maniera condivisa e ritualizzata. Gli autori delle poesie vincitrici in questa
occasione, oltre a ricevere il premio, vengono coinvolti direttamente scambiando il
ruolo di scrittore con quello di lettore. La lettura viene accompagnata da musiche e
suoni e da immagini e illustrazioni d’autore che sono volte a favorire anche lo
sviluppo del senso estetico. Per dare diffusione dell’iniziativa e valorizzare
ulteriormente le poesie premiate, negli anni sono state raccolte le poesie migliori
e sono state pubblicate dalla casa editrice Anicia con
¶{p. 176}illustrazioni d’autore [Bambine e Bambini 2009; Bambini e
Ragazzi 2014; 2017; 2022].
3.3. Il gioco del Commesso viaggiatore
Tra le strategie orali che
possono essere introdotte con sistematicità nel contesto scolastico, che
incoraggiano la pratica di lettura ad alta voce, troviamo il gioco di simulazione
chiamato il «Commesso viaggiatore» [Moretti 2015]. Si tratta di un dispositivo
didattico articolato in fasi di gioco in cui il lettore è chiamato ad assumere la
postura di un Commesso viaggiatore (Cv), da cui prende il nome l’attività. Con
questo ruolo, il Cv ha a disposizione un tempo breve in cui presentare, oralmente,
un libro che intende promuovere. A seguire il gruppo di ascoltatori, dopo una
riflessione condivisa, formula delle domande in qualità di potenziali lettori a cui
il Cv dovrà rispondere in modo più convincente possibile. Verranno poi rivolte
domande più specifiche dei lettori cosiddetti «privilegiati», ossia scelti dal Cv
per fornire ulteriori stimoli sul testo. A conclusione di queste fasi il gruppo
esprime una propria valutazione sulla presentazione del libro e sulla modalità con
cui sono state formulate le risposte e comunica l’esito al Cv. Il gioco si ripete
con sistematicità nel tempo prevedendo lo scambio di ruoli: il Commesso viaggiatore
diventerà un lettore potenziale e uno dei lettori potenziali assumerà il ruolo di
Commesso viaggiatore.
Da interviste condotte a gruppi
classe in cui viene praticato questo gioco di simulazione, emerge come il passaggio
dalla lettura individuale alla socializzazione pubblica e condivisa di quanto letto
sia strategico per coltivare il piacere di leggere.
Dalla testimonianza di E.M.
risulta come la presentazione del Cv contribuisca ad alimentare la curiosità e la
motivazione a leggere un libro nuovo. Un altro elemento che caratterizza il gioco di
simulazione è l’oralità che viene praticata dai bambini e che diventa un allenamento
per consolidare la capacità di esposizione e di sintesi:
¶{p. 177}
Note