Elena dell'Agnese, Daniel Delatin Rodrigues (a cura di)
Re(l)-azioni
DOI: 10.1401/9788815410795/c2
Fra i partner più attivi del patto di sistema, occorre senz’altro ricordare la Cooperativa Culturalpe (www.culturalpe.it
{p. 55}) [11]
che gestisce gli Uffici turistici di Oulx e di Avigliana, dai quali è interessante ricavare alcuni dati circa l’affluenza turistica rispettivamente nelle sezioni alta e bassa della Valle di Susa.
Tab. 2.1. Gli accessi italiani all’Ufficio turistico di Oulx dal 2019 al 2021
Regioni
2019
2020
2021
Piemonte
9.207
7.838
10.205
Liguria
703
505
439
Lombardia
298
507
288
Lazio
141
101
45
Toscana
95
53
83
Altre regioni
270
213
148
Totale
10.714
9.217
11.208
 
 
 
 
Fonte: Dati Cooperativa Culturalpe.
Come si evince da questi dati, anche l’affluenza turistica nelle diverse parti della valle è differenziata sia nei valori assoluti sia nelle motivazioni. L’alta valle presenta senz’altro un turismo molto più importante, con una presenza di stranieri significativa (tabb. 2.1 e 2.2). L’anno della pandemia ha causato solo un lieve calo dei visitatori, prontamente recuperato l’anno seguente per il turismo domestico ma non ancora per il turismo internazionale. Interessanti il pronto ritorno degli asiatici già dal 2020 e il calo dei britannici, dovuto però, almeno in parte, anche alla Brexit. Da altri dati, forniti sempre dalla Cooperativa Culturalpe, si evince che i visitatori si rivolgono all’Ufficio turistico per informazioni sui trasporti (viabilità delle strade, orari dei mezzi pubblici e acquisto dei biglietti) per 1/3 circa del totale; 1/5 di essi chiede informazioni su attività naturalistiche o sportive (soprattutto della neve), 1/6 sulla programmazione degli eventi, altrettanti sulle condizioni meteorologiche o sui servizi Internet e 1 su 10 su cibo, ospitalità e commerci.{p. 56}
Tab. 2.2. Gli accessi stranieri all’Ufficio turistico di Oulx dal 2019 al 2021
2019
Francia
1.076
Regno Unito
191
Germania
154
Spagna
39
Nordamericani
28
Altri Stati
131
Totale
1.619
2020
Francia
574
Asiatici
492
Germania
100
Regno Unito
46
Spagna
12
Altri Stati
117
Totale
1.341
2021
Francia
669
Asiatici
287
Germania
135
Regno Unito
41
Paesi Bassi
29
Altri Stati
145
Totale
1.306
 
 
Fonte: Dati Cooperativa Culturalpe.
Il turismo della bassa valle presenta valori assoluti inferiori, con una variazione a causa della pandemia, ridottissimi per quanto riguarda il turismo domestico (addirittura in aumento per i piemontesi), ma più elevati per il turismo internazionale (calo superiore del 50%) (tabb. 2.3 e 2.4). Il bacino di utenza italiano proviene soprattutto dalle regioni del Nord Italia e dalla Toscana e quello internazionale dalle tradizionali regioni europee di outgoing (Francia e Germania) con, anche in questo caso, il calo repentino di asiatici e britannici. Circa le motivazioni che spingono i visitatori a rivolgersi all’Ufficio turistico di Avigliana, ben 1 su 4 è interessato ai servizi balneari offerti dai laghi, 1 su 5 agli aspetti culturali del territorio (soprattutto la Sacra di San {p. 57}Michele e il museo dell’ex dinamitificio Nobel di Avigliana, già ecomuseo) e 1 su 7 agli aspetti naturalistici o sportivi. Rispetto a Oulx, molte meno informazioni vengono fornite circa i trasporti (1/7 contro 1/3), gli eventi programmati (1/10 contro 1/6), le condizioni meteorologiche e i servizi Internet (nessuna contro 1/6), mentre di più sono quelle riferite a cibo, ospitalità e commerci (1/7 contro 1/10) [12]
.
Tab. 2.3. Gli accessi italiani all’Ufficio turistico di Avigliana dal 2019 al 2021
Regioni
2019
2020
2021
Piemonte
2.649
2.775
2.846
Lombardia
303
268
267
Toscana
188
44
50
Veneto
75
47
76
Liguria
71
93
45
Emilia-Romagna
52
53
106
Altre regioni
184
108
103
Totale
3.470
3.388
3.493
 
