La valutazione dell'esperienza duale nell'istruzione e formazione professionale
DOI: 10.1401/9788815371225/a1
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2. Il rapporto dell’ente col
territorio:
– Nella creazione di una
«governance» del sistema della formazione a livello territoriale, sviluppando reti
di relazione con altri soggetti (istituzionali, imprenditoriali
ecc.)¶{p. 308}
Area |
Regione |
Risposte |
Citazioni |
Nord |
Piemonte |
Il fatto di gestire questo
percorso che ha molte attività in azienda, fa sì che si crei una
rete con le aziende |
|
Lombardia |
Si è inoltre proceduto al
confronto anche tra enti formativi coinvolti nella realizzazione
degli stessi percorsi |
||
Lombardia |
Con le aziende e con le
associazioni aziendali abbiamo costanti rapporti proficui. Abbiamo
relazioni anche con il settore istituzionale: tutta l’attività di
orientamento si fa con delle governance
locali |
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Liguria |
Per noi già preesisteva, però per
esempio si sono rafforzati i rapporti con altri enti che magari
fanno queste esperienze. Per esempio, noi abbiamo lavorato di più e
ragionato di più con il Villaggio del Ragazzo [...] Con le
istituzioni direi di no, più o meno l’attività è sempre stata
abbastanza continua |
||
TAA |
Abbiamo reti consistenti, abbiamo
un territorio ricco di relazioni |
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Veneto |
Tra organismi di formazione è
stata un’occasione di coesione maggiore per mettere insieme i
diversi compiti operativi supervisionati da Anpal, creando un tavolo
tecnico con la Regione Veneto, poi abbiamo costruito delle
collaborazioni con i consulenti del lavoro e localmente sono state
create delle relazioni di collaborazione con alcune associazioni di
categoria anche se non sempre fruttuose |
||
Veneto |
Partecipiamo a tantissimi tavoli
con stakeholder del
territorio |
||
FVG |
Il sistema a rete è un sistema che
già c’è, sugli enti di formazione la FP viene regolamentata da
un’ATI, non ci sono soggetti sparsi: viene dato conferimento a
un’ATI per svolgere l’attività di FP sul territorio regionale;
quindi, l’interlocutore di fatto è unico [...] Era già precedente,
non è stato un discrimine il duale |
||
Emilia-R. |
Abbiamo un ente che fa un lavoro
di rete un po’ per tutti i centri in realtà, ma soprattutto per i
centri di formazione professionale di stampo cattolico (salesiani,
diocesani ecc.), si chiama AECA e ha anche un ruolo di azione di
rete |
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Emilia-R. |
Rapporto con tutti gli enti con
cui siamo associati: tutti gli enti di associazione AECA [...]
Rafforzamento rapporti con le associazioni di categoria e gli
imprenditori del territorio |
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Centro |
Toscana |
Abbiamo valorizzato dei contatti
che avevamo già prima. Quindi, associazioni di categoria...
lavoriamo molto con delle reti sociali: società della salute,
sportelli Caritas, sportelli Acli, sportelli di Patronato Cisl [...]
Quindi non andiamo a cercarli tanto nei centri impiego, che
purtroppo funzionano molto poco, quanto più nelle reti di sportelli
sociali |
|
Marche |
Questo è un elemento che un po’ ci
manca, abbiamo lavorato molto sulle singole imprese. Abbiamo un
tavolo che si riunisce una volta l’anno con i rappresentanti delle
imprese significative con i quali ci confrontiamo, è un tavolo che
ci è in parte imposto dalla regione per il sistema di
accreditamento |
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Lazio |
L’esperienza del duale ha portato
necessariamente la ricerca di collaborazioni nuove e l’apertura
verso diversi canali, aspetto molto arricchente, collaborazione con
aziende e con imprese nuove. Stiamo intrattenendo e sviluppando dei
dialoghi con Confartigianato, CNA, con Confindustria per alcuni
settori, con alcuni enti bilaterali. Si stanno strutturando delle
governance di sistema |
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Sud |
Abruzzo |
No |
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¶{p. 309} Molise |
Il lavoro più grande lo abbiamo
con le imprese e con i corpi intermedi, però siamo a un livello
ancora iniziale, ancora da sviluppare, nelle idee e nei
fatti. |
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Campania |
Abbiamo sviluppato una serie di
relazioni istituzionali con i servizi sociali del comune molto forti
[...] col centro dell’impiego [...] abbiamo garantito anche qualche
inserimento lavorativo dei familiari delle ragazze [...] con le
scuole: da questo progetto di IeFP sono nati 2 progetti che stiamo
realizzando con Fondazione Con i Bambini [...] con le organizzazioni
sindacali [...] con la municipalità, con la regione, col
comune |
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Puglia |
Oltre le aziende che ospitano,
Anpal e gli studi di consulenza, non ha coinvolto altri
attori |
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Calabria |
Questo progetto è stato un
progetto-emblema del territorio, anche perché questo è un progetto
di legalità, in cui abbiamo insegnato alle ragazze che hanno una
dignità. C’è una dignità della donna, della persona che non può
essere mortificata: tutte loro venivano da situazioni difficili,
nessun genitore che lavorava in maniera legale [...] abbiamo
relazioni con i corpi intermedi delle imprese e quindi non
direttamente con le imprese. Per citare Reggio Calabria, noi abbiamo
relazioni con Unindustria, con delle imprese direttamente, con
organizzazioni che si occupano di agricoltura come la CIA, con
Confesercenti per quanto riguarda la parte di estetica, parrucchieri
(..) È fondamentale avere questo tipo di relazioni, altrimenti non
sarebbe possibile realizzare attività di formazione professionale
[...] bisognerebbe investire di più, perché, se continuiamo a essere
a rimorchio solo degli enti pubblici, l’Italia sarà sempre più
diseguale [...] Il sistema duale ha in qualche modo anche costretto
questa rete di relazioni, ove non fosse stata presente. Ha cercato
di eliminare delle possibili pigrizie dei centri di formazione, che
in qualche modo potevano dare delle risposte standardizzate e poco
legate alle esigenze delle imprese |
||
Sicilia |
La partnership con le aziende
dovrebbe essere approfondita ulteriormente. Sotto questo aspetto noi
abbiamo preso contatti con Confesercenti, Confartigianato,
Federalberghi |
||
¶
3. L’identità e le finalità
dell’ente:
– Gli enti possono
pensarsi non solo come soggetto formativo, ma anche come «agenzia del lavoro»
(orientamento, accompagnamento e collocamento)?
¶{p. 311}