Note
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Mariucci, Giuslavorismo e sindacati nell’epoca del tramonto del neoliberismo, in WP C.S.D.L.E. “Massimo D’Antona”.IT – 407/2020 (ed è per inciso la stessa definizione che Mariucci utilizza per Contrattazione e partecipazione di Umberto Romagnoli, anch’esso nello Scaffale).
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Nel senso migliore e più profondo di questo termine: Mancini, Terroristi e riformisti, Bologna: il Mulino, 1981 e Giugni, La memoria di un riformista, Bologna; il Mulino, 2007.
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Corvi, Frontiere aperte. Verso un’epistemologia transdisciplinare, in Scholé, 2023. Ci offre un efficace inquadramento dei problemi e delle sfide di chi fa ricerca oggi in questa prospettiva Vella, La riforma dei settori scientifico disciplinari e delle classi di laurea. Un’agenda per il futuro, in Come cambiano le Università italiane, a cura di A. Marra, M. Ramajoli, Torino: Giappichelli, 2023.
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Barthes, La morte dell’autore, in Id., Il brusio della lingua. Saggi critici IV, Torino: Einaudi, 1988 (ma 1967), p. 51.
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Di questa esperienza e del ruolo della Fim nei rapporti con la Confederazione racconterà in Manghi, La Fim: una federazione in un sindacato di categorie, in Analisi della Cisl. Fatti e giudizi di un’esperienza sindacale, a cura di G. Baglioni, Roma: Edizioni Lavoro, 1980, p. 659.
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Così Francesca Bolino nell’introdurre l’intervista a Manghi, Repubblica Torino 4 gennaio 2020.
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Così Manghi nell’intervista resa a Repubblica, cit. 4 gennaio 2020. Ma vedi anche B. Manghi, Intervista del 19 novembre 2010 a cura della Fim (in https://www.fim-cisl.it/storia/memoria-della-fim/testimonianze/intellettuali/).
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Tra le attività di Manghi va ricordato il suo ruolo nella rivista Dibattito Sindacale (su cui infra nel testo) e anche la direzione dei Centri studi e formazione Cisl di Spezzano, Taranto e Firenze (nell’intervista La formazione elemento costitutivo e fondante della Cisl resa a Francesco Lauria nel marzo 2013 vengono passate in rassegna da Manghi tutte le attività formative svolte negli anni tra Fim e Cisl). Tra le molte altre pubblicazioni di Manghi si ricordino almeno: Fare del bene, il piacere del bene e la generosità organizzata (Venezia: Marsilio, 2007), Lavori inutili (Soveria Mannelli: Rubbettino, 2003), Le trasformazioni del lavoro (Milano: Vita e Pensiero, 2002), Interno sindacale (Roma: Edizioni Lavoro, 1996), Il tempo perso (Venezia: Marsilio, 1995), Passaggio senza riti (Roma: Edizioni Lavoro, 1987), Democrazia minima: regole e costumi del nostro sindacalismo (Roma: Edizioni Lavoro, 1981).
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Così ancora Manghi nell’intervista resa a Repubblica, cit. 4 gennaio 2020.
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Così Manghi nell’intervista resa a Una Città, febbraio 2020.
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Così sempre Manghi ancora nella stessa intervista a Una Città del 2020, cit.
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Per esempio, Cazzola, Storie di sindacalisti, Bergamo: Adapt University Press, 2017, nonché Carrieri nell’intervista resa il 23 giugno 203 a Ciarini e De Vita (in https://sisec.it/4-2022-mimmo-carrieri-con-andrea-ciarini-e-luisa-de-vita/), ove ricorda la presentazione a Bari di Declinare crescendo, libro che – sono le parole di Carrieri – «mi aiutò nella conferma di uno degli assi costitutivi dei miei interessi, che già in quella fase si andavano concentrando intorno al fenomeno sindacale».
