Andrea M. Maccarini (a cura di)
L'educazione socio-emotiva
DOI: 10.1401/9788815370327/c3
Coerente con questa interpretazione anche la distribuzione delle risposte relative alla condizione di calma: circa
{p. 98}un terzo dei bambini dichiara di non sentirsi mai calmo o soltanto qualche volta.
Tab. 3.6a. Autodefinizione della condizione di benessere dei bambini (prima wave)
Mi sono sentito allegro (%)
Mi sono sentito calmo (%)
Mi sono sentito vivace (%)
Mi sono sentito riposato (%)
Cose interessanti (%)
Mai
4,1
8,2
4,1
11,0
1,4
Qualche volta
12,3
21,9
15,1
28,8
17,8
Più della metà del tempo
12,3
20,5
32,9
16,4
16,4
Quasi sempre
71,2
49,3
47,9
43,8
64,4
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
 
 
 
 
 
 
Tab. 3.6b. Autodefinizione della condizione di benessere dei bambini (seconda wave)
Mi sono sentito allegro (%)
Mi sono sentito calmo (%)
Mi sono sentito vivace (%)
Mi sono sentito riposato (%)
Cose interessanti (%)
Mai
5,6
8,3
2,8
11,1
8,3
Qualche volta
19,4
19,4
25,0
41,7
25,0
Più della metà del tempo
22,2
44,4
25,0
13,9
33,3
Quasi sempre
52,8
27,8
47,2
33,3
33,3
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
 
 
 
 
 
 
Con la seconda wave sono state riproposte le stesse domande (tab. 3.6b). Dalle risposte si evince un peggioramento del benessere complessivo dei bambini: la modalità «quasi sempre» ha raccolto in media molto meno della metà delle risposte per tutte le domande. Maggiormente rarefatta la percezione di allegria e l’opportunità di sperimentare cose interessanti. Si mantiene sostanzialmente stabile la vivacità. Diminuiscono in modo significativo la percezione di riposo e la calma. Possiamo supporre che anche i bambini, nonostante accortezze a loro tutela, siano stati comunque investiti dal clima di preoccupazione e ansia diffusa legata all’esplosione della pandemia Covid-19.
Una seconda serie di domande è stata focalizzata nella prima wave sulla percezione di sicurezza da parte dei bambini in tre ambienti distinti: la scuola, la casa, il quartiere. Le risposte a tali domande sono illustrate nella tabella 3.7. Si osserva una gradualità nella definizione dei luoghi sicuri: al primo posto si colloca la propria casa, al secondo posto la scuola e in coda il quartiere. In considerazione dell’età dei bambini l’accesso a luoghi non sorvegliati dagli adulti (come il quartiere) è limitato e la rappresentazione collettiva che se ne fornisce è di pericolo e insicurezza. Non sono disponibili informazioni aggiuntive in merito alle ragioni per le quali la casa è definita solo «abbastanza sicura» o «per niente»: potrebbe trattarsi di dinamiche interne alla famiglia che generano ansia nei bambini, o dinamiche relative al vicinato e al quartiere che esercitano un’influenza negativa sulla percezione di inviolabilità della propria abitazione. La decisione di non includere tale domanda nella seconda wave derivava dall’impossibilità di accedere ad ambienti esterni alla casa durante il lockdown. La scuola era inaccessibile e il quartiere non praticabile se non per esigenze di prima necessità principalmente in capo agli adulti della famiglia.
Infine, nella stessa sezione del questionario si è affrontato il tema della vicinanza emotiva con diversi soggetti, dalla cerchia familiare ad ambienti meno prossimi. Già in domande precedenti era emersa la qualità della relazione {p. 100}con genitori e altri familiari. Con questa specifica domanda si entra ulteriormente nella sfera relazionale dei bambini. Nella tabella 3.8a sono presentate le risposte dei bambini a tale sollecitazione. Il grado di vicinanza varia al variare della distanza anche geografica e della frequenza delle interazioni. Quindi per i bambini è centrale la continuità della relazione, la prossimità fisica con gli altri affinché essi siano qualificati come significativi. I dati infatti indicano una percezione da parte dei bambini di massima vicinanza con i componenti della famiglia e con l’insegnante, per arrivare a una condizione di distanza emotiva massima rispetto a coloro con cui le interazioni sono scarse. All’interno dalla famiglia è la mamma il soggetto con cui i bambini intrattengono le relazioni più forti e significative. Compagni di scuola e amici (siano essi dentro la scuola o fuori) sono percepiti come emotivamente più prossimi rispetto ai parenti. È possibile inoltre ipotizzare che il concetto di vicinanza emotiva applicato a individui che vivono altrove nel mondo sia eccessivamente complesso per una reale comprensione da parte di bambini di questa fascia di età.
Tab. 3.7. Percezione di sicurezza in diversi ambienti
Scuola (%)
Casa (%)
Quartiere (%)
Per niente al sicuro
2,7
1,4
17,8
Abbastanza al sicuro
27,4
12,3
50,7
Molto al sicuro
69,9
86,3
31,5
Totale
100,0
100,0
100,0
 
