Matelda Reho, Filippo Magni (a cura di)
Tutela e valorizzazione del paesaggio nella transizione
DOI: 10.1401/9788815413352/c11
La Convenzione si pone come obiettivo la tutela internazionale delle zone umide mediante la loro individuazione e delimitazione, lo studio degli aspetti caratteristici, in particolare dell’avifauna, e la messa in atto di programmi che consentano la conservazione degli habitat, della flora e della fauna.
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Tab. 2. Riserve naturali statali e regionali, zone umide di Ramsar
Riserve naturali statali
Riserva naturale Vette Feltrine
Riserva naturale Monte Pavione
Riserva naturale Piazza del Diavolo
Riserva naturale Piani Eterni – Errera – Val Falcina
Riserva naturale Valle Scura
Riserva naturale Monti del Sole
Riserva naturale Valle Imperina
Riserva naturale Schiara occidentale
Riserva naturale Somadida
Riserva naturale Val Tovanella
Riserva naturale Bus della Genziana
Riserva naturale Campo di Mezzo – Pian Parrocchia
Riserva naturale integrale Giardino Botanico di Monte Faverghera
Riserva naturale Vincheto di Cellarda
Riserve naturali regionali
Riserva naturale integrale Gardesana Orientale
Riserva naturale integrale Lastoni – Selva Pezzi
Riserva naturale integrale Piaie Longhe – Millifret
Riserva naturale orientata Pian di Landro – Baldassare
Riserva naturale Bocche di Po
Riserva naturale integrale Bosco Nordio
Zone umide Ramsar
Vincheto di Cellarda
Laguna di Venezia: Valle Averto
Palude del Brusà – LeVallette
Palude del Busatello
 

4. Rete ecologica europea Natura 2000

 
La tutela della biodiversità nel Veneto è principalmente attuata, normata e gestita attraverso il sistema di parchi e riserve naturali nonché quello delle aree costituenti la Rete ecologica europea Natura 2000 composta di ambiti territo{p. 227}riali designati Zone speciali di conservazione (ZSC) e Zone di protezione speciale (ZPS) in funzione della presenza e rappresentatività sul territorio di habitat e specie animali e vegetali indicati negli allegati I e II della direttiva 1992/43/CEE Habitat e di specie di cui all’allegato I della direttiva 1979/409/CEE Uccelli e delle altre specie migratrici che tornano regolarmente in Italia. La Rete Natura 2000 è il principale strumento della politica dell’Unione europea per la conservazione della biodiversità.
Fig. 2. Siti della Rete Natura 2000 della Regione del Veneto.
Fonte: elaborazione immagine dott. Nicolò Sartor – Istruttore informatico, UO Strategia regionale della biodiversità e dei parchi – Regione del Veneto.

5. Parchi regionali di interesse locale

L’art 27, comma 1, della l.r. 40/1984, prevede che «Le Province, le Comunità Montane, i Comuni e i loro consorzi, nonché le Comunità familiari montane, anche associate tra {p. 228}di loro, possano istituire nel proprio territorio, sempreché ciò non contrasti con le previsioni del piano territoriale regionale di coordinamento, parchi e riserve regionali di interesse locale, per i fini e secondo i principi di cui alla presente legge».
In Regione del Veneto, su iniziativa delle amministrazioni locali, sono stati formalmente istituiti circa trenta Parchi di interesse locale.

6. Foreste demaniali regionali

Le Foreste demaniali regionali sono aree naturali protette che ricadono all’interno del Demanio della Regione del Veneto. Veneto Agricoltura, ente strumentale della Regione del Veneto, gestisce le 9 foreste demaniali regionali, alcune riserve naturali regionali, i vivai forestali ed alcuni boschi planiziali di recente impianto. La superficie delle foreste demaniali regionali è di 15.660 ha, pari a circa il 3% della foresta regionale:
  • Foresta demaniale del Cansiglio (BL-TV);
  • Foresta demaniale della Destra Piave (BL);
  • Foresta demaniale di Giazza (VR-VI);
  • Foresta demaniale di Malgonera (BL – Taibon Agordino);
  • Foresta demaniale del Monte Baldo (VR);
  • Foresta demaniale di Piangrande (BL – Forno di Zoldo);
  • Foresta demaniale della Sinistra Piave (BL-TV);
  • Foresta demaniale di Val d’Adige (VR);
  • Foresta demaniale Val Montina (BL – Perarolo di Cadore).

