La valutazione dell'esperienza duale nell'istruzione e formazione professionale
DOI: 10.1401/9788815371225/a1
– Nelle attività di
orientamento rivolte ai giovani e alle famiglie¶{p. 302}
Area |
Regione |
Risposte |
Citazioni |
Nord |
Piemonte |
In orientamento si presentano i
corsi tradizionali e questi sperimentali [...] Alcune [famiglie,
N.d.R.] sono molto contente, altre più
protettive, timorose, ansiose e ti dicono anche che il loro
«bambino» di 15-16 anni che va già a lavorare, sembra quasi di
mandarlo al lavoro forzato. Quindi c’è anche un lavoro da fare con
le famiglie, e questo è proprio il compito del coordinatore dei
tutor d’aula negli incontri che noi facciamo almeno 3-4 volte
all’anno |
|
Lombardia |
Incontri periodici annuali (mese
di maggio) con gli allievi interessati al progetto e con i genitori
(mese di giugno) |
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Lombardia |
No |
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Liguria |
Se il duale diventa – come io
spero diventi – una modalità che può cominciare anche dal primo
anno, allora è fondamentale perché è l’equivalente dello stage
[altrimenti c’è un ri-orientamento o un orientamento all’interno di
una scelta già fatta, N.d.R.] |
||
TAA |
Sì |
(Pare di sì, ma senza modifiche
rispetto al passato) |
|
Veneto |
Promozione finalizzata al sistema
duale rivolto ai ragazzi e alle famiglie, valorizzandolo anche a
livello ministeriale, anche il fatto di presentare i corsi sul
quadriennio. Dipende dal contesto e dalla platea con cui si ha a che
fare, perché spingere molto sul duale con famiglie di ragazzi ancora
piccoli (fine terza media) può spaventare |
||
Veneto |
Sì |
(Non precisato) |
|
FVG |
Sì |
(Vedi domanda valutazione sugli
studenti) |
|
Emilia-R. |
Nella cultura delle famiglie
purtroppo attualmente c’è ancora molto l’idea che il percorso di CFP
sia un percorso di serie B: «non ce l’ho fatta con il percorso
scolastico ordinario (bocciature, dispersione scolastica) e allora
arrivo al CFP [...] c’è bisogno di combattere questa cultura e
allora l’attività di promozione è fondamentale: facciamo vedere cosa
abbiamo fatto nei quarti anni, si dedica del tempo alle classi per
far loro capire quali sono le possibilità che hanno a disposizione
[...] Il problema in Emilia-Romagna è che spesso, per come è
strutturata, ci si trova a fare un’attività di ri-orientamento
invece che di orientamento. Purtroppo, parlando della IeFP e ci
rientra dentro anche il sistema duale, ci si ritrova a intervenire
su una situazione già avviata, cioè sul ragazzo che dice «non ce
l’ho fatta con la scuola e ce la devo fare perché voglio un
riscatto». È una dinamica che capisco ma non ci sarebbe stato
bisogno di ri-orientarlo se fin da subito il ragazzo avesse avuto
accesso al percorso senza prima essere passato da una sofferenza a
livello scolastico [...] E questo in Emilia-Romagna è a sistema:
devi fare un anno di scuola superiore e poi puoi accedere al CFP,
che tradotto vuol dire: vai a scuola, vieni bocciato una o due
volte, vai al CFP |
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Emilia-R. |
Incontri periodici con i ragazzi e
le famiglie |
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Centro |
Toscana |
(Vedi domanda valutazione sugli
studenti) |
|
Marche |
No |
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Lazio |
Il poter arrivare fino al quarto
anno ha cambiato anche la comunicazione e l’orientamento che
facciamo rivolta ai ragazzi che escono dalla terza media, perché un
conto è dire che dovranno fare tre anni e poi se vogliono proseguire
devono necessariamente rientrare nel canale di istruzione, un altro
è presentare la possibilità di raggiungere un diploma di qualifica
anche con una forte esperienza lavorativa di alternanza o di
apprendistato, si offrono opportunità differenti e quindi abbiamo
modificato il canale comunicativo verso i ragazzi e le
famiglie |
||
Lazio |
Sì |
(Non precisato) |
|
¶{p. 303} Sud |
Abruzzo |
No |
|
Molise |
Abbiamo creato degli strumenti,
ora ne stiamo creando altri perché quest’anno l’orientamento è
soprattutto online, per far capire meglio l’esperienza del duale e
dell’apprendistato di primo livello |
||
Campania |
Abbiamo un’orientatrice molto
esperta che segue i ragazzi e abbiamo fatto anche un progetto con