 
 
 
Le stesse domande sono state riproposte nella seconda wave, i cui esiti sono esposti nella tabella 3.8b. Qui i dati evidenziano il senso di isolamento dei bambini derivante dalle regole del distanziamento sociale. Va quasi perduta la relazione con il gruppo dei pari e con le insegnanti. Paradossalmente si attenua anche la vicinanza emotiva con i genitori con cui si trascorre più tempo quantitativamente ma qualitativamente meno intenso forse anche a causa della contemporanea attività di smart working a cui molti genitori erano chiamati.{p. 101}
Tab. 3.8a. Vicinanza emotiva dei bambini con diversi soggetti (prima wave)
Madre (%)
Padre (%)
Fratelli (%)
Parenti (%)
Amici (%)
Compagni (%)
Insegnante (%)
Vicini casa (%)
Altri paesi (%)
Molto distante
1,4
2,7
9,6
15,1
2,7
1,4
4,1
23,3
53,4
Distante
2,7
9,6
5,5
11,0
8,2
1,4
5,5
24,7
13,7
Vicino
15,1
20,5
24,7
38,4
43,8
46,6
30,1
30,1
16,4
Molto vicino
80,8
67,1
60,3
35,6
45,2
50,7
60,3
21,9
16,4
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Tab. 3.8b. Vicinanza emotiva dei bambini con diversi soggetti (seconda wave)
Madre (%)
Padre (%)
Fratelli (%)
Parenti (%)
Amici (%)
Compagni (%)
Insegnante (%)
Vicini casa (%)
Altri paesi (%)
Molto distante
0,0
13,9
8,3
19,4
13,9
16,7
8,3
22,2
36,1
Distante
5,6
11,1
11,1
13,9
19,4
19,4
22,2
22,2
30,6
Vicino
16,7
19,4
13,9
38,9
50,0
50,0
36,1
44,4
19,4
Molto vicino
77,8
55,6
66,7
27,8
16,7
13,9
33,3
11,1
13,9
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Tab. 3.9. Relazioni e interazioni con la madre
Mi capisce (%)
Mi ascolta (%)
Mi accetta (%)
Fiera di me (%)
Mi aiuta (%)
Tiene a me (%)
Attenta (%)
Parlare (%)
Sentimenti (%)
Severa (%)
Punizioni (%)
Credere (%)
Interesse (%)
Quasi mai o mai vera
1,0
4,1
2,0
2,0
4,1
3,1
2,0
6,1
3,1
53,1
66,3
6,1
{p. 102}
5,1
A volte vera
13,3
21,4
6,1
15,3
14,3
3,1
9,2
22,4
16,3
33,7
26,5
11,2
15,3
Quasi sempre o sempre vera
85,7
74,5
91,8
82,7
81,6
93,9
88,8
71,4
80,6
13,3
7,1
82,7
79,6
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Tab. 3.10. Relazioni e interazioni con il padre
Mi capisce (%)
Mi ascolta (%)
Mi accetta (%)
Fiero di me (%)
Mi aiuta (%)
Tiene a me (%)
Attento (%)
Parlare (%)
Sentimenti (%)
Severo (%)
Punizioni (%)
Credere (%)
Interesse (%)
Quasi mai o mai vera
6,1
2,0
4,1
3,1
8,2
2,0
2,0
7,1
5,1
57,1
63,3
6,1
9,2
A volte vera
18,4
20,4
9,2
17,3
20,4
6,1
14,3
33,7
17,3
32,7
27,6
15,3
25,5
Quasi sempre o sempre vera
75,5
77,6
86,7
79,6
71,4
91,8
83,7
59,2
77,6
10,2
9,2
78,6
65,3