L'educazione socio-emotiva
DOI: 10.1401/9788815370327/c3
I bambini intrattengono mediamente
una buona relazione con le insegnanti, anche se la percezione di equità non è così
universale e lascia intravedere una possibile frattura con le docenti in merito a ciò
che debba essere definito «giusto».
¶{p. 93}
Nella seconda
wave questa domanda è stata modificata avendo interesse a
comprendere come si fossero modificate le relazioni sia con gli insegnanti sia con i
compagni, mettendo l’accento sull’aspetto comunicativo, compromesso dalle misure di
distanziamento sociale. Nella tabella 3.3b sono presentate le risposte. Ciò che emerge è
che la qualità della relazione con le insegnanti è migliorata: è salita la quota di
coloro che hanno dichiarato di aver percepito interesse da parte dell’insegnante per il
loro benessere. Rilevante anche l’informazione relativa alla comunicazione con le
insegnanti che presenta un 11,1% di risposte «mai». Tale risultato ci porta a ritenere
che siano mancati i dispositivi di base per consentire tale interazione, a conferma
dunque di una situazione di diffuso svantaggio (sociale, culturale ed economico), che ha
compromesso tanto la didattica quanto gli aspetti relazionali ed educativi.
La quotidianità dei bambini, come
detto poc’anzi, risulta scandita da tempi e attività che si realizzano in due ambienti:
scuola e casa. Ne deriva che il fattore «tempo» è cruciale per delineare il profilo
degli intervistati. Molte sono le attività nelle quali i bambini sono impegnati nel
corso di una giornata comune. Le loro attività sono state distinte in diversi gruppi
(tabb. 3.4a e 3.4b): attività legate all’uso dei dispositivi tecnologici, con finalità
ludiche o educative; attività legate al tempo libero (ludico-ricreative); e alle
relazioni sociali con altri (gruppo dei pari, adulti, ecc.).
Per quanto riguarda le attività
ludiche e di relazione prevalgono il rapporto con gli amici e con i genitori, seguito
dall’utilizzo del mezzo televisivo. Questi dati ci consegnano quindi l’immagine di una
vita infantile nella quale l’aspetto affettivo e relazionale è centrale, ma in cui
spesso la televisione si sostituisce alla relazione e diviene strumento di
intrattenimento. Per questi bambini però è anche rilevante la quota di tempo destinata
alla cura di altri componenti della famiglia, un dato che emergerà anche nelle
osservazioni in aula e che può essere considerato un fattore di interferenza rispetto
all’impegno scolastico, proprio in quanto sottrae tempo ad attività legate alla scuola e
alle consegne delle insegnanti. Si tratta inoltre di un dato che rimanda
¶{p. 94}all’idea di una socializzazione anticipatoria a ruoli adulti,
per esempio svolgendo il compito di cura verso fratelli e sorelle minori, in assenza dei
genitori. Le altre risposte sono allineate a quelle dell’intero campione incluso nella
ricerca: un limitato tempo dedicato ai compiti a casa, un discreto tempo riservato alla
lettura e alle attività sportive.