Anpal con altre politiche di orientamento che abbiamo seguito:
abbiamo fatto un lavoro con i ragazzi, con le famiglie, e anche con
gli attori locali del territorio: servizi sociali, centro per
l’impiego, e le scuole [...] era un’attività che non avevamo mai
fatto prima e che anche ora ha un impatto molto relativo sul monte
ore delle attività |
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Puglia |
No |
||
Calabria |
|||
Sicilia |
No |
||
¶
– Nelle strategie di
comunicazione verso l’utenza e verso gli
«stakeholder»¶{p. 305}
Area |
Regione |
Risposte |
Citazioni |
Nord |
Piemonte |
? |
|
Lombardia |
Confronto soprattutto con
associazioni del territorio del settore per stimolare gli associati
alla partecipazione ai singoli progetti formativi, coinvolgendo
inoltre i titolari delle diverse attività presso il nostro ente in
incontri illustrativi circa le potenzialità del sistema
duale |
||
Lombardia |
No |
||
Liguria |
No |
||
TAA |
Abbiamo fatto «Chi fa cosa» ovvero
una sorta di opuscolo che definisce i ruoli di ognuno (scuola,
azienda, apprendista, tutor aziendale, tutor
formativo) |
||
Veneto |
No |
||
Veneto |
No |
La regione ha stanziato un numero
di studenti per classi tale da non poter superare i quarti anni,
quindi le classi non possono aumentare. Per questo motivo non
possiamo fare troppa comunicazione altrimenti aumenteremmo troppo il
numero di candidati senza avere la possibilità di creare nuove
classi |
|
FVG |
Sì |
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Emilia-R. |
Nei confronti delle imprese,
avendo noi un ufficio dedicato al lavoro, abbiamo organizzato anche
delle giornate di orientamento in cui abbiamo presentato alle
aziende, per esempio, il discorso dell’apprendistato duale [...]
[L’impresa] fatica a capire alcune distinzioni. Ad esempio, se io
parlo a un’azienda di apprendistato duale e glielo spiego per sommi
capi, capisce, potrebbe interessarle, poi si rivolge al suo
consulente del lavoro, il consulente del lavoro non è assolutamente
preparato e le dice: «Assolutamente no. È l’apprendistato!», che
però è un’altra cosa. Dal suo consulente del lavoro arriva il
messaggio che è una cosa che assolutamente non le conviene, questa è
una cosa che abbiamo dovuto affrontare |
||
Emilia-R. |
Utilizzando strategie di
comunicazione semplici: dalla lettera alla famiglia, dalla riunione
con le famiglie stesse, manifesti per la città e pubblicità sui
principali social media: Instagram, Facebook |
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Centro |
Toscana |
Stiamo collaborando proprio con un
comunicatore (un giornalista) e anche con un ingegnere delle
telecomunicazioni |
|
Marche |
Non abbiamo svolto attività
particolari di comunicazione, se non la classica pubblicità mediante
i social media |
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Lazio |
Mediante i soliti canali di
comunicazione maggiormente conosciuti e utilizzati |
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Lazio |
(Nulla di particolare o di nuovo
rispetto al tradizionale) |
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Sud |
Abruzzo |
No |
|
Molise |
All’inizio abbiamo fatto degli
incontri per sensibilizzare le aziende e il mondo dei consulenti del
lavoro, per far capire meglio il tipo di attività. Adesso abbiamo i
profili social e su questo cerchiamo di fare una comunicazione, di
raccontare storie dei nostri ragazzi che possano far capire meglio
l’esperienza che stanno facendo. Quindi, anche verso l’esterno, ad
esempio verso centrali di cooperative, ordine dei consulenti, stiamo
cercando di sensibilizzare con il racconto della nostra esperienza,
per far capire cosa è il duale e come le imprese possono essere
implicate |
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¶{p. 306} Campania |
Tieni presente che un corso duale
vale 95.000 euro, che è una cosa scandalosa, perché per un corso di
900 ore è pochissimo. Pensa che un corso di 200 ore di informatica
in regione lo pagano 140.000 euro: è una cosa scandalosa come
trattano il duale [...] in qualsiasi azienda in cui andiamo,
raccontiamo queste esperienze di Scampia, raccontiamo del Premio
Olivetti, delle vicende successe con queste
ragazze |
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Puglia |
No |
||
Calabria |
No |
||
Sicilia |
No |
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