Tutela e valorizzazione del paesaggio nella transizione
DOI: 10.1401/9788815413352/c12
Umberto Trivelloni, Alessandra Amoroso e Andrea Bonato La lettura del paesaggio attraverso l’Infrastruttura. Dati territoriali della Regione e le restituzioni cartografiche
Notizie Autori
Umberto Trivelloni è geologo, esperto di Sistemi informativi geografici e dal 2016 responsabile
dell’infrastruttura Dati territoriali della Regione del Veneto. Ha promosso e
condotto numerosi progetti nel campo della GIScience prima nel ruolo di
vicepresidente del CISIS e attualmente in qualità di coordinatore del gruppo di
lavoro "Cartografia" presso la Conferenza delle Regioni. È membro della Consulta
nazionale per l’informazione territoriale e ambientale e professore a contratto
presso il Master in GIScience e Sistemi a pilotaggio remoto dell’Università di
Padova.
Notizie Autori
Alessandra Amoroso è GIS specialist. Esperienza ventennale nel settore GIS, con competenze
approfondite in spatial analysis e data processing per la produzione di livelli
informativi, con particolare attenzione alle banche dati della pianificazione
paesaggistica e urbanistica. Ad oggi segue l’Infrastruttura Dati territoriali
della Regione del Veneto.
Notizie Autori
Andrea Bonato è laureato in Pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale allo IUAV
di Venezia, lavora presso la Direzione Pianificazione territoriale della Regione
del Veneto con l’incarico EQ "Coordinamento ed aggiornamento banche dati". Si
occupa di pianificazione di area vasta e paesaggistica, ha maturato esperienza
presso enti locali e ha partecipato a diversi progetti europei.
Abstract
Il Geoportale regionale IDT-RV 2.0 è lo strumento che consente di visualizzare,
consultare e scaricare le banche dati territoriali ed ambientali e i dati
cartografici messi a disposizione dalla Regione del Veneto. La diffusione dei dati
in una logica open ha consentito di incrementare sensibilmente l’apertura verso
l’utenza esterna; i primi passi in questo senso sono stati la cessione gratuita
della Carta tecnica regionale (CTR) e il libero accesso ai dati della rete di
stazioni permanenti gps del Veneto nei primi anni 2000. L’Aerofototeca regionale,
presente all’interno del Geoportale, si compone di una vasta serie di riprese aeree
che coprono un periodo temporale di circa 90 anni. La Regione del Veneto a partire
dal 2007 ha sviluppato un programma per la realizzazione della Banca Dati della
copertura del suolo ad elevata accuratezza geometrica e tematica, al fine di
istituire una base di riferimento per l’indagine delle dinamiche di trasformazione
del territorio e di supporto alle scelte e agli strumenti di programmazione
territoriale ed ambientale. Nel territorio regionale vi è una diffusa presenza di
alcune tipologie di beni, non sempre sottoposti a tutela paesaggistica, storicamente
rappresentativi del paesaggio e dell’identità regionale che si configurano come dei
sistemi di valore da salvaguardare.
1. L’Infrastruttura Dati territoriali IDT-RV 2.0
Il Geoportale regionale IDT-RV 2.0 è
lo strumento che consente di visualizzare, consultare e scaricare le banche dati
territoriali ed ambientali e i dati cartografici messi a disposizione dalla Regione del
Veneto. Esso rappresenta l’evoluzione del Geoportale regionale secondo la finalità di
passare da un’infrastruttura dati di semplice fruizione a un’infrastruttura per la
cosiddetta gestione integrata dei dati territoriali, al fine di consentire alla Regione
del Veneto di gestire, in modo maggiormente strutturato e coordinato, la complessa rete
di risorse e relazioni che vede coinvolte le strutture regionali che hanno competenza ed
operano a vario titolo sul territorio, in sinergia con gli enti strumentali e gli enti
locali.
