Artifici del piacere
Donne e seduzione nella modernità letteraria
Lussuose e lussuriose, traviate e traviatrici, libertine, femmes fatales, donne di spettacolo e di piacere, orientali, androgine, garçonnes, ma anche folli, vampire e diaboliche. Sono le femmine artificiali che proliferano nel clima decadente dell’estetismo, creature maliose e crudeli che hanno affascinato l’immaginario della modernità. Il volume esplora le metamorfosi della donna nella letteratura attraverso l’intreccio di moda e seduzione, componendo una galleria di tipi femminili analizzati nell’orizzonte della cultura europea tra il secolo dei Lumi e l’inizio del Novecento, con particolare attenzione alla Belle Époque. In una costellazione polimorfa di scrittori, da Choderlos de Laclos a Proust, da Baudelaire a d’Annunzio sino ai futuri- sti e Pirandello, senza dimenticare scrittrici come Colette, Annie Vivanti, Amalia Guglielminetti, si indagano le strategie della seduzione, l’erotismo dell’inorganico, l’enigma del fascino artificiale, per rileggere la mutazione antropologica femminile come fenomeno centrale dell’èra moderna. Nella sensualità del corpo vestito, nel feticismo degli ornamenti, nell’esaltazione della bellezza artificiale si manifesta così la complessa evoluzione della femminilità, in un caleidoscopio di immagini e inquietudini che anticipa l’Eva dei nostri tempi.
Volume pubblicato con il finanziamento dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna (fondi RFO)