Viaggio nelle character skills
DOI: 10.1401/9788815366962/c9
A questo punto, per rispondere alla
prima domanda di ricerca – l’incidenza delle NCS sulle CS – è stato utilizzato un
modello Generalized Least Squares (GLS)
[20]
con due
¶{p. 226}equazioni, una con variabile dipendente il
voto INVALSI in matematica, l’altra con il voto INVALSI in italiano alla fine della
terza media 2018.
(1)
CSi1 = a +
bNCSit +
dCSi0 +
fZi +
ei (i = 1, ...,
n)
dove:
CSi1
= voti INVALSI in matematica (o in italiano) dello studente
i alla fine della terza media 2018.
NCSit
= vettore delle NCS dello studente i in quinta
elementare 2015 e terza media 2018.
CSi0
= vettore dei voti INVALSI in matematica e in italiano dello studente
i alla fine della quinta elementare 2015.
Zi
= vettore delle variabili di
controllo (demografiche, socioeconomiche, ecc.) relative allo studente
i.
ei = errore relativo allo studente
i che si ipotizza con valore atteso nullo e con distribuzione
normale.
L’approccio basato sulla
Difference-in-Difference
[21]
permette invece di verificare se i programmi educativi hanno un effetto
causale sulla crescita delle NCS. Per questo si paragonano le differenze in termini di
NCS tra un gruppo a cui vengono proposti programmi educativi e un gruppo a cui non sono
proposti (gruppo di controllo) prima e dopo la somministrazione del programma educativo,
al netto degli effetti delle covariate.
In tal modo, risulta possibile
stimare l’effetto differenziale del cambiamento nel tempo fra i due gruppi:
(2)
NCSit
= k + mTi
+ pXi
+ ui (i = 1, ...,
n)
dove:
NCSit = NCS dello studente
i al tempo t.
Ti = effetto programma educativo sullo
studente i: è una variabile dummy che assume valore pari a 0 per
gli studenti delle classi nelle quali non è attuato alcun programma e valore 1 per gli
studenti delle classi in cui esso è attuato.¶{p. 227}
Xi = vettore di covariate relative allo
studente i. Il modello pone l’ipotesi che tali covariate siano
time-invariant.
uit = errore relativo allo studente
i al tempo t che si ipotizza con valore
atteso nullo e con distribuzione normale.
Per quanto riguarda la prima
indagine, i circa 108 progetti educativi attuati nelle scuole si possono catalogare
secondo tre tipologie (vedi l’elenco di tutti i progetti nell’appendice 4):
a)
Maturazione di una consapevolezza critica. La prima tipologia
di progetti educativi ha lo scopo di stimolare la capacità degli studenti di decidere,
aiutandoli a maturare l’attenzione critica.
b)
Sviluppo di conoscenza e consapevolezza. Questa seconda
tipologia di progetti vuole rendere gli studenti consapevoli delle loro scelte e
ragioni.
c)
Didattica e ambiente scolastico. La terza tipologia si
concentra su NCS collegate all’ambiente scolastico; tali programmi hanno come scopo
quello di creare un ambiente che faciliti le relazioni, il dialogo e l’apprendimento, e
di contribuire al progresso della comunità di docenti e studenti.
Le prime due tipologie si rivolgono
soprattutto alle NCS più legate alle caratteristiche degli studenti, mentre la terza a
quelle più connesse agli aspetti didattici.
Nove sono le competenze non
cognitive relativamente alle quali si è valutata l’efficacia del trattamento educativo:
Big 3:
stabilità relazionale (estroversione e gradevolezza); stabilità interiore (apertura
all’esperienza e coscienziosità); stabilità emotiva.
Capitale
psicologico
[22]
: ottimismo; autoefficacia.
Motivazione e obiettivi di
apprendimento: orientamento all’apprendimento; orientamento alla
performance; motivazione scolastica; regolazione esterna.
