Francesca Biondi Dal Monte, Simone Frega (a cura di)
Contrastare la dispersione scolastica
DOI: 10.1401/9788815413369/c1
La successiva Raccomandazione del 2018 ha rinnovato quanto affermato con la precedente, declinando l’impegno dei paesi europei nelle seguenti principali azioni: mantenere il diritto a un’istruzione, a una formazione e a un apprendimento permanente di qualità e inclusivi; accrescere il livello di padronanza delle competenze di base (alfabetiche, matematiche, scientifiche e digitali); incoraggiare lo sviluppo delle competenze interpersonali, comunicative, sociali, cognitive, metacognitive, motivazionali, quali il pensiero critico, le abilità analitiche, la creatività, la capacità di risolvere problemi, l’orientamento al futuro, la capacità imprenditoriale
{p. 33}e la resilienza, che facilitano la transizione dei giovani all’età adulta, alla cittadinanza attiva, alla vita lavorativa e allo sviluppo sostenibile [23]
. Come previsto dalla Risoluzione su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione verso uno spazio europeo dell’istruzione e oltre (2021-2030) [24]
, tra le priorità strategiche da conseguire entro il 2030 si evidenziano la necessità di migliorare la qualità, l’equità, l’inclusione e il successo per tutti nell’istruzione e nella formazione e il rafforzamento dell’istruzione superiore europea. Nello stesso documento sono indicati sette traguardi da conseguire nei paesi dell’Unione europea tra cui l’abbattimento della percentuale di abbandono precoce dell’istruzione e della formazione al di sotto del 9% entro il 2030.
Tale orientamento è rafforzato dal documento Raccomandazione del Consiglio del 28 novembre 2022 sui percorsi per il successo scolastico che sostituisce la Raccomandazione del Consiglio, del 28 giugno 2011 sulle politiche di riduzione dell’abbandono scolastico [25]
, che invita a ottimizzare l’utilizzo delle risorse nazionali e dell’UE per investire in infrastrutture, formazione, strumenti e risorse volti ad accrescere l’inclusione, l’uguaglianza e il benessere nell’istruzione garantendo che l’utilizzo dei fondi sia in linea con la strategia globale (si citano ad esempio i fondi e le competenze di cui dispone l’UE per le riforme e gli investimenti in infrastrutture, strumenti, aspetti pedagogici e creazione di ambienti di apprendimento più sani, in particolare Erasmus+, il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il Fondo sociale europeo {p. 34}Plus, il Fondo europeo di sviluppo regionale, il programma Europa digitale, Orizzonte Europa, lo strumento di sostegno tecnico, il Fondo Asilo, migrazione e integrazione).
L’educazione è un diritto umano fondamentale perché è la condizione per accedere ad altri diritti e il suo indebolimento mette a repentaglio tutti quei diritti che dall’educazione dipendono. Identifichiamo solitamente questo complesso di diritti con i diritti di partecipazione.
Nelle società avanzate si avverte l’impellente necessità di fornire risposte sociali e scolastiche che siano inclusive, capaci di promuovere i valori della democrazia, del rispetto reciproco e delle pari opportunità. L’obiettivo è quello di favorire la coesione sociale attraverso la comprensione interculturale e un rinnovato senso di appartenenza che vada oltre le storiche limitazioni «tribali» e di classe. In uno scenario sempre più globalizzato e articolato nel quale l’impegno verso una politica comune si infrange quotidianamente contro gli scogli di vecchie e nuove spinte separatiste, risulta necessario fornire il diritto a un’educazione che possa dirsi equa e inclusiva, che garantisca il pieno sviluppo del proprio potenziale allontanando i giovani da visioni polarizzanti e facili derive estremiste. L’abbandono scolastico precoce, purtroppo, costituisce il principale ostacolo alla piena realizzazione di sé e, di conseguenza, alla realizzazione di una società che voglia dirsi partecipativa, democratica e inclusiva.
Note
[23] F. Rossi, La costruzione e la valutazione delle competenze chiave per la cittadinanza in Italia, in G. Domenici, V. Ria e M. Smeriglio (a cura di), Scuola, lavoro e complessità sociale. Processi educativi per una cittadinanza attiva, Università del Salento, Coordinamento SIBA, 2020, pp. 45-73.
[24] Consiglio dell’Unione europea, Risoluzione del Consiglio relativa alla struttura di governance del quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione verso uno spazio europeo dell’istruzione e oltre (2021-2030), 2021.
[25] Consiglio dell’Unione europea, Raccomandazioni del Consiglio del 28 novembre 2022 sui percorsi per il successo scolastico che sostituisce la raccomandazione del Consiglio, del 28 giugno 2011, sulle politiche di riduzione dell’abbandono scolastico, 2022.