Compiti (%)
|
TV
(%)
|
Lettura (%)
|
Parlare genitori (%)
|
Cura
familiari (%)
|
Lavoretti (%)
|
Sport (%)
|
Amici (%)
|
|
Non dedico
tempo
|
6,9
|
9,6
|
20,5
|
4,2
|
27,4
|
61,6
|
30,1
|
20,5
|
1-30
min./giorno
|
39,7
|
20,5
|
31,5
|
32,9
|
24,7
|
9,6
|
9,6
|
20,5
|
31-60
min./giorno
|
16,4
|
13,7
|
26,0
|
8,2
|
17,8
|
11,0
|
19,2
|
19,2
|
Da 1 a 2
ore/giorno
|
26,0
|
20,5
|
13,7
|
20,5
|
15,1
|
11,0
|
17,8
|
11,0
|
Da 2 a 4
ore/giorno
|
8,2
|
20,5
|
2,7
|
11,0
|
9,6
|
2,7
|
15,2
|
19,2
|
Più di 4
ore/giorno
|
2,7
|
15,1
|
5,5
|
23,3
|
5,5
|
4,1
|
8,2
|
9,6
|
Totale
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
Internet fuori scuola (%)
|
Internet per divertimento (%)
|
Videogiochi online (%)
|
Chattare (%)
|
Social network (%)
|
Internet per info (%)
|
|
Non dedico
tempo
|
45,2
|
5,5
|
24,7
|
42,5
|
45,2
|
20,5
|
1-30
min./giorno
|
16,4
|
26,0
|
15,1
|
19,2
|
28,8
|
31,5
|
31-60
min./giorno
|
6,8
|
11,0
|
19,2
|
17,8
|
8,2
|
21,9
|
Tra 1 e 2
ore/giorno
|
11,0
|
21,9
|
21,9
|
12,3
|
2,7
|
12,3
|
Tra 2 e 4
ore/giorno
|
9,6
|
11,0
|
9,6
|
4,1
|
8,2
|
5,5
|
Più di 4
ore/giorno
|
11,0
|
24,7
|
9,6
|
4,1
|
6,8
|
8,2
|
Totale
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
¶
Sul secondo gruppo di attività,
legate all’uso di dispositivi tecnologici, è da ricordare che i bambini appartengono a
famiglie le cui condizioni economiche consentono una limitata disponibilità di
tecnologia (aspetto questo che è stato messo in luce anche nelle interviste con le
insegnanti durante il lockdown, di cui si parlerà nel capitolo
dedicato agli insegnanti) e quindi le loro risposte a queste domande sono condizionate
dall’indisponibilità o dalla limitata disponibilità di dispositivi e/o infrastrutture
tecnologiche. Le attività che vengono svolte con maggiore frequenza e più a lungo sono
l’utilizzo di Internet per divertimento e dei videogiochi che possono essere fruiti
agevolmente anche sui cellulari (dispositivo questo di cui tutti i genitori dispongono).
Coerentemente con l’età, è alquanto modesto l’uso di social network e di chat di
comunicazione istantanea. Rispetto a tali attività, durante la compilazione molti
bambini hanno chiesto alla ricercatrice di che cosa si trattasse perché erano del tutto
inconsapevoli dell’esistenza di tali applicazioni.
Nella seconda
wave le stesse domande sono state riproposte, avendo la
finalità di osservare le variazioni intercorse a causa della Dad e delle misure di
distanziamento sociale (tabb. 3.5a e 3.5b).
Si osserva che è mediamente
cresciuto il tempo dedicato ai compiti (sia per sostituire il tempo pieno scolastico,
sia per effetto del limitato tempo della Dad nella scuola primaria e un incremento delle
attività di studio individuale) e il tempo trascorso a parlare con i genitori; ed è
parallelamente diminuito il tempo destinato alla televisione e dedicato allo sport (per
l’impossibilità di praticarlo). Diminuisce anche significativamente il tempo dedicato
agli amici, con cui i bambini intrattengono relazioni online o attraverso il telefono o
in isolate occasioni di socialità in presenza nei parchi,
¶{p. 96}giardini e cortili condominiali. Questi dati sono allineati a
quanto indicato dalle insegnanti nelle interviste relative alla didattica a distanza
durante il lockdown. Rispetto alle attività svolte grazie alle
tecnologie si osserva un generico aumento dell’uso di Internet fuori scuola e dei
videogiochi come forma di intrattenimento, sebbene la presenza dei genitori (spesso in
smart working o in inattività forzata per il
lockdown) contenga il loro utilizzo.
