Tempo senza tempo
La riflessione sul mito dal Settecento a oggi

Che cos’è un mito? La sua definizione dipende dal contenuto, dalla struttura narrativa o dalla funzione sociale che assolve? Con questo tema si sono confrontate eminenti figure di studiosi di diversa origine e differenti interessi: Heyne, Nietzsche, Propp, Mann, Lévi-Strauss, Pavese, solo per citarne alcuni. Le loro riflessioni hanno mostrato che i racconti che definiamo miti hanno costituito o continuano a costituire un’espressione particolarmente significativa dell’immaginario di una società, di cui compendiano fedi religiose, credenze comuni, paradigmi di comportamento. Rievocando i termini essenziali di questo bisecolare dibattito, l’autore ne evidenzia i rapporti con il più vasto processo di trasformazione intellettuale della società europea.

è professore emerito all’Università di Pavia dove ha insegnato per quarant’anni Letteratura greca. Si è occupato del teatro tragico e comico antico, di alcuni importanti aspetti della ricerca scientifica e della riflessione dei Greci sulla poesia. Sui momenti essenziali dello studio dell’antico negli ultimi due secoli ha raccolto, per Carocci editore, una serie di saggi: Interrogare il passato. Lo studio dell’antico tra Otto e Novecento (2013).

Editore: Carocci

Pubblicazione online: 2021
Isbn edizione digitale: 9788829006366
DOI: 10.978.8829/006366

Pubblicazione a stampa: 2017
Isbn edizione a stampa: 9788843088720
Collana: Frecce
Pagine: 200

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