La valutazione dell'esperienza duale nell'istruzione e formazione professionale
DOI: 10.1401/9788815371225/a1
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L’ente ha ridefinito
ruoli, procedure, progettazione e programmazione formativa per affrontare la novità
del duale (se sì, in che modo; se no, perché)?¶{p. 235}
Area |
Regione |
Risposte |
Citazioni |
Nord |
Piemonte |
Rivisto programmazione
didattica |
Il primo anno abbiamo cercato di
dare ai ragazzi la maggior parte delle competenze possibili, proprio
perché il secondo e il terzo anno invece, siccome c’è la parte
corposa in azienda, anche in termini di ore, abbiamo rivisto la
programmazione, cercando di puntare a una programmazione per
competenze. I docenti hanno lavorato insieme per aree disciplinari e
hanno ridefinito le competenze nei 3 anni. Abbiamo anche rivisto
proprio lo schema per fare la programmazione didattica, adeguandolo
all’impostazione del duale |
Lombardia |
Rivisto ruolo coordinatore
Rivisto programmazione didattica |
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Lombardia |
Organizzazione al- ternanza
scuola-la- voro |
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Lombardia |
Rivisto ruolo del tu-
tor |
La sperimentazione duale richiede
uno spostamento di risorse dall’insegnante tradizionale a figure di
tutor o attività di tutoraggio. In più si chiede all’insegnante di
laboratorio di sviluppare un’attività di tutoraggio in relazione con
l’azienda soprattutto quando esiste l’elemento di valutazione. In
più abbiamo individuato delle figure nuove per quanto riguarda le
attività di programmazione |
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Liguria |
No, c’è stata continuità con
l’esperienza precedente |
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TAA |
Hanno docenti interni ed
esterni |
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Veneto |
Sì, introdotto il tutor formativo
che prima non c’era, c’era solo quello didattico Modificato
programmazione alternanza (ora più flessibile) |
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Veneto |
Rivisto (e investito) nella figura
del tutor formativo |
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FVG |
Rivisto programmazione
didattica |
Riprogettazione dei percorsi con
una rimodulazione di quelle che sono le attività didattiche
professionalizzanti, che sono meno presenti adesso presso l’ente e
sono più esterne. Unitamente a questo, c’è la necessità di far
crescere le aziende: c’è quindi un terzo soggetto che entra nel
ruolo di formatore molto più spinto [...] c’è una riprogettazione
completa, perché è una filosofia diversa [...] non parliamo di uno
stage più lungo, ma di una formazione diversa |
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Emilia-R. |
Rivisto programmazione
didattica |
Sicuramente è difficile (ogni anno
facciamo un passo avanti) per il docente entrare nell’ordine delle
idee che la didattica deve cercare anche di adattarsi un po’ a
quello che è il percorso del duale. Ad esempio, il docente di
matematica si deve mettere in testa che, se io sto facendo un
progetto con i ragazzi, è inutile che vada a perdersi a insegnare
disequazioni o altro, dovrebbe concentrarsi su metodi più
smart per far ottenere al ragazzo
l’obiettivo. A volte il docente tende a seguire il suo programma e a
posto così. Però ci si arriva: a mano a mano che il docente sente
che c’è un percorso che va avanti e che è unitario, inizia a capire
che è meglio adattare il tiro da quel punto di
vista |
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¶{p. 236} Emilia-R. |
No, erano già settati per il
duale |
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Centro |
Toscana |
No, erano già settati per il
duale |
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Marche |
Rivisto curriculum
formativo |
Nella programmazione formativa
abbiamo dovuto introdurre la novità di avere un nuovo partner dentro
la scuola, cioè l’azienda, che entrava anche all’interno del
collegio docenti. Il cambio fondamentale è stato quello di
ridefinire determinate competenze che non dovevano più essere solo
appannaggio della scuola, ma anche dell’azienda. È un percorso che
abbiamo avviato ma non è ancora completato, non tanto sulla
definizione delle competenze professionali (abbiamo ben definito
quello che fa la scuola e quello che fa l’azienda), ma sulle
soft skills c’è ancora da lavorare, ad
esempio non è facile definire l’italiano che un ragazzo impara
all’interno di un’azienda |
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Lazio |
Rivisto ruolo del
tutor |
Prima fungeva solo da referente
stage per i brevi periodi di stage in azienda nei percorsi
triennali, mentre ora deve dialogare con le aziende. All’inizio
fungeva proprio da consulente per le aziende per far capire loro la
grande opportunità che questo sistema duale porta con sé, anche per
il vantaggio del contratto di apprendistato di primo
livello |
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Lazio |
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Sud |
Abruzzo |
Sì: confronto con altre strutture
regionali associate; tutor formativo dedicato; rivista
progettazione |
Rivisti profondamente i ruoli
interni dell’organizzazione prevedendo un tutor formativo dedicato
all’eventuale fase di contrattualizzazione, perché ci sembrava
quello il momento topico attorno al quale si sviluppava questa nuova
esperienza; quindi, abbiamo immaginato che i ragazzi avessero
bisogno di un tutor formativo che li seguisse in particolar modo
qualora fosse nata un’occasione di tipo
contrattuale |
Molise |
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{p. 237} Campania |
Sì: confronto con altre esperienze
Ridefinizione ruolo tutor |
Abbiamo dedicato un’intera area
per seguire questa attività [...], quindi noi come azienda, dal
momento che facevamo poca formazione IFTS, abbiamo investito molto
sulla formazione continua delle imprese. Poi, più che ridefinire i
ruoli, diciamo che la figura del tutor per noi ha assunto un ruolo
fondamentale perché, al di là di essere tutor formativo per quanto
riguarda il ragazzo e l’affiancamento al tutor aziendale, è
diventato un po’ il promotore di queste attività sul territorio. Ha
dovuto qualificarsi dal punto di vista anche conoscitivo e di
approfondimento della legislazione di settore e l’ha illustrata
facendo una vera e propria attività di promozione e sostegno presso
le imprese |
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Puglia |
Corso di formazione con
un’organizzazione tedesca per imparare Sostegno
dell’Anpal sui temi di natura contrattuale |
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Calabria |
Riorganizzare attività e programma
didattico |
Distribuire le ore di formazione
in aula rispetto alle ore di formazione in azienda è uno degli
elementi fondamentali. Infatti, non si possono utilizzare, in questo
caso, dei calendari strutturati e ripetuti di anno in anno, secondo
una direzione, ma i calendari sono stati stabiliti in maniera
mirata, per permettere ai ragazzi di svolgere la parte di attività
di azienda, in alcuni casi con contratti di apprendistato, al fine
di favorire questi contratti |
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Sicilia |
No duale. Compiti di
realtà |
Riorganizzati: abbiamo valorizzato
la figura interna che si chiama progettista, che prima era
estemporanea perché spuntava soltanto in estate quando c’era da
progettare l’avvio dei corsi. In questi ultimi 3 anni invece il
progettista ha lavorato a stretto contatto col management aziendale
e quindi con lo staff |
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