Il Geoportale IDT-RV 2.0 è basato
sulla direttiva europea INSPIRE (direttiva 2007/2/CE) finalizzata a garantire che i dati
territoriali siano archiviati, resi disponibili e conservati al livello più idoneo,
senza duplicazioni, e sul Codice dell’amministrazione digitale (d.lgs. 82/2005), che è
il quadro giuridico di riferimento per la disponibilità, la gestione, l’accesso, la
trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell’informazione in modalità digitale.
La diffusione dei dati in una logica
open ha consentito di incrementare sensibilmente l’apertura
verso l’utenza esterna; i primi passi in questo senso sono stati la cessione gratuita
della Carta tecnica regionale (CTR) e il libero accesso ai dati della rete di stazioni
permanenti gps del Veneto nei primi anni 2000. In seguito, il miglioramento delle
tecnologie per la condivisione e la distribuzione dei dati ha portato a un continuo
incremento del flusso di informazioni messe a disposizione dell’utenza; in tal senso
vale la pena ricorda¶{p. 234}re il passaggio dai webgis alla prima
Infrastruttura dati e all’attuale IDT-RV 2.0 della Regione del Veneto.
La strategia regionale in ambito
IDT-RV 2.0 è anche quella di condividere le innovazioni tecnologiche e metodologiche e a
contribuire alla formazione di apparati normativi in un contesto più ampio, attraverso
la partecipazione ai tavoli interregionali e nazionali (Istituto geografico militare,
Istituto geografico della marina, CISIS, Agenzia delle entrate, AGID, ecc.). Lo sguardo
è poi allargato a livello europeo attraverso la partecipazione della Regione del Veneto
al consorzio europeo Nereus per le attività che riguardano l’uso di tecnologie spaziali
e l’adesione al progetto europeo Copernicus, il programma di osservazione della Terra
dedicato al monitoraggio basato sull’osservazione satellitare.
Il Geoportale (fig. 1) gestisce i
dati attraverso gli strumenti catalogo, webmapping (visualizzatori
geografici) e download ed è suddiviso in quattro sezioni:
- la sezione Visualizzatori geografici, dove sono presenti i vari webgis realizzati e classificati in base alle funzioni svolte (Aerofototeca, Webgis dei dati satellitari, PTRC, Webgis delle foreste, ecc.);
- la sezione Ricerca da catalogo, che permette di ricercare le informazioni territoriali e ambientali della Regione del Veneto e degli altri enti che pubblicano il proprio catalogo in formato OGC – CSW (Catalogue Web Service);
- la sezione Download dati geografici, che permette di effettuare il download dei dati vettoriali, raster, alfanumerici, suddivisi in base alla tipologia di prodotti ricercati e il download del Quadro conoscitivo (QC) regionale per la redazione degli strumenti urbanistici e territoriali utile, in particolare, agli enti locali e ai professionisti di settore;
- la sezione Trasformazione coordinate, che consente di convertire in tempo reale coordinate planimetriche tra i sistemi di riferimento più usati in Italia.
Il Geoportale offre inoltre i
servizi WMS per quanto riguarda tutti i layer presenti nel portale, WFS per i layer
vettoriali e WMTS per i layer che utilizzano la cache come ad
esempio le ortofoto, la CTR o le altre mappe di base.¶{p. 235}
2. L’utilizzo dell’Aerofototeca: uno sguardo sul territorio regionale
L’Aerofototeca regionale, presente
all’interno del Geoportale, si compone di una vasta serie di riprese aeree che coprono
un periodo temporale di circa 90 anni. Il volo più datato disponibile all’interno della
piattaforma web regionale è un volo dell’Istituto geografico militare (IGM) del 1929. Il
portale dedicato all’Aerofototeca in IDT-RV 2.0 consente la visualizzazione e la
ricerca, su base geografica comunale e per anno di volo, di circa 90.000 fotogrammi
aerei del territorio veneto, in un arco temporale che va dal 1929 al 2019; ve ne fanno
parte, ad esempio, le immagini utilizzate per la realizzazione delle carte dell’IGM, le
immagini scattate dalla Royal Air Force (RAF) durante il secondo conflitto mondiale
nonché le ortofoto commissionate dalla Regione del Veneto, da altre agenzie regionali o
da enti locali come nel caso del Comune di Venezia. Per quanto riguarda le immagini di
tipo analogico, antecedenti quindi alle attuali riprese digitali, esse sono state
acquisite ad una risoluzione pari a 600 dpi e rese disponibili sia nel formato TIFF non
¶{p. 236}compresso sia nel formato JPG ai fini della consultazione e
distribuzione online.
