Re(l)-azioni
DOI: 10.1401/9788815410795/c2
Fra i partner più attivi del patto di sistema, occorre senz’altro ricordare la Cooperativa Culturalpe (www.culturalpe.it
¶{p. 55})
[11]
che gestisce gli Uffici turistici di Oulx e di Avigliana, dai quali è interessante ricavare alcuni dati circa l’affluenza turistica rispettivamente nelle sezioni alta e bassa della Valle di Susa.
Regioni
|
2019
|
2020
|
2021
|
Piemonte
|
9.207
|
7.838
|
10.205
|
Liguria
|
703
|
505
|
439
|
Lombardia
|
298
|
507
|
288
|
Lazio
|
141
|
101
|
45
|
Toscana
|
95
|
53
|
83
|
Altre regioni
|
270
|
213
|
148
|
Totale
|
10.714
|
9.217
|
11.208
|
|
|
|
|
Fonte: Dati Cooperativa Culturalpe.
|
Come si evince da questi dati, anche l’affluenza turistica nelle diverse parti della valle è differenziata sia nei valori assoluti sia nelle motivazioni. L’alta valle presenta senz’altro un turismo molto più importante, con una presenza di stranieri significativa (tabb. 2.1 e 2.2). L’anno della pandemia ha causato solo un lieve calo dei visitatori, prontamente recuperato l’anno seguente per il turismo domestico ma non ancora per il turismo internazionale. Interessanti il pronto ritorno degli asiatici già dal 2020 e il calo dei britannici, dovuto però, almeno in parte, anche alla Brexit. Da altri dati, forniti sempre dalla Cooperativa Culturalpe, si evince che i visitatori si rivolgono all’Ufficio turistico per informazioni sui trasporti (viabilità delle strade, orari dei mezzi pubblici e acquisto dei biglietti) per 1/3 circa del totale; 1/5 di essi chiede informazioni su attività naturalistiche o sportive (soprattutto della neve), 1/6 sulla programmazione degli eventi, altrettanti sulle condizioni meteorologiche o sui servizi Internet e 1 su 10 su cibo, ospitalità e commerci.¶{p. 56}
2019
|
|
Francia
|
1.076
|
Regno Unito
|
191
|
Germania
|
154
|
Spagna
|
39
|
Nordamericani
|
28
|
Altri Stati
|
131
|
Totale
|
1.619
|
2020
|
|
Francia
|
574
|
Asiatici
|
492
|
Germania
|
100
|
Regno Unito
|
46
|
Spagna
|
12
|
Altri Stati
|
117
|
Totale
|
1.341
|
2021
|
|
Francia
|
669
|
Asiatici
|
287
|
Germania
|
135
|
Regno Unito
|
41
|
Paesi Bassi
|
29
|
Altri Stati
|
145
|
Totale
|
1.306
|
|
|
Fonte: Dati Cooperativa Culturalpe.
|
Il turismo della bassa valle presenta valori assoluti inferiori, con una variazione a causa della pandemia, ridottissimi per quanto riguarda il turismo domestico (addirittura in aumento per i piemontesi), ma più elevati per il turismo internazionale (calo superiore del 50%) (tabb. 2.3 e 2.4). Il bacino di utenza italiano proviene soprattutto dalle regioni del Nord Italia e dalla Toscana e quello internazionale dalle tradizionali regioni europee di outgoing (Francia e Germania) con, anche in questo caso, il calo repentino di asiatici e britannici. Circa le motivazioni che spingono i visitatori a rivolgersi all’Ufficio turistico di Avigliana, ben 1 su 4 è interessato ai servizi balneari offerti dai laghi, 1 su 5 agli aspetti culturali del territorio (soprattutto la Sacra di San ¶{p. 57}Michele e il museo dell’ex dinamitificio Nobel di Avigliana, già ecomuseo) e 1 su 7 agli aspetti naturalistici o sportivi. Rispetto a Oulx, molte meno informazioni vengono fornite circa i trasporti (1/7 contro 1/3), gli eventi programmati (1/10 contro 1/6), le condizioni meteorologiche e i servizi Internet (nessuna contro 1/6), mentre di più sono quelle riferite a cibo, ospitalità e commerci (1/7 contro 1/10)
[12]
.
