Tutela e valorizzazione del paesaggio nella transizione
DOI: 10.1401/9788815413352/c18
In quella conversione
infrastrutturale, dal gray al green, il corso
d’acqua è parte da risanare e allo stesso tempo elemento risanatore della città,
assumendo un ruolo determinante per la formazione di una infrastruttura attiva,
¶{p. 336}che nell’articolazione della sua sezione e del suo tracciato
aggrega spazi pubblici e luoghi di condivisione, di svago e di cura, tanto della città
quanto dei suoi abitanti.
Nel rapporto tra paesaggio e
infrastrutture della mobilità si colloca quindi anche un processo di infrastrutturazione
inversa dedicata al recupero di un benessere urbano, dove emerge la capacità adattiva
del contesto e il ruolo svolto dalla condivisione dei luoghi per una qualità ambientale
e dell’abitare.
Per certi versi possiamo trovare
un’allegoria di tutto ciò nell’immagine di una strana bicicletta familiare, la
Goofybike (fig. 12), ideata e costruita in America nel 1939 da
Charles Steinlauf. Con quattro posti e una macchina da cucire integrata, lo strano
veicolo a due piani è progettato per trasportare tutti i componenti della famiglia.
L’inventore è al posto di guida in alto alle prese con un enorme volante
automobilistico. La signora Steinlauf si siede in basso e lavora con una macchina da
cucire, mentre suo figlio pedala nella posizione retrostante e sua figlia si gode
¶{p. 337}il percorso seduta davanti. Quando il veicolo è a riposo, le
gambe sporgenti della macchina per cucire ne impediscono il ribaltamento.
Anche il paesaggio delle
infrastrutture appare trovare qui una metafora della sua molteplicità sistemica e della
sua multifunzionalità, espressione di attività, di processi, ¶{p. 338}di
relazioni e di sguardi in movimento, ma anche di spazi di lavoro e condivisione che
permettono alle diverse componenti di restare in equilibrio.