L’Aerofototeca, all’interno del
Geoportale regionale, consente, attraverso un visualizzatore geografico dedicato, di
navigare lo «storico» dei fotogrammi aerei e di effettuare il download. Ogni volo
possiede un «fotoindice» che rappresenta la copertura spaziale del volo e dei suoi
fotogrammi. Il caricamento in mappa di un volo avviene mediante la selezione all’interno
della voce «elenco voli» dal pannello «Aerofototeca». Diverse sono le possibilità di
accesso ai fotogrammi: in alcuni casi i voli sono consultabili e scaricabili dall’utente
esterno, in altri casi sono consultabili ma non scaricabili in base alle singole
politiche di utilizzo.
3. La Carta di copertura del suolo: strumento di indagine delle dinamiche di trasformazione territoriale
La Regione del Veneto a partire dal
2007 ha sviluppato un programma per la realizzazione della Banca Dati della copertura
del suolo ad elevata accuratezza geometrica e tematica, al fine di istituire una base di
riferimento per l’indagine delle dinamiche di trasformazione del territorio e di
supporto alle scelte e agli strumenti di programmazione territoriale ed ambientale. La
Regione del Veneto dispone oggi di una banca dati e della relativa Carta di copertura
del suolo (CCS) per l’intero territorio regionale, riferita agli anni 2007, 2012, 2015,
2018 e 2020, alla scala 1:10.000, di elevato dettaglio geometrico e tematico.
L’elaborazione della Carta è effettuata tramite la classificazione di ortofoto digitali
AGEA a colori o immagini satellitari e mediante l’ausilio di altri dati come ad esempio
la Carta tecnica regionale numerica (CTRN) e il GeoDatabase regionali. La legenda della
Carta è articolata su un primo livello di 5 classi (superfici artificiali, superfici
agricole utilizzate, territori boscati e ambienti semi-naturali, zone umide, corpi
idrici), in linea con la nomenclatura del progetto europeo Corine Land Cover e, nelle
ultime versioni, raggiunge il terzo livello di nomenclatura comprendente quarantaquattro
classi e desti¶{p. 237}nato ad analisi e progetti di dettaglio. Per
quanto riguarda, in particolare, l’individuazione dei territori modellati
artificialmente (Classe 1), la versione 2020 della Carta si è basata
sull’interpretazione a video delle immagini satellitari SPOT 6 e 7 con risoluzione pari
a 1,5 metri.
Il tematismo CCS presente nel
Geoportale, visualizzabile e scaricabile in formato vettoriale, costituisce un
importante strumento di analisi multi-temporale e di verifica delle scelte urbanistiche
e territoriali in ambito di pianificazione comunale. Risulta un prezioso strumento per
il monitoraggio delle trasformazioni territoriali con particolare riguardo al tema
dell’antropizzazione, dell’impermeabilizzazione dei suoli o della presenza di aree
degradate e abbandonate in linea con le politiche regionali di contenimento di consumo
del suolo introdotte con la l.r. 14/2017. Per quanto riguarda il territorio aperto la
Carta diviene uno strumento di monitoraggio nel valutare, ad esempio, la variazione
delle aree coperte da boschi o dei cambi colturali in territorio agricolo. Non da ultimo
la CCS è divenuta uno strumento per il monitoraggio del piano territoriale regionale di
coordinamento (PTRC) approvato nel 2020 e per la lettura delle «componenti» del
territorio nell’attuale fase di redazione del piano paesaggistico
regionale.
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