 
 
 
Fonte: Dati Cooperativa Culturalpe.
Tab. 2.4. Gli accessi stranieri all’Ufficio turistico di Avigliana dal 2019 al 2021
2019
Francia
414
Germania
113
Spagna
97
Regno Unito
42
Asiatici
28
Altri Stati
128
Totale
822
2020
Francia
236
Germania
36
Spagna
27
Regno Unito
22
Paesi Bassi
18
Altri Stati
44
Totale
383
2021
Francia
203
Germania
39
Sudamericani
30
Belgio
29
Spagna
28
Altri Stati
71
Totale
400
 
 
Fonte: Dati Cooperativa Culturalpe.
Nonostante i dati riportati nelle tabelle illustrino soltanto la situazione degli anni a cavallo della pandemia, il presidente della Cooperativa Culturalpe [13]
attesta come negli ultimi vent’anni il divario del successo turistico delle due parti della valle si sia comunque molto ridotto. Ciò è stato principalmente dovuto alla realizzazione del patto di sistema «Tesori di arte e cultura alpina» che ha messo in rete l’offerta turistica culturale della Valle di Susa, non localizzata soltanto nell’alta valle come gli impianti sciistici, ma ben distribuita in tutta la sua lunghezza.

4. Conclusioni

In Valle di Susa si sostiene da più parti che più che integrazione fra le diverse culture vi sia convivenza. Anche i diversi beni culturali del passato presenti sul territorio lo testimoniano, risalendo a diverse espressioni stilistiche senza che mai ci si possa riferire a uno «stile valsusino» originale: lo stesso trittico di fattura fiamminga portato in valle dall’astese Bonifacio Roero rimane un unicum artistico da quasi sette secoli, senza nessuna posterità.
Nella valle diverse fasi di composizione, scomposizione e ricomposizione territoriale si sono quindi susseguite [Gavinelli e Morazzoni 2012], ma quella in corso tentata dalla {p. 59}rete qui esaminata sembra distinguersi dalle precedenti per il suo tentativo di riscoprire un’identità culturale di valle, che vada ben al di là delle olimpiadi invernali o del movimento no-TAV. Le forze in direzione contraria non mancano, ma l’approccio post-rural [Cloke 2002] cui il patto di sistema si ispira sembra essersi dimostrato fino al presente idoneo per una territorializzazione responsabile, sostenibile e inclusiva [Prezioso et al. 2021].
Note
[11] La Cooperativa Culturalpe, nata nel 2009, dà lavoro a 30 persone, fra le quali soprattutto bibliotecari, archivisti, operatori museali, esperti di didattica, addetti agli uffici turistici, tecnici del restauro, storici dell’arte e guide turistiche e naturalistiche.
[12] L’Ufficio turistico di Avigliana registra altresì il numero di visitatori che vi si recano solo per poter usufruire dei servizi igienici (fra il 3 e il 6% del totale, a seconda degli anni). Tale curioso dato viene registrato per poter sensibilizzare l’amministrazione comunale a realizzare dei bagni pubblici, la cui mancanza è lamentata ad Avigliana non solo dai turisti ma anche dai residenti.
[13] Si coglie l’occasione per ringraziare altresì Andrea Zonato per aver fornito i dati e per la fattiva collaborazione.