Ludovico Albert, Daniele Marini (a cura di)
La valutazione dell'esperienza duale nell'istruzione e formazione professionale
DOI: 10.1401/9788815371225/a1
– Quali azioni (ad es. assegno di collocamento per seguire i giovani dopo l’uscita dai percorsi, ...) si dovrebbero intraprendere per spingere le istituzioni nazionali e regionali a fornire un assetto normativo, di risorse e di regolazione territoriale che favorisca la diffusione del duale?{p. 322}
Area
Regione
Risposte
Citazioni
Nord
Piemonte
Sicuramente qualche assegno di collocamento per seguire i giovani dopo l’uscita dei percorsi potrebbe essere una cosa interessante, cioè realizzare qualcosa che dia un feedback
Lombardia
Maggiori campagne informative circa le professioni interessate dai percorsi in sistema duale [...] Istituzione di un organo specifico che sia di supporto ai consulenti di lavoro delle aziende che intendono aderire al progetto
Lombardia
Le associazioni dovrebbero creare una mentalità per la quale l’idea che l’esperienza formativa e di insegnamento che fanno, non è un’esperienza che è finalizzata a individuare un guadagno lì, il guadagno si ha nella creazione e supporto di un sistema complessivo formato da professionalità di un certo livello
Liguria
La fascia di età 16-18, è la fascia più abbandonata a se stessa [...] provare a studiare e a mettere in pratica un sistema che li porti in un’alternanza, che non sia apprendistato ma che vada nella direzione dell’apprendistato
TAA
Una riflessione da parte delle regioni per trovare un modo di regolamentare le cose in maniera condivisa e comunicare meglio con l’impianto statale. In più ci sono anche i soggetti sociali, le norme non le cambi se non c’è la parte datoriale e sindacale, esse per come le ho viste io, sono abbastanza diffidenti in quanto credono che il lavoro sia sfruttamento o «prima la scuola e poi il lavoro»
Veneto
Segnalare la bontà dell’esperienza
Veneto
Bisognerebbe aumentare la forma di apprendistato di primo livello, perché le aziende (che lo hanno provato) lo continuano a utilizzare, mentre le aziende che non lo conoscono sono impaurite dall’utilizzo perché è di fatto un contratto a tempo indeterminato (le aziende hanno paura di ritrovarsi intrappolati in qualche normativa che poi le andrebbe a penalizzare nel momento in cui si dovessero trovare in crisi e quindi fare licenziamenti) [...] Questo tipo di incentivo dovrebbe essere maggiormente pubblicizzato e rivolto alle aziende, in modo tale che venga utilizzato in modo più efficace
FVG
Creare una conoscenza diffusa che passa attraverso quelli che sono gli interlocutori delle aziende, mi riferisco in particolar modo a studi di consulenti del lavoro e commercialisti
Emilia-R.
Manca un vero e proprio finanziamento che dica: tu centro hai una persona che si dedica a quello [duale], una persona che dedica una parte della sua attività a quello
Emilia-R.
