Ludovico Albert, Daniele Marini (a cura di)
La valutazione dell'esperienza duale nell'istruzione e formazione professionale
DOI: 10.1401/9788815371225/a1
– Gli enti possono pensarsi non solo come soggetto formativo, ma anche come «agenzia del lavoro» (orientamento, accompagnamento e collocamento)?
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Area
Regione
Risposte
Citazioni
Nord
Piemonte
Creando questo servizio al lavoro proprio per cercare di unire le richieste dell’azienda, che magari cerca una persona da far crescere, e allo stesso tempo la nostra utenza ha bisogno di trovare lavoro
Lombardia
Necessitano tuttavia di personale formato e impegnato esclusivamente per quel fine
Lombardia
L’idea che noi abbiamo, anche con il sistema duale è che la finalità ultima sia l’inserimento all’interno del mondo lavorativo, non l’esame finale
Liguria
Noi il percorso di accreditamento lo avevamo già iniziato e a maggior ragione quest’esperienza sicuramente ha rafforzato questa idea, anche in una logica che va oltre la categoria, più legata al duale
TAA
No
Per noi è difficile. Gli enti non hanno fatto un passo verso l’essere anche agenzia per il lavoro, non diventano delle identità di intermediazione
Veneto
?
Temo che se diventassimo o ci ripensassimo solo agenzia per il lavoro perderemmo tutta la componente formativa
Veneto
Operiamo già come agenzia del lavoro perché da anni abbiamo attivato all’interno del nostro corpo salesiano (a livello nazionale) strutture che si chiamano SAL (sportello al lavoro) e ogni scuola ha un proprio sportello. Noi abbiamo uno sportello dedicato, con un programma specifico, difatti noi siamo agenzia intermediaria perché abbiamo anche l’abilitazione e i nostri allievi o le aziende che si iscrivono vengono abbinati
FVG
Noi facciamo placement sistematicamente perché, essendo coloro i quali formano quelle competenze, le aziende ce lo chiedono [...] anche sul nostro sito c’è la possibilità di fare incrocio domanda-offerta. Però non è un’attività chiamiamola «economica» per noi, è un’attività che sta nell’essere ente di formazione che lavora su quel tipo di professionalità, quindi a contatto con le aziende, ma sul placement non c’è intermediazione, non c’è quel ruolo di incrocio, cioè c’è ma non è un ruolo che in questo momento è istituzionalizzato, si andrebbe a invadere un campo diverso
Emilia-R.
Abbiamo, sia come AECA sia come CNOS-FAP, un ufficio dedicato al collocamento lavorativo; quindi avvia anche tirocini
Emilia-R.
Sotto certi aspetti fungiamo proprio da agenzia del lavoro
Centro
Toscana
Noi siamo anche accreditati come agenzia per il lavoro, perché dopo aver formato una persona poi in fondo ci mancava l’ultimo tassello, cioè l’incrocio domanda-offerta lavorativa
Marche
Di fatto noi siamo diventati una sorta di agenzia per il lavoro, non andiamo a intaccare una parte di lavoro svolto ovviamente dalle agenzie competenti
Lazio
Stiamo aprendo nei nostri centri degli sportelli di servizio al lavoro con personale che stiamo qualificando proprio per questo tipo di servizio, sia rivolto al singolo [...], sia rivolto alle aziende
Lazio
Sud
Abruzzo
Possono pensarsi così ma c’è bisogno che la normativa, anche quella regionale, sostenga questo percorso
Molise
Abbiamo creato una Aps, ovvero un dipartimento del nostro centro accreditata per i servizi al lavoro con cui attiviamo tirocini formativi [...] Anche il collocamento è un aspetto importante su cui noi stiamo lavorando
{p. 312}
Campania
Un percorso del genere si misura sull’inclusione socio-lavorativa. Per questo noi stiamo mettendo in piedi una cooperativa sociale
Puglia
Sono servizi per il lavoro che operano separatamente dai percorsi di formazione professionale
Calabria
Noi siamo accreditati per i servizi del lavoro [...] Questa era già una realtà prima, a maggior ragione lo è ora. Non tanto perché la nostra mission è quella del collocamento ma la nostra mission è quella di facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani [...] tra gli stakeholder importanti ci sono le APL, perché l’interazione più regolare con le APL che condividono la nostra mission ci permette di realizzare dei servizi che in altro modo non si potrebbero realizzare
Sicilia
I miracoli li facciamo. Non sempre ci riusciamo ma li facciamo, e questa è la cosa principale, proprio per la missione che abbiamo [...] noi ci siamo buttati anche nell’APL perché uscire da un percorso triennale serve poi per immetterci nel mercato del lavoro; quindi, proviamo a continuare a fare un percorso, tant’è che probabilmente diventeremo anche CAF; faremo consulenze ai ragazzi o a chi vuole aprire un’attività. E poi, dobbiamo prendere quei canali di finanziamento diversi dai finanziamenti stessi pubblici, che ci permettano di sopravvivere
 
