La valutazione dell'esperienza duale nell'istruzione e formazione professionale
DOI: 10.1401/9788815371225/a1
Come hanno modificato le
loro procedure organizzative in modo da far diventare l’impresa anche un «luogo
formativo»?
¶{p. 246}
Area |
Regione |
Risposte |
Citazioni |
Nord |
Piemonte |
Individuazione tutor aziendale
Coinvolgimento stesura piano
formativo |
Il tutor aziendale e scolastico
sono due figure che si parlano, che si incontrano, che condividono
gli obiettivi del percorso formativo, che stabiliscono insieme quali
sono le tempistiche di ingresso del ragazzo in azienda, quali sono
gli obiettivi del processo di apprendimento, cosa deve imparare il
ragazzo e i tempi |
Lombardia |
No, soprattutto le
piccole |
Spesso ci si è trovati in
difficoltà nel creare realmente il luogo formativo per la tipologia
d’azienda (individuale o familiare) |
|
Lombardia |
|||
Liguria |
Sì, quelle più
strutturate |
Ci sono parrucchieri ed estetiste
che non hanno mai studiato, hanno sempre e solo lavorato; quindi, è
più difficile far capire loro quale ruolo possono ricoprire per la
formazione |
|
TAA |
|||
Veneto |
Non sa |
Sicuramente la differenza la fa il
tutor aziendale e quanto è sensibile alle tematiche dell’esperienza
e quanto ha compreso la finalità della stessa; nella nostra
esperienza abbiamo visto che più l’azienda è grande e più ha diverse
figure di riferimento, più si riesce a creare un luogo
formativo |
|
Veneto |
|||
FVG |
Sì |
||
Emilia-R. |
Alcune sì, altre
no |
||
Emilia-R. |
No |
||
Centro |
Toscana |
No |
Purtroppo, in questo momento sono
rarissime le imprese che hanno consapevolezza di avere una
responsabilità formativa |
Marche |
Sì, soprattutto le
piccole |
Sul piano organizzativo, la grande
azienda mette a disposizione dell’alunno un referente, ma più di
tanto non modificano il loro assetto; diverso è per le piccole
aziende, più facilitate anche nei tempi, nel seguire il ragazzo nel
processo di apprendimento e dove il tutor aziendale è maggiormente
coinvolto e segue il ragazzo più da vicino, accompagnandolo nelle
diverse fasi del processo |
|
Lazio |
Sì, le più
strutturate |
Sicuramente le aziende più serie e
più strutturate hanno fatto un passo in più, organizzandosi per
fungere anche da luogo formativo, puntando sul tutor aziendale che
diventa punto di riferimento con un’assegnazione di responsabilità
seria e concreta. Cosa che talvolta in aziende più piccole e meno
strutturate non si è verificato |
|
Lazio |
|||
Sud |
Abruzzo |
Individuazione tutor aziendale
Coinvolgimento stesura piano
formativo |
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Molise |
Sì, in parte |
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Campania |
Aziende sensibili alla formazione
dei lavoratori |
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Puglia |
|||
Calabria |
No |
Diciamo che noi abbiamo colto
delle sensibilità che magari prima loro non avevano messo a fuoco.
Dedicare l’attenzione attraverso un tutor formativo o direttamente
attraverso il titolare in alcune attività secondo noi è già stato un
grosso risultato |
|
Sicilia |
Manca alle aziende una cultura
formativa |
||
¶
Come le imprese hanno
affrontato l’idea di avere dei minori in contesto
lavorativo?¶{p. 248}
Area |
Regione |
Risposte |
Citazioni |
Nord |
Piemonte |
Nessun problema |
Proprio in questi ultimi anni i
ragazzi faticano un po’ a capire questo e la loro prima riflessione,
non di tutti, è che «è quasi uno sfruttamento, perché non mi pagano,
mi chiedono di svolgere dei lavori». Il nostro impegno è di aiutarli
a comprendere che non li pagano ma gli insegnano un mestiere [...]
