Tutela e valorizzazione del paesaggio nella transizione
DOI: 10.1401/9788815413352/c19
Lo scenario paesaggistico
risultante contiene l’infrastruttura come un proprio elemento che contribuisce
attivamente alla vita degli ambienti naturali e le opere realizzate hanno fornito una
risposta rapida. Il risultato più significativo è quello di aver realizzato un sistema
integrato «tecno-eco-
¶{p. 359}logico» in cui lo scalo
intermodale produce natura. Costituisce la sorgente delle acque che
alimentano il biotopo che, a sua volta, è funzionale allo scalo perché ne accoglie e
smaltisce le acque meteoriche.
Il sistema delle acque lega
indissolubilmente infrastruttura e natura, rimettendo «a sistema» elementi in genere
scarsamente o affatto compatibili. Questa interdipendenza è probabilmente la garanzia
per mantenere in vita quanto realizzato nel miglior modo possibile, anche perché ha
indotto importanti benefici, sia durante la costruzione del terminal che durante la fase
operativa.
La riduzione dell’apporto di acqua
meteorica nelle condutture costituisce un beneficio sociale e ambientale,
¶{p. 360}in quanto riduce i costi di trattamento delle acque reflue e la
pressione inquinante sui fiumi.
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L’area si è arricchita in
biodiversità, come ha dimostrato il monitoraggio. Il Parco del Ticino ha ottenuto circa
20 ettari di bosco a fronte della convenzione stipulata a valle della VIA.
Hupac SpA ha un interesse proprio
nella gestione dell’area del biotopo in quanto bacino di ricezione delle acque
meteoriche dei due scali, di Busto Arsizio e Gallarate.
Le competenze della committenza,
delle PA coinvolte, in specie il Parco del Ticino, del gruppo di tecnici e della ditta
appaltatrice hanno permesso di completare il processo in tempi molto rapidi: in cinque
anni il terminale è stato concordato, progettato, approvato, costruito e attivato: ciò è
un vantaggio economico innegabile.
Lo scavo del biotopo ha restituito
circa 130.000 mc di terreno a «km 0», utilizzati per la costruzione sia del terminal che
dell’argine idraulico. Ha permesso di risparmiare denaro e di ridurre gli impatti per lo
scavo del terreno e il suo trasporto da altri siti.
Le attività di manutenzione del
biotopo producono ora materiale vegetale per nuovi interventi naturalistici.
I maggiori benefici sono in termini
di marketing, di attrazione di clienti e partner, di relazione con gli stakeholder e
l’opinione pubblica: il terminal di Gallarate è emblematico per l’azienda per
presentarsi al mondo e viene utilizzato per facilitare le attivazioni di altri progetti,
come quelli di «Milano Smistamento» e Brescia (Italia), Basilea (Svizzera), Kąty
Wrocławskie (Polonia).
Ai residenti piace andare in
bicicletta lungo l’argine che delimita il biotopo, i dipendenti sono orgogliosi del
«terminal naturale» e mostrano un senso di appartenenza che migliora la loro attenzione
nei confronti del luogo di lavoro, oltre ad apprezzarne il microclima e la bellezza.
Questo sentimento è molto difficile da misurare, ma l’azienda ne è consapevole e ritiene
che abbia un ritorno positivo in termini di immagine e di economia. Infatti, sta
procedendo con questo tipo di politica. ¶{p. 362}
Note