Capitale
sociale: qualità dell’insegnamento (challenge,
management); attività extrascolastiche (guardare la
televisione, giocare al computer/videogiochi, giocare con gli
¶{p. 228}amici, leggere un libro, fare i compiti, dare una mano in casa,
fare sport, altre attività – teatro, corsi di musica, di lingue); indicatore
socioeconomico ESCS
[23]
della famiglia.
Le variabili del modello dei
Big Five (qui nella versione sintetica Big
3) e quelle del capitale psicologico individuano fattori propri del
carattere degli studenti. Le altre dimensioni: obiettivi di apprendimento individuale,
motivazione scolastica e regolazione esterna, identificano fattori più connessi al
percorso scolastico dello studente e a come questo lo vive.
Le altre variabili prese in
considerazione nel modello come covariate sono le seguenti:
• CS: INVALSI italiano e matematica
nel 2015 – quinta elementare – e nel 2018 – terza media;
• variabili di controllo: genere,
almeno un genitore italiano, scuola ubicata nella valle dell’Adige
vs. scuola in una valle montana, tempo pieno
vs. mezza giornata, tipologia della scuola superiore che lo
studente intende scegliere, iscrizione alla scuola materna.
Nell’indagine dell’anno scolastico
seguente si propone un numero più limitato di programmi educativi atti a migliorare le
NCS maggiormente connessi con gli aspetti didattici.
Il numero delle NCS considerato è
leggermente più elevato che nella prima indagine relativa al 2018 (11 invece che 9),
perché oltre alle variabili del capitale psicologico e degli obiettivi di apprendimento,
si considerano tutti i Big Five, invece che la loro sintesi data
dai Big 3. Analoghe sono le covariate.
5. Risultati
5.1. L’impatto delle NCS sulle competenze cognitive
Si presentano ora i risultati
ottenuti dall’analisi della relazione fra le CS degli scolari di terza media (prima
indagine del maggio 2018) e le loro NCS. Le variabili dipendenti che
¶{p. 229}misurano le CS sono i risultati dei test INVALSI 2018 per
italiano e matematica. I risultati (ottenuti con il modello di analisi GLS) vengono
riportati in tabella 6.
Variabili |
Voto
INVALSI italiano 2018 |
Voto
INVALSI matematica 2018 |
Voto INVALSI
italiano 2015 |
0.340*** |
0.114*** |
Voto INVALSI
matematica 2015 |
0.157*** |
0.457*** |
Stabilità
interiore |
12.10*** |
10.49*** |
Stabilità
emotiva |
3.452*** |
2.109** |
Orientamento
Apprendimento |
2.924* |
|
Orientamento
Performance |
–2.122** |
|
Regolazione
esterna |
–4.860*** |
|
Giocare con
gli amici |
–2.112*** |
|
Dare una mano
in casa |
–3.380*** |
–2.528*** |
Leggere un
libro |
2.945*** |
0.0368 |
Fare i
compiti |
2.038** |
2.654*** |
Corsi di
musica, teatro, lingua |
1.368* |
|
Didattica
sfidante |
3.929** |
|
Didattica
gestionale |
–2.546* |
–2.963* |
ICEF III
media |
2.261* |
0.0985 |
ESCS III
media livello studente |
1.746** |
2.050*** |
Orientamento
Performance 2015 |
–2.027** |
|
Orientamento
Apprendimento 2015 |
–4.221** |
|
Concetto di
sé in matematica 2015 |
3.139*** |
|
Qualità
relazioni in classe 2015 |
2.256* |
|
Ansia durante
prove INVALSI 2015 |
–1.660* |
|
Genere |
4.855*** |
|
Indirizzo
scuola superiore: liceo vs.
altro |
4.155*** |
4.606*** |
Tempo
pieno |
3.466** |
5.147*** |
Scuola
materna |
6.339*** |
|
Osservazioni |
1,521 |
1,521 |
Numero
scuole |
25 |
25 |
R2 |
0.5498 |
0.5652 |
Wald c2 |
1806.48 |
1922.29 |
Prob >
chi2 = 0.0000 |
Prob >
chi2 = 0.0000 |
|
*** p < 0.01;
** p < 0.05; * p < 0.1. |
Gli
R2 dei due modelli (0.55, 0.56) mostrano che le
covariate prescelte nel complesso spiegano in modo soddisfacente
¶{p. 230}i risultati dei test INVALSI 2018. Per ciò che riguarda le
singole variabili (considerando un livello di significatività minimo di
p = 0.01) si osserva quanto segue.
