Verso il museo multimediale della lingua italiana
DOI: 10.1401/9788815410283/c12
L’ingresso al Museo multimediale
avviene dunque attraverso i sei Percorsi, percorribili liberamente dall’utente, che a
partire dalla schermata iniziale del sito sceglierà qua
¶{p. 116}le
tragitto seguire. Non c’è insomma una modalità unica, rigida e predeterminata per
visitare tutte le «stanze» del Museo (né si è costretti, quindi, ad attraversarlo tutto,
per quanto l’architettura del sito, nelle intenzioni di curatori e sviluppatori,
suggerisca di completare la visita almeno del Percorso iniziato). Ogni Percorso, lo si è
anticipato, è individuato da una domanda, alla quale saranno i Reperti presenti nelle
singole Tappe a dare una risposta. All’inizio di ogni Percorso, inoltre, l’utente potrà
scegliere la versione italiana oppure quella inglese.
Il Percorso è aperto da una
schermata introduttiva, propedeutica alla presentazione, in forma sintetica (come
perlopiù sintetici sono tutti i contenuti scritti del sito), dell’argomento; e si
articola poi in Tappe (quattro o cinque per Percorso, oltre alla Bibliositografia
finale). Ogni Tappa, salvo pochissime eccezioni, è in genere costituita da cinque Punti.
Il racconto procede quindi per schermate e a ciascuna di esse corrisponde all’incirca un
Punto dello scrollytelling (ma talora un Punto può dividersi in due
schermate). Ciascuna schermata presenta brevi o brevissime porzioni testuali, elementi
scenografici e Reperti.
Durante la navigazione sarà sempre
visibile un menù (una barra laterale con una linea suddivisa per punti), che permetterà
all’utente di sapere dove si trova all’interno del Percorso e di poter contestualizzare,
anche sull’asse cronologico, i contenuti che sta visualizzando in quel momento.
Cliccando sul menù si apre una nuova finestra con lo schema del Percorso suddiviso per
Tappe, a ciascuna delle quali si può accedere in qualunque momento della navigazione.
Così come è sempre attiva, in quest’area, la possibilità di lasciare il Percorso che si
sta visitando per passare a un altro.
Le schermate del sito, cioè di
ognuno dei sei Percorsi previsti, oltre all’Atrio, presentano elementi immersivi, sempre
funzionali a un più coinvolgente sviluppo della narrazione: l’impostazione generale si
basa su una grafica fullscreen («a tutto schermo») con l’utilizzo
di elementi animati (video o sfondi, ad esempio) e statici (le immagini, principalmente)
e il ricorso alla parallasse, dove cioè tali elementi si muovono in modo indipendente
(ossia senza ¶{p. 117}comandi da parte dell’utente) per conferire
profondità alla schermata. In aggiunta a questi si hanno poi materiali interattivi ed
esplorabili, cioè dei media con contenuti aggiuntivi che permettono appunto un semplice
livello di interazione, quali ad esempio mappe, sliders, gallerie,
immagini in 3D o con punti notevoli enfatizzati secondo diverse modalità (zoomate,
evidenziazioni, altre animazioni) ecc.
Nelle singole schermate,
corrispondenti – come detto – ai singoli Punti, il livello di contenuti principale
permette di fruire di una narrazione sintetica ma completa; il racconto, fatto di parole
e immagini, fluisce armonicamente nel dialogo tra questi elementi e procede per brevi,
ma nondimeno esaurienti, frammenti. I testi hanno diversa lunghezza, funzione e
gerarchia nella pagina e così, oltre ai veri e propri contenuti informativi principali
relativi al Punto specifico (sempre di dimensioni contenute), si possono trovare
semplici intestazioni, brevi citazioni, didascalie e, ancora, box contenenti delle
«curiosità».
In alcune schermate si ha inoltre
la possibilità di accedere a un livello un po’ più avanzato di informazioni e più ricco
di dettagli, vale a dire gli Approfondimenti, cioè delle sezioni a scomparsa con testi
verticali (che possono o meno essere accompagnati da immagini), in cui si
approfondiscono ¶{p. 118}temi o autori o aspetti di varia natura legati
alla Tappa o al Percorso in questione, divisi in blocchi di contenuto, e che possono
anche essere di lunghezza medio-lunga (sempre per esemplificare dal Percorso dedicato
alla norma, nella Tappa Bembo si ha un Approfondimento sulle innovazioni interpuntive
attuate da Bembo in collaborazione con Aldo Manuzio).
Il Reperto – come si è anticipato –
è il singolo oggetto espositivo attorno a cui si costruisce quel pezzo di racconto e può
consistere in un manoscritto o in un libro a stampa, in un dipinto, in un manifesto, in
un video, in un oggetto tridimensionale ecc. Ogni Reperto è accompagnato da una
didascalia fornita dei principali metadati relativi al documento; cliccandoci sopra si
apre una finestra che riproduce l’oggetto, con la possibilità di accedere alla singola
pagina di quel Reperto. In essa si potranno reperire tutte le altre informazioni
relative al Reperto, nonché sarà possibile fruire di quell’oggetto più nel dettaglio
(come sfogliare un documento per intero, ingrandire un’immagine ecc.)
