Il sortilegio e la vanità
Céline e Jünger interpreti della modernità

L'accostamento, sotto il profilo formale, di due autori - Louis-Ferdinand Céline ed Ernst Jünger - ha una connotazione didascalica. Entrambi accreditano all'espressione un significato immaginifico, che transita nel gesto, nell'atto di conseguire un esito moralmente irredimibile e tuttavia provvidenziale. Nel volume Riccardo Campa ripercorre il loro registro espressivo, che sopravanza la sintassi conoscitiva delle avventure della ragione e delle risoluzioni comportamentali. Il contenuto nevralgico delle rispettive opere compendia i disastri della guerra - per usare un'espressione di Francisco de Goya y Lucientes - e le idiosincratiche configurazioni di un tentacolare periodo di contemplazione. L'insolenza e la filantropia si contendono una sorta di precettistica ingerenza nell'allucinata congerie degli eventi, descritti come pause sonnolenti dell'universo.

– professore emerito di Storia delle dottrine politiche e di Storia della filosofia dell'Università per Stranieri (Ateneo Internazionale) di Siena – è Director Emeritus of the Giambattista Vico Chair of Italian Studies at Dowling College, New York. Per Carocci editore ha pubblicato Il convivio linguistico. Riflessioni sul ruolo dell'italiano nel mondo contemporaneo (2019).

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Editore: Carocci

Pubblicazione online: 2024
Isbn edizione digitale: 9788829025077
DOI: 10.978.8829/025077

Pubblicazione a stampa: 2020
Isbn edizione a stampa: 9788829000999
Collana: Lingue e letterature Carocci
Pagine: 264

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