Bisognerebbe renderla [duale] più accessibile e fruibile a tutti
Centro
Toscana
Bisogna investire sulla comunicazione di che cosa è il duale, perché la formazione professionale in duale viene considerata la «figlia bastarda» della scuola [...] mettere in comunicazione gli uffici scolastici regionali con i centri per l’impiego [...] Questi ragazzi hanno seguito, magari hanno una certificazione, però a volte sono casi di analfabetismo funzionale, non riescono a trovare un lavoro. Questa dispersione implicita è gravissima. Se invece ci fosse una comunicazione a monte, fatta bene, di che cos’è il sistema duale, questi target potrebbero essere convogliati e valorizzati nella didattica specifica che a loro serve, cioè con un effetto sociale maggiore
Marche
Dobbiamo essere un po’ bravi noi enti di formazione, per far passare un determinato messaggio alle regioni. Se diamo un messaggio alle regioni che la sperimentazione funziona e diamo anche le prove di questo, sarà molto più facile che le regioni facciano il passaggio verso la normazione e la stabilizzazione
{p. 323}
Lazio
Avere maggiore certezza dei finanziamenti
Lazio
Bisognerebbe che le aziende iniziassero a fidarsi e a conoscere maggiormente il sistema duale perché per ora non riescono a vederne i vantaggi
Sud
Abruzzo
Spesso abbiamo riscontrato che dopo tutta la fatica fatta nel corso del duale, nella fase contrattuale, questi ragazzi vengono un po’ lasciati al loro destino lavorativo; invece, anche nella fase successiva all’assunzione avrebbero bisogno ancora di qualche misura di accompagnamento che non li faccia sentire abbandonati, perché spesso il fallimento avviene subito dopo, o nei periodi successivi alla fase di contrattualizzazione
Molise
Da un lato le risorse come l’assegno di collocamento, dall’altro penso anche sia da intraprendere una sensibilizzazione ancora da parte delle istituzioni verso le aziende, verso il tessuto produttivo, per far capire l’importanza del duale
Campania
L’assegno di ricollocamento e queste cose sono qualcosa che ancora non riusciamo a utilizzare
Puglia
Per esempio, l’assegno di collocamento sarebbe una bella opportunità, purché non segua le normative di Garanzia Giovani, che non sia un ripiego
Calabria
(Vedi risposta precedente)
Sicilia
L’apprendistato, aumentando però anche la fascia di età coinvolta, perché l’apprendistato lo puoi fare fino a una certa età. Io allargherei questa opportunità anche a 30, 32 anni, tanto i disoccupati sono fino a quell’età. Poi anche spostare la fascia di età per dare la possibilità alle aziende di avere incentivi
 
 
 
 
– Tutte le innovazioni richiedono investimenti (di tempo e di risorse) ingenti. Come mettere a disposizione il patrimonio di elaborazione progettuale e di didattica formativa per far crescere tutto il sistema della IeFP (ad es. una piattaforma comune dove si condividono contatti, relazioni ed esperienze fra enti, fra singoli centri, ...)?{p. 325}
Area
Regione
Risposte
Citazioni
Nord
Piemonte
La Regione Piemonte ha una piattaforma dove si vanno a inserire e registrare le attività di inserimento delle aziende. C’è un sistema informativo che tiene traccia di tutti i contratti di lavoro, di tutte le esperienze formative e lavorative dei ragazzi. Potrebbe essere sicuramente utile avere qualcosa a livello nazionale
Lombardia
Si sono già creati gruppi di lavoro, tavoli di confronto anche tra enti e piattaforme che già esistono
Lombardia
Se una parte dei finanziamenti fosse legata anche al rispetto di alcune modalità di relazione, questo costringerebbe di fatto gli enti a incontrarsi. I finanziamenti, nel sistema di accreditamento per esempio, potrebbero definire anche, non solo la presenza di figure professionali di un certo tipo qualificate, ma anche un obbligo di confronto e che gli elementi di tale confronto siano socializzati e recepiti dagli enti come condizioni per ottenere i finanziamenti
Liguria
Bisogna un po’ studiarla, però sì, credo che sarebbe utile condividere le esperienze, anche alcuni strumenti. Poi ovviamente se ci fosse la possibilità anche di avere degli scambi o dei confronti con qualche esperienza eccellente che poi possa essere replicata... però poi è difficile tradurle e qualche struttura ha anche resistenza a condividere, perché ognuno pensa di avere tutto un patrimonio che è meglio tenere. Tutto quello che può accrescere il sistema andrebbe fatto
TAA
Bisogna dare tempo alle persone che lavorano in questo ambito e dare un riconoscimento sociale alla funzione di tutorship: il tutor formativo è un ruolo chiave che deve essere legittimato, se non si fa questo passaggio di legittimazione non si va da nessuna parte. Ci vuole un impegno totale. Il passaggio fondamentale è che da insegnante (persona che trasmette sapere dal palco) scende dal palco e diventa guida all’apprendimento [...] Bisogna fare un investimento nelle risorse umane e sociali che intervengono e nell’organizzazione
Veneto
Se un’esperienza è positiva con dati e numeri alla mano deve essere semplicemente riconosciuta e valorizzata, come fanno Anpal e altri enti, per superare l’idea della nicchia e permettere la diffusione. Basterebbe riuscire ad arrivare ad avere maggiore condivisione di buone prassi
Veneto
Le relazioni ed esperienze tra enti esistono già, ci sono dei tavoli nei quali partecipano non solo i direttori, ma anche i coordinatori, e condividono le buone pratiche a livello regionale all’interno di più tavoli ed escono sempre fuori spunti che possono essere utilizzati dai vari enti e anche fra centri; condividere su piattaforme uniche queste esperienze potrebbe essere sicuramente molto importante
FVG
L’Atlante delle competenze sta cercando di normare e sviluppare in maniera omogenea sul piano nazionale quelle che sono le competenze, parallelamente si può immaginare che alcuni passi sulle modalità di erogazione possano essere interiorizzati da tutti, ma non è facile. Ci sono molte diversità, anche sulla concezione del ruolo della formazione professionale, ci sono situazioni diverse
Emilia-R.
