La valutazione dell'esperienza duale nell'istruzione e formazione professionale
DOI: 10.1401/9788815371225/c2
Un altro aspetto qualificante è legato
alla capacità di «complementare» quanto appena richiamato con un forte
¶{p. 111}investimento sull’apprendistato di primo livello (duale o
formativo), da rilanciare anche grazie a interventi finalizzati a ridurre le incombenze
burocratiche che rappresentano oggi il più significativo ostacolo per le imprese. Per la
diffusione dell’apprendistato formativo e più in generale per lo sviluppo della filiera
duale la grande sfida si gioca oggi sul ruolo formativo assegnato direttamente alle aziende.
Per questo occorrerà superare schemi consolidati e prospettare per gli attori delle
politiche del lavoro nuove modalità di partecipazione al processo formativo – a partire
dalle esperienze di Academy costituite tra imprese e organismi di formazione – intervenendo
laddove necessario anche a livello normativo con accordi in Conferenza Stato-Regioni.
E non a caso il PNRR destina 600
milioni di euro (Investimento 1.4)
[6]
per cinque anni proprio al rafforzamento del sistema duale e dell’istituto
dell’apprendistato. Se poi a queste risorse (pari a 120 milioni di euro/anno) si sommano
quelle stanziate per via ordinaria dal MLPS (circa 125 milioni di euro/anno per i percorsi
di IeFP in duale, cui si aggiungano ulteriori risorse per decontribuzioni per i centri di
eccellenza, per i tutor aziendali, per il placement) e quelle messe in
campo dalle regioni a valere sul Fondo sociale europeo (FSE), la dotazione complessiva a
disposizione potrebbe raddoppiare anche il numero di giovani
formati.¶{p. 112}
Un’opportunità storica che non può
essere persa, una priorità da cui far discendere scelte politiche chiare e mirate, di ampio
respiro ma al contempo guidate, accompagnate e valutate con obiettivi concreti e misurabili.
Note
[6] PNRR, Investimento 1.4, Sistema Duale: «Il progetto, che dispone di un ammontare complessivo di 600 milioni di euro, ha l’obiettivo di rafforzare il sistema duale, al fine di rendere i sistemi di istruzione e formazione più in linea con i fabbisogni del mercato del lavoro, nonché di promuovere l’occupabilità dei giovani e l’acquisizione di nuove competenze (approccio learning on-the-job), soprattutto nelle aree più marginali e periferiche. Questo intervento, promosso nel più ampio contesto del Piano Nazionale Nuove Competenze, mira a favorire l’introduzione e lo sviluppo di corsi di formazione che rispondano alle esigenze delle imprese e del tessuto produttivo locale, riducendo così il mismatch tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e i programmi formativi del sistema di istruzione e formazione. Le risorse saranno erogate dalle regioni, principalmente sulla base del numero degli studenti iscritti nei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, rilevato dall’Inapp sulla scorta del monitoraggio effettuato dalle Regioni e Province Autonome, in linea di continuità con quanto viene annualmente ripartito in base a norme di legge per le formazioni professionali».