Compiti (%)
|
TV
(%)
|
Lettura (%)
|
Parlare genitori (%)
|
Cura
familiari (%)
|
Lavoretti (%)
|
Sport (%)
|
Amici (%)
|
|
Non dedico
tempo
|
2,8
|
19,4
|
22,2
|
11,1
|
5,6
|
50,0
|
11,1
|
22,2
|
1-30
min./giorno
|
11,1
|
16,7
|
38,9
|
5,6
|
22,2
|
19,4
|
27,8
|
5,6
|
31-60
min./giorno
|
27,8
|
30,6
|
13,9
|
16,7
|
13,9
|
11,1
|
27,8
|
30,6
|
Da 1 a 2
ore/giorno
|
30,6
|
16,7
|
11,1
|
11,1
|
30,6
|
11,1
|
13,9
|
19,4
|
Da 2 a 4
ore/giorno
|
13,9
|
11,1
|
2,8
|
13,9
|
13,9
|
5,6
|
13,9
|
2,8
|
Più di 4
ore/giorno
|
13,9
|
5,6
|
11,1
|
41,7
|
13,9
|
2,8
|
5,6
|
19,4
|
Totale
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
Internet fuori scuola (%)
|
Internet per divertimento (%)
|
Videogiochi online (%)
|
Chattare (%)
|
Social network (%)
|
Internet per info (%)
|
|
Non dedico
tempo
|
8,3
|
8,3
|
13,9
|
22,2
|
47,2
|
13,9
|
1-30
min./giorno
|
8,3
|
19,4
|
19,4
|
30,6
|
22,2
|
16,7
|
31-60
min./giorno
|
13,9
|
33,3
|
19,4
|
19,4
|
11,1
|
30,6
|
Tra 1 e 2
ore/giorno
|
27,8
|
16,7
|
11,1
|
11,1
|
8,3
|
19,4
|
Tra 2 e 4
ore/giorno
|
8,3
|
5,6
|
16,7
|
5,6
|
5,6
|
8,3
|
Più di 4
ore/giorno
|
33,3
|
16,7
|
19,4
|
11,1
|
5,6
|
11,1
|
Totale
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
100,0
|
¶
Da questi elementi desumiamo una
generale condizione di benessere ed equilibrio nella vita dei bambini ante
lockdown e un graduale peggioramento del loro
well-being complessivo durante la fase più stringente delle
misure di distanziamento sociale. Il benessere infantile è quindi una dimensione
rilevante per profilare la popolazione intervistata. A tale fine la quarta sezione del
questionario era dedicata a rilevare con domande ad hoc le
condizioni di benessere dei bambini nella vita scolastica e familiare, nonché la qualità
delle loro relazioni.
Un primo aspetto indagato
riguardava l’autodefinizione di sé nelle vacanze estive tra la fine della classe quarta
e l’inizio della classe quinta rispetto ad alcune dimensioni specifiche. Le risposte dei
bambini a queste domande nella prima wave del questionario sono
riassunte nella tabella 3.6a. Se ne ricava un’immagine complessivamente positiva sullo
stato d’animo dei bambini che sono per la maggior parte del loro tempo o quasi sempre
allegri, calmi, vivaci, riposati e dediti a cose interessanti. L’elemento che merita
riflessione e che mostra un andamento parzialmente difforme tra le domande proposte ai
bambini è quello relativo alla situazione «mi sono sentito riposato». La letteratura e
la ricerca empirica sono concordi da tempo sul fatto che i bambini siano precocemente
esposti a una pluralità di stimoli da cui deriva la saturazione del loro tempo. Sul
piano educativo questo affastellarsi di attività e impegni evita l’insorgenza della noia
(che è invece considerata un fattore positivo e stimolante da parte delle insegnanti) e
annulla il tempo del riposo sia fisico sia mentale.
Coerente con questa interpretazione
anche la distribuzione delle risposte relative alla condizione di calma: circa
¶{p. 98}un terzo dei bambini dichiara di non sentirsi mai calmo o
soltanto qualche volta.
Note