[3]
. È possibile inoltre vedere in quale o in quali Percorsi è presente quel
Reperto, e quali altri sono a esso correlati.
Ogni Reperto, poi, trova
collocazione anche in un’apposita sezione del sito che raduna così tutti gli oggetti
presenti nei Percorsi e nelle varie Tappe (ma anche altri, coerenti con il racconto,
anche se non compaiono in nessuno dei Punti di cui si compone lo
scrollytelling): si tratta, come si è detto ricorrendo a una
terminologia schiettamente e congruentemente museologica, della Collezione del MULTI.
Qui si possono visualizzare e rintracciare (anche con la funzione «Cerca») gli oggetti
«esposti» e raggiungerne ovviamente le singole pagine dedicate.
Un ulteriore livello di contenuto
del MULTI è invece rappresentato dalla sezione che raccoglie gli Articoli:
approfondimenti di media lunghezza (che possono anche essere di volta in volta affidati
ad autori esterni all’équipe del MULTI), in cui si affrontano questioni legate a quelle
trattate nei vari Percorsi, ma con un occhio particolare alla contemporaneità, a temi
dell’attualità sollecitati dal racconto del passato e del presente della lingua
italiana. Gli Articoli presentano uno stile, anche grafico, semplice e possono avere, a
separare un paragrafo dall’altro, immagini o altri media.
Il sito del MULTI prevede poi, per
ciascuno dei sei Percorsi, la presenza di alcune attività ludico-interattive, collegate
a uno o più temi e Reperti esplorati nelle specifiche Tappe di quel Percorso, utili – in
specie, ma ovviamente non solo, agli utenti in età scolare – a verificare in maniera
leggera e coinvolgente la comprensione dei contenuti: si possono trovare in questa zona
dei semplici quiz o test oppure giochi più esplorativi.
Al termine di ogni Percorso si
trovano anche, suddivise per le singole Tappe, una Bibliografia essenziale e una
Sitografia: una sorta di «scaffale minimo» bibliografico, aggiornato e puntuale, utile a
studenti e cultori che voles¶{p. 120}sero approfondire gli argomenti
presentati e raccontati nel corso dello scrollytelling, ma anche a
studiosi e ricercatori per ricerche più mirate.
Come si è detto, infine, ogni
Percorso dispone anche di un suo corrispettivo audio, da un lato per permettere una
fruizione più rapida, dall’altro per garantire un’esperienza ugualmente immersiva alle
persone ipo- e nonvedenti. Tutti i percorsi audio sono letti da un attore e accompagnati
da suoni e musiche di sottofondo, e ad essi sarà possibile accedere tramite
un’interfaccia semplificata che permette di spostarsi facilmente tra le varie Tappe.
3. I Percorsi del MULTI
Descritte struttura e architettura
del sito, entriamo ora nel cuore del Museo multimediale della lingua italiana e vediamo
nel dettaglio quali sono i sei Percorsi, i tragitti narrativi che costituiscono il
MULTI, e da quali Tappe sono composti; tappe a cui si aggiunge, in apertura, l’Atrio,
che si sviluppa in un’unica zona, come detto, introduttiva e propedeutica alla visita
del Museo
[4]
.
Atrio
Titolo/domanda: Come è
nata la lingua italiana?
Tema: le origini.
Contenuto: il latino volgare e
l’Europa romanza; le varietà italiane nel contesto romanzo; i più antichi documenti dei
volgari italiani.
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Note
[3] Per un quadro, ad esempio, oltre a una descrizione discorsiva e contestualizzante (e così sarà per tutte le tipologie di Reperti), si forniranno titolo, nome dell’autore, anno di realizzazione, tecnica di composizione, dimensioni, luogo di conservazione, e poi anche ente che detiene i diritti, tipologia dei diritti (per le immagini dell’opera in questione), URL dell’ente e della singola opera. Per un video, invece, si aggiungerà la durata; eccetera.
[4] Si intenda che all’inizio di ogni Percorso si ha una schermata di presentazione, una sorta di «pannello introduttivo» al tragitto, e così avviene per ogni Tappa; alla fine, invece, si trovano sempre la Bibliografia e la Sitografia relative ai punti toccati nel corso dell’intero Percorso, mentre le proposte di attività ludico-interattive si dislocano variamente lungo i singoli Percorsi. Diversamente da quello che si trova in questa descrizione, nel sito non c’è un ordine prestabilito né numerato dei Percorsi, che sono pertanto, ribadiamo, visitabili liberamente e autonomamente dall’utente.