Viaggio nelle character skills
DOI: 10.1401/9788815366962/c3
3) Le competenze non cognitive,
in quanto tali, sono educabili e potenziabili soprattutto durante l’esperienza
scolastica dei ragazzi. Oggi noi sappiamo che rendendole esplicite all’interno del
percorso di apprendimento degli studenti, le probabilità che tali dimensioni si
sviluppino nella direzione auspicata da parte dello studente e del proprio docente
aumentano in maniera esponenziale. Se non si definisce in maniera esplicita per gli
studenti cosa sono le competenze non cognitive e a cosa
servono nelle attività
¶{p. 87}in classe e nella vita quotidiana, gli studenti non sapranno
mai di essere, ad esempio, coscienziosi, aperti mentalmente, gradevoli, resilienti,
ottimisti, ecc., e soprattutto non esprimeranno pienamente il proprio potenziale
resiliente nell’affrontare le situazioni di emergenza, come l’attuale emergenza
Covid-19 nel sistema scolastico.
4) Un altro elemento necessario
da considerare è il legame delle competenze non cognitive con i contenuti
disciplinari, che potrebbe risultare in un effetto positivo nella gestione e nel
contenimento degli effetti di pandemie come quella causata dal Covid-19
[48]
. Attualmente, il dibattito sull’impatto del Covid-19 nell’esperienza
educativa dei giovani studenti è centrato (giustamente) sui temi medico-sanitari
[49]
, che riguardano la prevenzione e la gestione del contagio, su questioni
tecniche (come consentire un processo di apprendimento a distanza) e sulle risorse
disponibili a famiglie e insegnanti per consentire l’adozione di nuovi metodi di insegnamento
[50]
. Non è centrato completamente su questioni educative, e su come queste
possano avere un ruolo «resiliente» nel superamento dell’emergenza.
Se prendiamo in considerazione
l’ambito delle scienze e dell’educazione scientifica a scuola, giusto per fare un
esempio, potrebbe essere auspicabile uno sviluppo del concetto di competenze non
cognitive, verso lo sviluppo di un «mindset scientifico»
(mentalità scientifica), cioè un’integrazione tra le seguenti dimensioni dello
sviluppo cognitivo e non cognitivo umano: 1) conoscenze e abilità scientifiche
[51]
, 2) pensiero scientifico
[52]
, 3) consapevolezza ambien¶{p. 88}tale e sostenibilità
[53]
, 4) intelligenza digitale
[54]
e 5) mentalità di crescita
[55]
.
Lo sviluppo e
l’empowerment di queste cinque dimensioni sono necessari
agli studenti per affrontare e superare con successo le emergenze attuali legate al
Codiv-19, ma anche quelle globali in futuro. La scienza e l’educazione scientifica
non sarebbero sufficienti senza un focus sullo sviluppo personale per, ad esempio,
lo sviluppo e il potenziamento delle competenze non cognitive, come la resilienza,
in età scolare, sulla sostenibilità e sul ruolo delle tecnologie educative, che
stanno ora cambiando radicalmente il modo in cui gli studenti apprendono durante la
pandemia Covid-19.
Note
[48] UNICEF, Key Messages and Actions for COVID-19 Prevention and Control in Schools, New York, UNICEF, 2020.
[49] J. Haushofer e C.J.E. Metcalf, Which Interventions Work Best in a Pandemic?, in «Science», published online, May 2020.
[50] S. Burgess e H.H. Sievertsen, Schools, Skills, and Learning: The Impact of COVID-19 on Education, cit.
[51] OECD, PISA 2018 Assessment and Analytical Framework, Paris, OECD Publishing, 2019.
[52] K. Holyoak, R. Morrison, K. Dunbar e D. Klahr, Scientific Thinking and Reasoning, in The Oxford Handbook of Thinking and Reasoning, Oxford, Oxford University Press, 2012.
[53] A.R. Manca, P. Benczur e E. Giovannini, Building a Scientific Narrative towards a More Resilient EU Society. Part 1: A Conceptual Framework, EUR 28548 EN, 2017.
[54] N.B. Adams, Digital Intelligence Fostered by Technology, in «Journal of Technology Studies», 30, 2, 2004, pp. 93-97.
[55] D.S. Yeager e C.S. Dweck, Mindsets That Promote Resilience: When Students Believe That Personal Characteristics Can Be Developed, in «Educational Psychologist», 47, 4, 2012, pp. 302-314.