Molti a fine triennio, dopo gli esami, tornano nell’azienda dove
hanno vissuto l’alternanza negli anni precedenti |
Lombardia |
Alcune
difficoltà |
La stesura condivisa della
convenzione e del progetto formativo individuale hanno reso tuttavia
superabile tale criticità |
|
Lombardia |
Alcune
difficoltà |
Per i lavori notturni, come i
panificatori |
|
Liguria |
Alcune
difficoltà |
||
TAA |
Nessun problema |
||
Veneto |
Alcune
difficoltà |
Le aziende hanno difficoltà
soprattutto in certi contesti (ad es.
automotive) ad affidare certi compiti o
impegni particolari a ragazzi «piccoli». Molte aziende ci dicono che
piccoli così non li accettano |
|
Veneto |
Nessun problema, non è stata una
novità |
||
FVG |
Nessun problema, si pratica da
anni |
||
Emilia-R. |
Nessun problema, si pratica da
anni |
||
Emilia-R. |
Non inviano alunni
minorenni |
||
Centro |
Toscana |
Alcune
difficoltà |
La risposta è molto individuale:
dipende sia dal settore, quello meno pericoloso è più ricettivo e
quello più pericoloso è meno ricettivo, e dipende dal datore di
lavoro |
Marche |
Alcune
difficoltà |
Per la piccola azienda non è un
problema, mentre per la grande azienda si entra dentro a un sistema
un po’ più complesso, con maggiore burocrazia e dove l’azienda si
tutela maggiormente, richiede molti corsi sulla sicurezza e si entra
dentro un sistema estremamente rigido |
|
Lazio |
Non inviano alunni
minorenni |
||
Lazio |
Nessun problema |
||
Sud |
Abruzzo |
Nessun problema, non è stata una
novità |
|
Molise |
Nessun problema |
Le imprese pensano che si formi
molto meglio un ragazzo minore che un adulto. Quindi, secondo loro,
è molto importante avere un minore, poterlo formare, poterlo avere
ad esempio per 3 anni consecutivi. Quindi, abbiamo già esperienze di
ragazzi nei percorsi di IeFP che poi rimangono nelle aziende. Per
loro un minore si coinvolge e cresce in maniera molto più proficua
di un adulto già formato. Ci chiedono certo una serie di tutele,
coscienti che sono minori: ad esempio le visite col medico del
lavoro, i genitori firmano i progetti formativi [...] Tuttavia, devo
dire che in questo periodo delicato per il Covid, abbiamo un secondo
anno che è in stage, perché le aziende sono state disponibili a
continuare l’attività in azienda |
|
¶{p. 249} Campania |
Nessun problema, non è stata una
novità |
||
Puglia |
Nessun problema |
||
Calabria |
Alcune
difficoltà |
Perché soprattutto nei settori
come quello della produzione del pane, non è semplice: c’è il
problema del lavoro notturno. Quando noi parliamo di minori, in
Italia ci sono delle limitazioni che andrebbero in qualche modo
superate [...] Alcune aziende sono state bravissime perché, nella
misura in cui è stato possibile, ad esempio nel settore
dell’informatica e dei lavori d’ufficio, hanno attivato l’alternanza
a distanza |
|
Sicilia |
Difficoltà a
comprendere |
Molte ti rimandano al
commercialista che molte volte non capisce nulla, perché loro fanno
riferimento alla quadratura dell’azienda. La quadratura è un
parametro che riguarda le persone che assumi, ma quando tu utilizzi
stage in itinere come quello scolastico, o
alternanza scuola-lavoro, non devi fare riferimento assolutamente a
parametri di quadratura |
|
¶
C’è la presenza di un
tutor aziendale? È stata realizzata un’attività di formazione o di «engagement» nei
suoi confronti?
¶{p. 251}