Viaggio nelle character skills
DOI: 10.1401/9788815366962/p3
Introduzione
Nella prima parte del volume si è
documentato come, nei decenni recenti, in letteratura e in numerosi casi di studio, sia
maturata una classificazione condivisa delle competenze non cognitive (non
cognitive skills, NCS). In secondo luogo, si è messa in luce la loro
importanza sia per lo sviluppo delle capacità cognitive (cognitive
skills, CS), sia per la maturazione dei tratti di personalità che favoriscono
il percorso di studio, la carriera lavorativa e la vita sociale
[1]
. In terzo luogo, è stato
evidenziato che lo sviluppo delle NCS inizia già nei primi anni di vita, in forza di
dinamiche educative in famiglia, continua nel periodo scolastico-universitario e non si
interrompe mai nell’intero ciclo di vita della persona. Infine, si è mostrato che le NCS
sono suscettibili di essere migliorate attraverso opportuni programmi educativi.
È a questo punto importante verificare
se le conclusioni raggiunte dalla letteratura e dalle ricerche internazionali risultino
valide anche in Italia.
La scelta territoriale non è casuale; la
Provincia Autonoma di Trento (PAT) è area di particolare sviluppo economico, omogenea sotto
il profilo sociale e demografico e gli studenti delle sue scuole medie raggiungono i
risultati più elevati in Italia nel test internazionale OECD-PISA e tra i più elevati in
assoluto nell’ambito dell’OECD stesso. Per queste ragioni sono minori i fattori di
«disturbo» dovuti ¶{p. 208}a caratteristiche particolari degli studenti (ad
es., povertà educativa e devianze sociali) che possono inficiare i risultati. Inoltre, nella
PAT sono in atto da anni progetti per lo sviluppo delle competenze non cognitive degli
studenti al termine del primo ciclo di istruzione.
La popolazione di riferimento di tale
campione è di oltre 5.000 giovani, ossia l’insieme degli studenti delle 58 scuole trentine
che nel 2017-2018 frequentavano la terza media.
Due sono le domande di ricerca.
a) Le NCS
determinano un miglioramento delle CS, misurate dai risultati scolastici?
b) Si può affermare
in termini causali che opportuni programmi educativi incrementino le NCS?
I due capitoli di cui si compone questa
parte cercano di rispondere a questi quesiti.
Il primo capitolo presenta i risultati
della ricerca Lo sviluppo delle competenze cognitive e non cognitive negli
studenti trentini effettuata sugli studenti delle scuole medie della PAT.
La ricerca si basa su una prima
indagine svolta nel maggio-giugno 2018 su studenti di terza media dell’anno scolastico in
corso (2017-2018), volta a valutare l’impatto delle NCS sulle CS e l’efficacia di attività
realizzate negli anni scolastici 2015-2018 con lo scopo di migliorare il livello delle NCS.
L’indagine è stata svolta su oltre 5.000 giovani, ossia l’insieme degli studenti delle 58
scuole trentine che nel 2017-2018 frequentavano la terza media.
Si è poi svolta una seconda indagine
basata su due interviste, in dicembre 2018 e nel maggio-giugno 2019, su studenti di terza
media dell’anno scolastico 2018-2019 inerente l’esito sulle NCS di programmi educativi
predisposti ad hoc nell’ambito della ricerca.
Dopo una breve ripresa della
letteratura che riprende quanto detto nella prima parte del volume e che presenta le
ricerche più rilevanti nel panorama internazionale inerenti i legami tra NCS e CS (par. 1),
si descrive il progetto di ricerca iniziato nel 2017 per le scuole della PAT (par. 2).
Particolare enfasi viene posta sui
criteri di costruzione ¶{p. 209}del database, ottenuto mediante
matching di dati INVALSI, dati amministrativi della PAT e
un’indagine diretta sul campione di studenti (par. 3). Il paragrafo 4 descrive la
metodologia statistica applicata, mentre nel paragrafo 5 sono riportati risultati e
commenti. Infine, le conclusioni evidenziano gli sviluppi ulteriori dei risultati della
ricerca, in termini sia di analisi dei sistemi educativi che di policy
(par. 6). La descrizione delle modalità con cui, a partire dalle informazioni ottenute dai
questionari somministrati durante la ricerca, sono state rilevate e quantificate le NCS
considerate nell’analisi e scelti i programmi educativi atti a migliorarle viene riportata
nelle appendici.
Il secondo capitolo Educare
alle competenze non cognitive in Provincia di Trento. Analisi delle pratiche delle
scuole e sviluppo delle attività all’interno del progetto ha un duplice
scopo.
Innanzitutto analizza le pratiche messe
in atto dalle scuole nell’ambito di specifici programmi educativi per lo sviluppo delle
competenze non cognitive degli studenti. Inoltre descrive la sperimentazione di un
particolare modello didattico, realizzato in classe con il coinvolgimento dei docenti, per
lo sviluppo di tali competenze non cognitive al termine del primo ciclo di istruzione in
Trentino.
Il capitolo si conclude con una
riflessione sulle attività realizzate nell’ultimo anno per fronteggiare l’emergenza
didattica causata dal Covid-19.
Note
[1] Vedi J.J. Heckman, J. Stixrud e S. Urzua, The Effects of Cognitive and Noncognitive Abilities on Labor Market Outcomes and Social Behavior, in «Journal of Labor Economics», 24, 3, 2006, pp. 411-482; F. Cunha e J.J. Heckman, Formulating, Identifying and Estimating the Technology of Cognitive and Noncognitive Skill Formation, in «Journal of Human Resources», 43, 4, 2008; OECD, Skills for Social Progress: The Power of Social and Emotional Skills, OECD Skills Studies, Paris, OECD Publishing, 2015.