Note
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La seconda parte di questo volume tratterà più dettagliatamente questo processo secolare.
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Per una panoramica degli strumenti e delle politiche di assistenza agli anziani disponibili oggi in Italia si rimanda al capitolo precedente.
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Sul confronto con le richieste degli stakeholders si rimanda al capitolo 9. Nel capitolo 4 si offrirà un primo esempio di sviluppo di nuovi strumenti di analisi.
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Art. 14 del Regolamento (UE) 2016/679; art. 6, comma 2, delle Regole deontologiche, all. A.4 al d.lgs. n. 196/2003; art. 6-bis, comma 1-bis, d.lgs. n. 322 del 1989.
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Cfr. infra, capitolo 4.
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In futuro è previsto l’accesso anche alle sezioni di censimento, quindi ad aree sub-comunali.
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Vedi infra, capitolo 4.
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Nelle tabelle 2.1 e 2.2 le variabili demografiche e socio-economiche sono raggruppate come «Posizione demo-socio-economica». Le percentuali si riferiscono al totale delle variabili considerate per ogni indagine. Ad esempio, nell’indagine ISF il 67% delle variabili presenti sono riferite al gruppo della Posizione demo-socio-economica. Le variabili totali considerate sono solo quelle direttamente o indirettamente collegabili alla stima delle dimensioni e delle caratteristiche degli anziani non-autosufficienti.
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Sono ad esempio incluse domande sulle diverse malattie croniche, sugli episodi acuti di malattie croniche, sulla salute mentale, sugli stili di vita e sui consumi legati ai rischi di salute.
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Per non-autosufficienza si intendono limitazioni fisiche e mentali prolungate nel tempo o permanenti, che impediscono di svolgere autonomamente le attività di tutti i giorni, dalla cura personale alla cura della casa, all’interazione con altre persone e la società. Un quadro concettuale più approfondito è fornito nel capitolo precedente.
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Impossibilità data dalle difficoltà esposte prima nell’incrociare variabili incluse in dataset provenienti da indagini diverse. Un tentativo di offrire una panoramica del fenomeno della non-autosufficienza, seppure a livello aggregato ma incrociando fonti diverse, è disponibile sul sito: Disabilità in cifre, gestito dall’ISTAT [2022c]. In questo sito non è tuttavia possibile avere nessuna informazione sull’aiuto informale.
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Nella EU-SILC sono presenti solo alcune domande indirettamente legate all’accesso ai servizi sanitari, come le visite dentistiche, dirette a valutare le condizioni economiche della famiglia, più che l’uso dei servizi sanitari.
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Per aiuto informale si intendono servizi di cura non sanitaria forniti da persone (parenti, conoscenti, volontari) non retribuiti. Cfr. supra, capitolo 1. La IMF-FSS include domande solo sull’aiuto fornito dal rispondente all’interno del nucleo familiare, ma non domande sull’aiuto ricevuto dal rispondente. Questo ha portato ad escludere la IMF-FSS da questo gruppo di variabili, alla luce delle considerazioni svolte nel paragrafo 1 di questo capitolo.
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La soddisfazione è intesa sia rispetto alla valutazione del servizio sanitario/cura effettivamente ricevuto, sia come insoddisfazione per quel servizio sanitario/cura la cui domanda è rimasta inevasa per assenza di offerta.
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Nel prossimo capitolo, le informazioni sullo scambio di aiuti di cura provengono per l’appunto dalla IMF-FSS. Vedi infra, capitolo 3.
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Esperimenti in tal senso sono stati fatti in passato per i Censimenti generali [ISTAT 2015; 2022c] e sono già previsti in futuro per il Censimento permanente [ISTAT 2022d].