Sarebbero molto interessanti delle collaborazioni tra enti, difficilissime però da mettere in essere perché si scontrano poi con diversi calendari. Per noi sarebbe un attimo fare un progetto di collaborazione con uno degli enti qui a Bologna che si occupa di ristorazione: grafica e ristorazione andrebbero benissimo insieme, «voi fate il menù e noi vi facciamo la grafica». Però, mettere insieme le diverse calendarizzazioni diventa veramente complicato
{p. 326}
Emilia-R.
Interessante, ma non sa
Centro
Toscana
Dovrebbe essere la risultanza di un mix di miglioramento procedurale-burocratico e comunicativo, però mi sembra che siamo molto indietro rispetto a questi obiettivi [...] la trasferibilità dei progetti non è così automatica, perché c’è un sistema eterogeneo. Io non sono favorevole a lasciare la formazione professionale alle regioni, mi sarebbe piaciuto che questa materia fosse accentrata, come quella della scuola al Miur
Marche
Siamo talmente legati ai singoli problemi che facciamo fatica a dare uno sguardo più in là, complessivo [...] l’unica cosa che mi viene da suggerire è cercare di creare degli spazi di condivisione che mettano insieme un po’ tutte le realtà
Lazio
Prima di tutto sarebbe utile trovare un sistema che valorizzi e faccia conoscere il sistema di formazione professionale che attualmente comprende e può comprendere anche il duale, sarebbe un ottimo punto di partenza
Lazio
La piattaforma comune esiste già, ma bisognerebbe aumentare le risorse per il miglioramento della comunicazione tra enti, bisognerebbe migliorare strumenti che già abbiamo
Sud
Abruzzo
È la suggestione più attraente, cioè quella di costituire una banca dati, una sorta di piattaforma sulla quale tutti quelli che hanno aderito a questa sperimentazione possano confrontarsi. Poi, certo, c’è bisogno di risorse e di personale che va dedicato a questa fase di innovazione
Molise
Potrebbe essere molto interessante favorire uno scambio di esperienze. Tra l’altro penso che questa cosa sia molto importante tra le regioni, proprio a livello istituzionale: far conoscere le esperienze [...] in fase iniziale si potrebbe fare anche favorendo incontri e seminari semplici, in cui ci si raccontano le esperienze
{p. 327}
Campania
I ragazzi che non vanno a scuola hanno bisogno di un’accoglienza, di una modalità diversa che purtroppo la scuola pubblica non può dare [...] La piattaforma può essere interessante, anche se in questo momento di piattaforme siamo pieni, non ce la facciamo più. Però, mi dispiace dirlo, noi non siamo un sistema. Noi siamo delle azioni sporadiche dettate dalla buona volontà di qualcuno in un momento, per cui, finché non diventeremo un sistema, non ne vale nemmeno la pena di lavorare su questo [...] più che di una piattaforma, parlerei dell’esigenza di una comunità di formatori che fanno questa attività. L’idea della comunità mi piace molto. La piattaforma è un po’ sterile. Poi sensibilizzare la politica, perché la politica non capisce l’importanza di questo
Puglia
Sarebbe interessante aprire una piattaforma comune per una maggiore condivisione
Calabria
Noi abbiamo già delle aggregazioni di enti a livello nazionale, a livello di territorio, con cui collaboriamo
Sicilia
Intanto bisogna vedere se c’è la volontà di farlo, perché in questo settore siamo molto egoisti, quindi difficilmente raccontiamo quello che facciamo