7. Riserve della biosfera MAB UNESCO

Il Programma MAB (Man and the Biosphere – L’uomo e la biosfera) è stato avviato dall’UNESCO negli anni ’70 allo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente {p. 229}e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca e capacity-building. Il programma ha portato al riconoscimento, da parte dell’UNESCO, delle Riserve della biosfera: aree marine e/o terrestri che gli Stati membri si impegnano a gestire nell’ottica della conservazione delle risorse e dello sviluppo sostenibile, nel pieno coinvolgimento delle comunità locali.
Le riserve MAB promuovono soluzioni che conciliano la conservazione della biodiversità con il suo uso sostenibile. Le zone che le contraddistinguono sono caratterizzate da differenti funzioni:
  • Zona Core: prevalentemente vocate alla funzione di conservazione;
  • Zona Buffer: prevalentemente vocate alla funzione di sviluppo;
  • Zona Transition: prevalentemente vocate alla funzione di supporto logistico.
In questi ultimi anni in Veneto sono stati riconosciuti tre siti MAB:
  • la Riserva MAB UNESCO Delta del Po che comprende i territori deltizi in Emilia-Romagna e Veneto per una superficie complessiva di quasi 140.000 ettari, nelle tre tipologie di aree previste per ogni riserva. È stata riconosciuta ufficialmente nel 2015, interessa tutto il territorio del delta e appartiene a 16 comuni, dei quali 9 in Veneto (Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Adria, Ariano nel Polesine, Porto Tolle, Papozze, Corbola, Loreo) e 7 in Emilia- Romagna (Argenta, Codigoro, Comacchio, Mesola, Ostellato, Portomaggiore, Goro), con una popolazione complessiva di circa 120.000 abitanti;
  • la Riserva della biosfera del Po Grande, che ha ottenuto il riconoscimento nel giugno 2019, si trova nel tratto centrale del fiume Po, in un bacino che è stato significativamente influenzato dalle attività dell’uomo. Si estende su un territorio di 2.866 km2, situato nella media valle del fiume Po, che attraversa 3 regioni (Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto), 8 province e 85 comuni. Comprende 25 siti della Rete Natura 2000, che contengono 13 habitat di interesse comunitario;{p. 230}
  • la Riserva della biosfera Monte Grappa, entrata nella Rete nel 2021, è un’area localizzata nelle Prealpi venete, con una superficie di 66.067 ettari, che comprende il territorio di 25 comuni appartenenti alle provincie di Belluno, Treviso e Vicenza. L’area include il Massiccio del Grappa, le aree pedemontane che lo circondano e, a sud, le colline e l’alta pianura che lo collegano alla Pianura Padana. A est e ovest i fiumi Piave e Brenta ne segnano il confine, distinguendo i territori connessi ad altri massicci della fascia prealpina veneta.
Con DGR 1627 del 19 novembre 2021, inoltre, sono stati finanziati altri 7 percorsi di candidatura di cui due MAB.

8. Il Veneto e gli obiettivi della Strategia europea per la biodiversità 2030

Le aree naturali protette sono state istituite nel tempo e sono disciplinate da norme comunitarie, nazionali e locali con lo scopo primario di conservare il patrimonio naturalistico. Il confine tra esigenza di tutelare la natura e di assoggettarla per favorirne la fruizione può trovare sintesi nel concetto di sostenibilità che può essere declinato come durevolezza del bene ovvero la possibilità che le future generazioni abbiano le nostre stesse possibilità.
La Strategia europea per la biodiversità 2030 (SEB 2030) è un piano a lungo termine per proteggere la natura e impedire il degrado degli ecosistemi e prevede, tra i suoi obiettivi, di raggiungere il 30% di territorio (terrestre e marino) coperto da aree naturali protette e il 10% di territorio (terrestre e marino) coperto da aree naturali rigorosamente protette.
La Strategia nazionale per la biodiversità 2030 (SNB 2030), come definita dal MASE, è «una visione di futuro e di sviluppo incentrata sulla necessità di invertire l’attuale tendenza alla perdita di biodiversità e al collasso degli ecosistemi». Il percorso di avanzamento ha visto la firma del DM 252 del 3 agosto 2023 di adozione della Strategia nazionale per la biodiversità al 2030 e di istituzione dei suoi organi di governance.
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