1) La prima evidenza, inerente
al focus della ricerca, riguarda il nesso fra NCS e CS. Stabilità interiore (sintesi
di coscienziosità e apertura mentale) ed emotiva sono positivamente e
significativamente legate ai risultati INVALSI 2018 di italiano e matematica.
Nella stessa direzione,
l’autovalutazione positiva (concetto di sé) nel 2015 in matematica ha un legame
positivo e significativo con i risultati INVALSI 2018, sempre in matematica. Invece,
essere dipendenti dal giudizio degli altri (regolazione esterna) ha un legame
negativo con i risultati INVALSI 2018 di italiano e di matematica, mentre provare
ansia durante il test INVALSI 2015 (caratteristica opposta alla stabilità emotiva)
ha un legame negativo con i risultati INVALSI 2018 di italiano. Nel complesso, le
NCS che denotano una maggiore maturità degli studenti influiscono in modo positivo
sulle CS, mentre le NCS che descrivono fragilità portano a risultati peggiori in
termini di CS.
2) La seconda evidenza è
connessa con il tipo di insegnamento. In particolare, una didattica che «sfida» ad
imparare (didattica sfidante) e quindi stimola la crescita delle NCS, ha un rapporto
positivo e significativo con i test INVALSI 2018 di italiano. Il risultato è
confermato dal fatto che l’orientamento all’apprendimento ha anch’esso un legame
positivo e significativo con i test INVALSI 2018 di italiano mentre una didattica di
tipo tradizionale, non attenta a sviluppare le NCS (didattica gestionale), ha invece
un nesso negativo con entrambi i test INVALSI 2018. Nella stessa direzione la
qualità delle relazioni in classe 2015, anch’essa legata allo sviluppo delle NCS, ha
un legame positivo con i test INVALSI 2018 di italiano.
3) Per ciò che concerne le
variabili legate al capitale sociale, le variabili connesse all’incremento delle NCS
quali leggere libri, o fare i compiti a casa, studiare lingue o musica sono
positivamente e significativamente in diverso modo legate ai risultati dei test
INVALSI 2018 in italiano e matematica. Altre attività non legate direttamente allo
¶{p. 231}studio come giocare con gli amici o dare una mano in casa
hanno invece una relazione negativa e significativa con i test INVALSI 2018. È
interessante notare come le variabili legate al capitale sociale possono essere
suddivise tra quelle che hanno un evidente effetto sulla conoscenza in quanto
incrementano le NCS e quelle che non hanno un chiaro effetto sulle CS.
Note
[20] Il GLS permette di tener conto dell’eventuale eteroschedasticità e correlazione tra gli errori. Cfr. W.H. Greene, Econometric Analysis, Upper Saddle River, Prentice-Hall, 2000.
[21] M. Lechner, The Estimation of Causal Effects by Difference-in-Difference Methods, in «Foundations and Trends in Econometrics», 4, 3, 2010, pp. 165-224.
[22] Rispetto alle classiche quattro dimensioni con cui si descrive il capitale psicologico, le due dimensioni di speranza e resilienza non sono presenti nella lista, in quanto non sono state utilizzate nell’analisi di regressione perché poco correlate con le variabili dipendenti nei vari modelli.
[23] Economic Social and Cultural Status; l’indice è composto di 3 sub-indici relativi alle condizioni familiari: stato occupazionale, livello educativo, condizioni economiche. OECD, Skills for Social Progress, cit.