 
 
 
– Ritiene che l’offerta formativa dell’ente nella forma duale si debba aprire anche ad altre fasce di popolazione come i giovani post-diploma, lavoratori adulti, disoccupati, ...?{p. 314}
Area
Regione
Risposte
Citazioni
Nord
Piemonte
No
Non lo vedo tanto bene per lavoratori adulti o disoccupati perché il loro obiettivo è trovare lavoro, fare dei corsi brevi che diano competenze spendibili immediatamente. In un percorso duale, per degli adulti che devono guadagnare e mantenere una famiglia, lo vedo un po’ difficile da raggiungere. Per un adulto mi aspetto più un percorso breve che dia competenze necessarie oggi per poter essere inserito e trovare lavoro
Lombardia
Lombardia
Il problema non è la capacità dell’ente di offrire o meno questi percorsi, ma c’è una carenza di finanziamento. Oggi vediamo che c’è una fortissima prevalenza di politiche passive del lavoro, anche per effetto delle spinte sindacali e di protezione, piuttosto che un’offerta di politiche attive del lavoro
Liguria
Il duale inteso come logica e come visione credo che potrebbe essere utilissimo in percorsi diversi, dovrebbe assolutamente essere inserito anche in altri percorsi
TAA
Toglierei il limite di età. Molti sono scettici a essere apprendisti a 40-50 anni, ma non ha senso perché si è sempre apprendisti in tanti ambiti di vita. Se stai facendo una riqualificazione vuol dire che stai apprendendo nuove competenze. Anche per gli adulti e anche l’ITS dovrebbe essere fatto solamente in apprendistato. Si dovrebbe fare a prescindere, non è una questione tecnica, ma di cultura
Veneto
Gli adulti disoccupati farebbero fatica ad aderire a questo tipo di realtà e alle regole del gioco
Veneto
FVG
Sui disoccupati se si prova con una formazione strettamente collegata all’apprendistato di secondo livello sì, assolutamente sì, perché permette l’inserimento nel mondo del lavoro, ma anche di poter avere un sostegno al reddito
Emilia-R.
Dipende dal duale: se parliamo dell’apprendistato duale per un disoccupato che magari ha già superato i 40 anni, si fa fatica a dare una motivazione adeguata all’azienda per attivare quel tipo di percorso
Emilia-R.
Centro
Toscana
Marche
Lazio
Lazio
Sud
Abruzzo
Molise
Noi abbiamo visto che per alcune fasce di utenza, ad esempio persone molto adulte, il tipo di impostazione duale potrebbe esser molto interessante, proprio per una riqualificazione delle competenze. Di fatto, anche per i giovani diplomati potrebbe essere interessante aprire l’esperienza del duale
Campania
Puglia
Calabria
(vedi risposta precedente)
Sicilia
 
 
 
 
4. Istituzioni e policy:
– State utilizzando altri strumenti/iniziative in modo complementare (ad es. assegno di collocamento per seguire i giovani dopo l’uscita dai percorsi, utilizzo fondi privati, ...) per dare maggiore efficacia all’azione di inserimento lavorativo?
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