La medicina delle Muse
La musica come cura nella Grecia antica
I riferimenti agli effetti rasserenanti della musica sono ampiamente
diffusi nei testi letterari greci sin dalle origini. Insieme con tale
constatazione empirica, si sviluppa l’idea che la musica, nelle forme
dell’“incantesimo cantato” (epodè) e del peana, sia in grado di curare
i mali. Da questi aspetti della musicoterapia, strettamente connessi
con religione e magia, nasce, a partire dai Pitagorici, la riflessione
sull’efficacia psicagogica della musica, alla quale si riconosce un’affinità
con l’anima che ne determina l’effetto terapeutico: agendo come
catarsi, la musica controlla le emozioni, “corregge” le disposizioni
caratteriali e influenza i comportamenti individuali. Le testimonianze
su casi di terapia musicale appaiono pertanto come efficaci exempla
della ricchezza di risorse offerte dalla musica, che – curando insieme
l’anima e il corpo – instaura quella visibile compostezza in cui si riflette
pienamente l’equilibrio psico-fisico dell’individuo.
Volume pubblicato con fondi del Progetto di Ricerca FIRB 2010 “I nomi del male e le parole del medico. Studi di terminologia ed epistemologia medica per un Lessico della genetica e delle sue degenerazioni da Ippocrate all’ICD-10 ” (Coodinatore Prof. Franco Giorgianni), Dipartimento “Culture e Società” dell’Università degli Studi di Palermo