Regioni
|
2019
|
2020
|
2021
|
Piemonte
|
2.649
|
2.775
|
2.846
|
Lombardia
|
303
|
268
|
267
|
Toscana
|
188
|
44
|
50
|
Veneto
|
75
|
47
|
76
|
Liguria
|
71
|
93
|
45
|
Emilia-Romagna
|
52
|
53
|
106
|
Altre regioni
|
184
|
108
|
103
|
Totale
|
3.470
|
3.388
|
3.493
|
|
|
|
|
Fonte: Dati Cooperativa Culturalpe.
|
2019
|
|
Francia
|
414
|
Germania
|
113
|
Spagna
|
97
|
Regno Unito
|
42
|
Asiatici
|
28
|
Altri Stati
|
128
|
Totale
|
822
|
2020
|
|
Francia
|
236
|
Germania
|
36
|
Spagna
|
27
|
Regno Unito
|
22
|
Paesi Bassi
|
18
|
Altri Stati
|
44
|
Totale
|
383
|
2021
|
|
Francia
|
203
|
Germania
|
39
|
Sudamericani
|
30
|
Belgio
|
29
|
Spagna
|
28
|
Altri Stati
|
71
|
Totale
|
400
|
|
|
Fonte: Dati Cooperativa Culturalpe.
|
¶
Nonostante i dati riportati nelle tabelle illustrino soltanto la situazione degli anni a cavallo della pandemia, il presidente della Cooperativa Culturalpe
[13]
attesta come negli ultimi vent’anni il divario del successo turistico delle due parti della valle si sia comunque molto ridotto. Ciò è stato principalmente dovuto alla realizzazione del patto di sistema «Tesori di arte e cultura alpina» che ha messo in rete l’offerta turistica culturale della Valle di Susa, non localizzata soltanto nell’alta valle come gli impianti sciistici, ma ben distribuita in tutta la sua lunghezza.
4. Conclusioni
In Valle di Susa si sostiene da più parti che più che integrazione fra le diverse culture vi sia convivenza. Anche i diversi beni culturali del passato presenti sul territorio lo testimoniano, risalendo a diverse espressioni stilistiche senza che mai ci si possa riferire a uno «stile valsusino» originale: lo stesso trittico di fattura fiamminga portato in valle dall’astese Bonifacio Roero rimane un unicum artistico da quasi sette secoli, senza nessuna posterità.
Nella valle diverse fasi di composizione, scomposizione e ricomposizione territoriale si sono quindi susseguite [Gavinelli e Morazzoni 2012], ma quella in corso tentata dalla ¶{p. 59}rete qui esaminata sembra distinguersi dalle precedenti per il suo tentativo di riscoprire un’identità culturale di valle, che vada ben al di là delle olimpiadi invernali o del movimento no-TAV. Le forze in direzione contraria non mancano, ma l’approccio post-rural [Cloke 2002] cui il patto di sistema si ispira sembra essersi dimostrato fino al presente idoneo per una territorializzazione responsabile, sostenibile e inclusiva [Prezioso et al. 2021].
Note
[11] La Cooperativa Culturalpe, nata nel 2009, dà lavoro a 30 persone, fra le quali soprattutto bibliotecari, archivisti, operatori museali, esperti di didattica, addetti agli uffici turistici, tecnici del restauro, storici dell’arte e guide turistiche e naturalistiche.
[12] L’Ufficio turistico di Avigliana registra altresì il numero di visitatori che vi si recano solo per poter usufruire dei servizi igienici (fra il 3 e il 6% del totale, a seconda degli anni). Tale curioso dato viene registrato per poter sensibilizzare l’amministrazione comunale a realizzare dei bagni pubblici, la cui mancanza è lamentata ad Avigliana non solo dai turisti ma anche dai residenti.
[13] Si coglie l’occasione per ringraziare altresì Andrea Zonato per aver fornito i dati e per la fattiva collaborazione.