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Intervista a Gian Primo Cella del 11 giugno 2008 a cura della Fim (in https://www.fim-cisl.it/storia/memoria-della-fim/testimonianze/intellettuali/).
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L’importanza della figura di Manghi nel percorso intellettuale di Cella è testimoniata anche nelle parole dell’intervista resa dallo stesso Cella a Roberto Pedersini in L.Bordogna, R. Pedersini, G. Provasi (a cura di) Lavoro, Mercato, Istituzioni. Scritti in onore di Gian Primo Cella, Franco Angeli, 2013, 569 ss e qui 581. I due (insieme a Paola Piva) saranno poi gli autori di un testo capace di costruire uno dei paradigmi storiografici più famosi e considerati in assoluto dagli studiosi del lavoro e del sindacato: G.P. Cella, B. Manghi, P. Piva, Un sindacato italiano negli anni sessata. La FIM-CISL dall’associazione alla classe, De Donato, 1972.
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Manghi, Passaggio senza riti, Roma: Edizioni Lavoro, 1987 e qui p. 9.
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Per tutti Giugni, Sindacato: anni 70, in Economia e lavoro, 1972, n. 2, p. 169, anche in Giugni, Il sindacato tra contratti e riforme (1969-1973), Bari: De Donato, 1973, p. 101 ss. da cui cito e qui pp. 115-116.
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E con l’allargamento del conflitto, poi, anche le teorizzazioni della “conflittualità permanente”: cfr. Gli anni della conflittualità permanente. Rapporto sulle relazioni industriali in Italia, 1970-1971, Milano: Franco Angeli, 1976.
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V. per esempio Feltrin, Il fenomeno sindacale nell’Italia contemporanea: declino “politico” e ascesa “di mercato”, in Quad. Rass. Sind., 2015, 16, 4, p. 173. Ma anche Berrini, «Declinare crescendo o crescere cambiando?». Il sindacato e la scelta partecipativa, Roma: Edizioni Lavoro, 2017.
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L’articolo che recensisce Declinare crescendo in termini sostanzialmente negativi e da cui è tratto il virgolettato del testo è pubblicato su l’Unità del 2 novembre 1977 a firma di Stefano Cingolani. Di opposto tenore è invece il commento/recensione a firma del politologo Giorgio Galli comparso su Repubblica il giorno 11 ottobre 1978. Più neutra la recensione in Avanti! del 11 novembre 1977 a firma di Stefano Ajo.
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A. Pizzorno, Intervento nella tavola rotonda sul tema pubblicata da Mondoperaio, n. 4, 1978, 7.
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Mancini, Terroristi e riformisti, cit. e qui almeno i saggi I sindacati e il terrorismo e Laicismo e conflitto nella vecchia Cisl.
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Nogler, Statuto dei lavoratori e ideologia del nuovo sindacato, in Costituzionalismo.it – (n. 1) – 2020.
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Vedi per esempio l’incontro/scontro con F. Mancini in Progetto n1 gennaio/febbraio 1981 sul tema del referendum.
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Mi riferisco all’opera monografica di Cristofolini, Profili organizzativi e trasparenza finanziaria dei sindacati rappresentativi. Uno studio comparato, Milano: Franco Angeli, 2021 e alla proposta ivi contenuta, spec. 261 e ss.
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Queste tesi troveranno numerose conferme, anni dopo, nella più ampia ricostruzione e sistemazione di Accornero, La parabola del sindacato. Ascesa e declino di una cultura, Bologna: il Mulino, 1992. La sistematizzazione più articolata coeva al nostro libretto è invece quella di Romagnoli, Treu, I sindacati in Italia: storia di una strategia (1945-1976), Bologna: il Mulino, 1977.
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Su quella stagione, tra i tanti contributi, meriterebbe una rinnovata riflessione il lavoro di G. Romagnoli, Consigli di fabbrica e democrazia sindacale, Milano: Gabriele Mazzotta, 1976.